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Gianna, quest’anno “La moda incontra il sociale” ha una marcia in più, perché darà il via a un progetto molto ambizioso, di cui c’era davvero bisogno.
«Innanzitutto, ripetendo ogni anno questo bellissimo evento di beneficienza cerchiamo di dare continuità e di non lasciare che ci si dimentichi che al mondo moltissime donne ancora sono vittime di violenza, da parte di sconosciuti così come dei propri mariti o fidanzati. Dunque portiamo avanti con molto interesse questa campagna di sensibilizzazione verso un fenomeno, ahinoi, troppo diffuso. Ma quest’anno è doppiamente importante perché anticiperà l’apertura di Universo Donna, uno sportello dedicato alle vittime di violenza».
Di cosa si occuperà questo sportello?
«Darà assistenza a chi è in cerca d’aiuto, ci occuperemo del recupero delle vittime e degli autori del delitto. Cercheremo di essere una spina nel fianco per le istituzioni, le quali mostrano spesso indifferenza verso queste tematiche o gravi ritardi nell’affrontare determinate situazioni. Attraverso lo sportello Universo Donna, cercheremo di creare un legame con chi necessita supporto. Nello staff saranno presenti numerosi professionisti: avvocati, psicologhe, ma anche donne già vittime di abusi e violenza».
È un bene che chi ha vissuto esperienze così tragiche sulla propria pelle, si metta a disposizione di chi magari non ha ancora la forza di uscire da situazioni del genere. Forse parlando con chi ci è già passato, riusciranno a venirne fuori.
«L’obiettivo, infatti è proprio quello. Porteremo avanti anche progetti di scrittura e di pittura, volti al reintegro nella società delle vittime, così come di chi sa di aver sbagliato e vuole rimediare. Cercheremo, insomma, di essere un tramite tra le istituzioni e le esigenze del territorio, avvicinandoci alle situazioni di pericolo. Il grande problema, infatti, è che molte donne ancora si rifiutano di denunciare, per paura o per rassegnazione, ma non solo. Spesso il percorso legale da affrontare è lungo e difficoltoso e, a volte non si ha la forza di portarlo a termine o le risorse economiche per farlo. Spesso le donne vengono lasciate da sole ad affrontare tutto questo. Grazie a Universo Donna, noi ci saremo».
Sebbene si cerchi di fare moltissimo per ridurre gli episodi di violenza, alcuni fatti di cronaca dimostrano che la strada è ancora molto lunga.
«Specie quando si sente che la Corte Costituzionale ha deciso che la violenza di gruppo non è riconosciuta come reato, e quindi non prevede detenzione per chi commette questa atrocità. Tutto questo è inammissibile. Io inorridisco nel sentire alcuni politici dire che la donna “se l’è cercata”, magari perché indossava una gonna, o perché era in giro da sola, o per qualsiasi altro motivo. È fuori da ogni logica».
A fronte di tanta ignoranza, tuttavia, c’è anche qualcosa di buono come la recente Convenzione di Istanbul.
«Esatto. La Convenzione di Istanbul riconosce la violenza sulle donne come una privazione dei diritti umani e pone le basi per costruire, finalmente, qualcosa di utile e interessante, che necessita tuttavia della collaborazione tra tutti i ministeri».
Dove sarà ubicato lo Sportello Universo Donna?
«Sarà in via di Palma, 10 a Taranto presso la sede dell’associazione Stella Maris. Due volte a settimana, inoltre, e precisamente il martedì e il venerdì saremo presenti all’interno della trasmissione Polifemo su Puglia Channel, can. 93, per parlare delle varie problematiche femminili».
