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Salvatore Todaro e la storia del Comandante che salvò i suoi nemici

Pubblicato da: Categoria: PROTAGONISTI

5
MAR
2019

Salvatore Bruno Todaro

Nasce il 16 Settembre 1908 a Messina, dopo gli studi entra nella Regia Accademia di Livorno nell’ottobre del 1923. Dopo aver conseguito il grado di Sottotenente di Vascello, nel 1927 venne assegnato presso la scuola aerea come osservatore e successivamente trasferito presso la base idrovolanti a Taranto. Nel 1933 per un incidente aereo riportò danni alla colonna vertebrale, costringendolo a portare un busto, ma la sua ferrea volontà gli consentì di svolgere il suo compito presso la 146 °Squadriglia  idrovolanti. Nel 1940, venne promosso Capitano di Corvetta, gli venne affidato l’incarico di Comandante del Regio Sommergibile Luciano Manara e ben presto, per le sue altissime doti militari, l’Alto Comando Italiano gli affidò il comando del Sommergibile oceanico Cappellini, destinato presso la base tedesca di Bordeaux in Francia (BETASOM), insieme ad altri battelli italiani. Partecipò alla battaglia dell’Atlantico, dove i sommergibili italiani operavano con gli U-Boot tedeschi per contrastare il traffico mercantile USA atto a rifornire l’alleata Gran Bretagna. La sua notorietà è rilegata all’affondamento del Piroscafo belga Kabalo di 5200 tonnellate, ma in particolare modo all’eroico salvataggio dei naufraghi. Infatti il Comandante Todaro, dopo aver silurato il piroscafo, rimorchiò le scialuppe, cariche di naufraghi, per molto tempo, navigando in superficie. Più volte il cavo si ruppe e per i forti marosi ospitò a bordo i naufraghi, fornendo le cure necessarie; dopo diversi giorni di navigazione li condusse presso le isole Azzorre.

(16 ottobre 1940: il salvataggio dei naufraghi del Kabalo) 

Per l’eroico e cavalleresco gesto, gli venne concessa la medaglia di bronzo al Valor Militare e l’appellativo di Don Chisciotte del mare dall’Ammiraglio Karl Donitz.

Nel 1941 affondò il piroscafo Emmaus - di 7.500 ton. - e durante l’azione di cannoneggiamento il sommergibile venne attaccato e bombardato da un aereo inglese. Seriamente danneggiato, Todaro condusse il battello presso il porto spagnolo di Puerto la Luz per consentire le riparazioni. Infatti nel gennaio 1942 ricondusse il battello presso la base di Bordeaux. Gli venne conferita la Medaglia d’argento al Valor Militare. Venne trasferito presso la 4° squadriglia Mas nel Mar Nero e successivamente per le sue eccezionali doti venne trasferito in Tunisia presso la base di La Galite, al comando del Peschereccio armato Cefalo, per condurre attacchi presso la base inglese di Bona. Il 13 dicembre 1942, durante una missione notturna il peschereccio venne attaccato da spitfire inglesi e il Comandante Todaro venne colpito da una scheggia alla tempia che causò la sua morte. A soli 34 anni gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valore Militare.



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