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PIERO CAVALLARI/Questione di spirito

Pubblicato da: Categoria: COVER

4
APR
2014
Già, perché la bellezza non è tutto, anche se di mestiere si fa il fotomodello. Questo bell’esempio di ionica beltà si prepara a spiccare il volo nel settore della moda e soprattutto del cinema. Ma se pensate che debba tutto al suo aspetto, vi sbagliate di grosso
 
Ve lo abbiamo presentato nello scorso numero di Extra mostrandovi, attraverso alcune splendide foto, la bellezza di questo giovane modello tarantino. In queste righe, tuttavia, imparerete a conoscerlo meglio. Perché Piero Cavallari, ventiduenne dal fisico scolpito e lo sguardo fiero, è molto, ma molto più che bello. Anzi, a dirla tutta la sua bellezza è proprio la cosa di cui meno si rende conto. Sbaglieremmo, date le sue aspirazioni, a dire che non conta quasi. Conta, eccome. Ma se non è associata ad altre caratteristiche, da sola non può condurre molto lontano. Per sua fortuna, però, quelle caratteristiche Piero le possiede proprio tutte: intelligenza, forza, caparbietà, umiltà e voglia di fare. E soprattutto la consapevolezza che per entrare nel mondo della moda e del cinema – il suo sogno – serve impegno, dedizione e sacrificio.
Lo incontriamo in una caffetteria, accompagnato da Paolo Fiusco, direttore fotografico della Janoct, l’agenzia e accademia di formazione di moda che lo ha scoperto e lanciato, e facciamo quattro chiacchiere.
 
Piero, come è nata la tua carriera di modello?
«Direi assolutamente per gioco. Poco più di un anno fa mi sono presentato ai casting nazionali della Janoct, ma senza alcuna pretesa né con grosse speranze. E invece non solo sono stato selezionato, ma addirittura sono stato scelto come testimonial 2013. Ho sempre avuto la passione per la moda, anche se in realtà il mio primo e grande amore è stato per il calcio e per lo sport, in genere; ma non credevo che avrei avuto tutti i riconoscimenti che invece mi hanno rivolto. Quella che è cominciata per scherzo è diventata in men che non si dica una avviata carriera nel campo della moda, e non solo».
 
In un solo anno hai vinto diversi premi.
«Infatti, ho ottenuto riscontri molto positivi. Ho vinto il concorso di bellezza nazionale “Sotto le stelle 2013” e sono arrivato finalista a “Mister Bello”, kermesse svoltasi a San Benedetto del Tronto, dove mi è stata assegnata la fascia di “Mister sorriso d’Italia”. Inoltre, mi sono classificato tra i finalisti anche a “Mister Universe Italia”. E ancora, ho avuto l’opportunità di realizzare diverse campagne pubblicitarie di grande valore».
 
Insomma, la tua bellezza ti ha portato lontano.
«Non solo quella. Quando si pensa al campo della moda, spesso è opinione comune ritenere che ciò che conta sia soltanto l’aspetto fisico. In realtà non è così e la Janoct lo dimostra. Essere selezionato dalla Janoct significa iniziare un percorso intenso, fatto non solo di diete e esercizio fisico per mantenere la giusta forma, naturalmente, ma anche un vero e proprio studio sul “modo di essere”. La Janoct è un’accademia di formazione dove ti insegnano tutto ciò che serve per fare questa professione con serietà e perfezionismo: dal giusto look – e dunque la cura dell’abbigliamento, così come la scelta del giusto taglio di capelli – al corretto modo di parlare e di muoversi. Si studia dizione, si impara a non gesticolare e ad avere il massimo controllo del corpo in ogni momento. È indispensabile conoscere la giusta maniera di porsi in ogni situazione, le tecniche migliori per seguire l’obiettivo e molto altro ancora. Come dice il bravo Gianfranco Sasso, colui che ha fondato quattordici anni fa la Janoct insieme a Ottavio Sampietro, “si cura la completezza estetica del mutamento del corpo mettendoci l’anima”. Pensare che essere belli basti per affrontare una carriera del genere è assolutamente fuorviante. Serve un carattere deciso, forte. È innegabile che la bellezza in questo campo conti molto, ma oltre quella ci deve essere spirito, amore per ciò che si sta facendo e tanta voglia di andare avanti».
 
Caratteristiche che a quanto vedo non ti mancano affatto.
«Quello della moda, così come quello dello spettacolo e del cinema, è un settore difficile, complesso. Occorre fare molte rinunce, è necessario studiare tanto e fare dei sacrifici. Io cerco di impegnarmi al massimo perché credo profondamente in quello che faccio e ho capito che è il mio mondo, che devo andare avanti. Studio recitazione e teatro perché sogno di fare l’attore, senza trascurare naturalmente i servizi di moda».
 
Immagino infatti che non sia facile star dietro a tutto.
«Io ho la fortuna di avere la migliore delle famiglie che possano esistere al mondo. I miei genitori e mia sorella hanno sempre sostenuto le mie scelte e mi sono sempre stati accanto, in ogni momento. E così anche Simona, la mia fidanzata. Senza di loro sarebbe stato sicuramente tutto più complicato».
 
Tra poco passerai lo scettro di testimonial a qualcun altro, e intanto rivolgiamo qualche domanda a Paolo Fiusco, direttore fotografico della Janoct, che collabora con l’agenzia da circa tre anni portandola a ottenere, anche grazie all’aiuto di validi collaboratori, un livello fotografico fra i più alti d’Italia. Paolo, quali sono i punti di forza di Piero (a lui, data la sua umiltà, non potremmo mai chiederlo)?
«Direi innanzitutto la sua bellezza non convenzionale. Non è il classico ragazzo dai lineamenti perfetti, gli occhi azzurri e i capelli biondi. La sua è una bellezza sporca, i suoi tratti sono vigorosi e molto maschili, ma allo stesso tempo anche molto dolci. Ed è proprio questo contrasto a dotarlo di un carisma fuori dal comune. Quello che infatti cerchiamo alla Janoct non è l’ordinarietà, ma proprio quel fascino differente, ciò che dona quel qualcosa in più a una persona. Naturalmente la sua fisicità è un grande vantaggio e inoltre il suo carattere, la sua forza d’animo».
 
E i suoi punti deboli?
«Mmmh… a questo non saprei rispondere. Direi che nasconde la sua sensibilità: ha il cuore d’oro, ma fa di tutto per mascherarlo!».
 
Cosa vi ha colpito di lui?
«Quando è entrato alla Janoct ed è stato scelto come testimonial partiva già da un’ottima base. L’impegno di Gianfranco Sasso, il mio e quello di tutti i collaboratori è quello di cercare di intuire, in fase di selezione, tutte le potenzialità nascoste dei candidati. Non vediamo ciò che sono, ma ciò che potrebbero diventare con una buona preparazione. La linea dell’agenzia, infatti, è quella di non selezionarne molti, ma al contrario di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Vengono scelti cinque o sei modelli, in modo tale da poter dedicare a loro la massima concentrazione. Come ha già spiegato Piero, infatti, la Janoct non è una semplice agenzia di moda, ma un’accademia di formazione estetica volta a dare tutte le nozioni e le competenze utili per affrontare questo settore».
 
A Taranto il campo della moda non ha molto terreno. O sbaglio?
«Infatti quando è stata fondata dai due giovani artisti tarantini si è andati incontro ad alcune difficoltà, prima fra tutte una mentalità a volte un po’ ristretta con cui è stato necessario fare i conti nel corso degli anni. Ma naturalmente quando c’è la volontà e soprattutto quando si crede in un progetto si va avanti. L’accademia si avvale tra l’altro dell’aiuto di professori internazionali di altissimo livello e forma i ragazzi selezionati a 360°; si cercano nuovi volti per il settore della moda, del cinema e dello spettacolo, li si forma e poi li si lancia nello show business. Piero, per esempio, ha il volto giusto per il cinema e siamo sicuri che si farà conoscere molto presto».
 
Quali sono i prossimi progetti della Janoct?
«Saremo impegnati in molti eventi e saremo responsabili per la Puglia del concorso “Mister bello e Miss bella d’Italia”; la direzione fotografica e artistica sarà infatti firmata Janoct. Inoltre, sono aperti i casting nazionali per la ricerca di nuovi volti e del nuovo testimonial. E chissà, magari ci rivedremo fra qualche settimana su queste pagine proprio con il nuovo modello di punta!».
 


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