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Michele Placido/ A spasso tra i miti

Pubblicato da: Categoria: COVER

7
AGO
2015
L’attore e regista è ospite tra Taranto e Martina Franca per deliziarci con reading al chiaro di luna tra arte, musica e archeologia
 
 
“Metti una sera a Taranto”, anzi più sere (esattamente quattro), di questa torrida estate, nel tentativo di far convivere per alcune ore musica, archeologia e cultura classica. Se poi il compito viene affidato ad attori come Isabella Ferrari, Michele Placido, Giancarlo Giannini e Ambra Angiolini, il progetto è certamente avviato verso il successo.
In particolare stiamo parlando dell’iniziativa “I miti al MarTà – letture notturne al Museo”, progetto promosso dall’Agenzia Puglia Promozione di intesa, nell’ambito degli Open Days 2015, e realizzati con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese.
Sabato scorso è stato celebrato il secondo dei quattro appuntamenti in programma. 
Sarà stato il grande caldo, sarà stato il successo della prima serata o il richiamo dell’ormai internazionale Michele Placido, ma impastato di pugliesità (l’attore è nato ad Ascoli Satriano in provincia di Foggia), sarà stato anche il richiamo di Saffo, la poetessa greca di Lesbo, e di Omero, l’autore dell’Iliade e dell’Odissea, sta di fatto che sabato scorso nel chiostro del MarTà i 230 “fortunati” presenti all’evento se ne sono tornati alle loro case pienamente soddisfatti portando in sé il ricordo di una piacevole serata all’insegna della Cultura con  la “C” maiuscola.
Ma prima di procedere è bene forse fermarsi sullo slogan che sta facendo da apripista alla manifestazione: “A Taranto il sabato l’arte fa lo straordinario”.
Oddio, lo straordinario lo stanno facendo gli addetti alla internazionale struttura del MarTà, ma nel nostro caso lo straordinario sta per “straordinarietà” che consiste in una serie di piccoli accorgimenti che fanno di questo appuntamento culturale un evento da ascrivere negli annali del MarTà. Si tratta dell’accorgimento di calamitare l’attenzione del visitatore prima su un grande evento spettacolare, musicale e culturale, all’aria aperta, e poi di accompagnarlo quasi per mano nel Museo Archeologico che per Taranto, e per l’intero Paese, è l’espressione più grande delle civiltà preistoriche, antiche, greca e romana.
Presi dal fascino di Michele Placido, catturati dai versi degli illustri poeti greci, inebriati dalla dolce voce di Daniela Scarlatti e dalla musica proposta all’arpa e al violoncello, forse noi “fortunati” abbiamo dimenticato tutte le altre cose.
La prima è che l’evento si è svolto in quello che fu il Convento di San Pasquale dei Frati Alcantarini (il tarantino Sant’Egidio fu un frate alcantarino) costruito a metà del XVIII secolo e ricostruito in varie fasi a partire dal 1903 fino al 1941, e per un restyling alla moda nel 2007, nell’attesa che a dicembre di quest’anno i tarantini e i visitatori stranieri possano fruire del secondo piano del MarTà che prevede un allestimento di pezzi “che vanno dal periodo neolitico all’età ellenistica”, come ci ha dichiarato la direttrice Antonietta Dell’Aglio, aggiungendo che “oltre questi quattro eventi estivi, il Museo punta ad altre iniziative che lo possano valorizzare: dalle aperture prolungate del sabato sera alla mostra in corso dedicata all’orafo del secolo scorso Umberto Mastroianni, inserita nel percorso espositivo anche per permettere al visitatore di confrontare le diverse tecniche di lavorazione del pregiato minerale, e ancora, alla collaborazione con l’Accademia di Santa Cecilia che a settembre terrà un concerto al museo”.
E così, mentre Michele Placido attirava l’attenzione di giovani e adulti sui versi di Saffo e di Omero, chissà quanti avranno avuto modo di pensare che in quello stesso chiostro nel passato consumarono chilometri e sandali centinaia di frati oranti, ma anche tanti poveri “Cristi” finiti nelle patrie galere, visto che prima di diventare emblema del Museo, l’ex convento fu anche sede del carcere cittadino prima che lo stesso conoscesse la sede dell’ex Convento di Sant’Antonio in via Viola, e quello attuale di via Magli.
Ma chissà cosa avranno pensato tutti coloro che avrebbero voluto, ma non hanno potuto fruire dal vivo, di questo spettacolo veramente bello  e significativo. Non che il costo del ticket fosse di quelli impossibili, ma tant’è, gli organizzatori hanno pensato di ampliare la platea dei fruitori installando nella vicina Piazza della Vittoria un maxi schermo ad onor del vero oggetto di poca attenzione da parte dei passanti.
“L’arte che fa lo straordinario il sabato sera nel capoluogo ionico” è una gran bella trovata che meriterebbe di essere ristrutturata e riproposta in uno spazio temporale più lungo per far sì che musica, arte e classici greci possano convivere in un connubio stretto e felicissimo a prova di qualsiasi “divorzio” in barba alla troppo riduttiva origine spartana di Taranto.
L’ultima nota positiva è rappresentata da una partecipazione attenta, competente ed entusiastica di alcuni giovani che al classico sabato sera da “sballo” hanno preferito una location sul cui palco la Cultura ha continuato ad ammaestrare così come si faceva nelle agorà e nei templi dell’antica Ellade.
E non è poco!
 
 
E non finisce qui
Isabella Ferrari e gli altri: tutti gli appuntamenti in programma al MarTa. E per chi si fosse perso Placido, si replica a Martina Franca
 
Michele Placido dopo il successo tarantino del 1° agosto al MarTà dello spettacolo “Da Saffo ad Omero, brani scelti della letteratura greca”  - e della replica il giorno dopo nel Parco Archeologico di Canne della Battaglia  - si prepara al triplice successo in terra di Puglia con lo spettacolo di canto, poesia e musica nell’incantevole cornice dell’Antica Masseria “Luco” (via Noci, zona D121, a Martina Franca), in programma lunedì 10 agosto alle ore 21. Per l’occasione Placido declamerà versi dei più celebri letterati italiani, mentre Gianluigi Esposito ed Antonio Saturno, rispettivamente alla chitarra e al mandolino, proporranno le sempre piacevoli ed intramontabili melodie napoletane. Sarà anche questa una “ghiotta” occasione per un rinfresco finalizzato alla degustazione dei prodotti tipici locali e del buon vino delle nostre terre.
Ritornando al MartTà, invece, il terzo degli appuntamenti è in programma domani, sabato 8 agosto sempre alle ore 21, con l’attore e regista Giancarlo Giannini che proseguirà l’esplorazione su Omero leggendo alcuni brani tratti dall’Odissea, essenzialmente incentrati sui temi del ritorno, della Patria e della nostalgia. Non è un caso che tra i più famosi traduttori dell’Odissea di Omero ci sia stato il poeta latino Livio Andronico, nato a Taranto, chiamato a tradurre il poema per far conoscere ai romani l’epica greca.
Il quarto, e ultimo, appuntamento della rassegna è in programma sabato 22 agosto con la presenza dell’attrice Ambra Angiolini che darà voce alla Medea di Euripide, tragedia nota soprattutto al mondo femminile, la storia di una donna ripudiata e vendicativa, barbara e infanticida per amore. Sarà interessante ripercorrere il testo di Euripide, il poeta che ha portato sulla scena l’umanità di eroi deboli, infelici, inquieti, incentrando il tutto su personaggi di vita vera e carichi non soltanto di virtù e nobiltà d’animo ma anche di incertezze e di pensieri che ancora oggi non possiamo che definire turpi e spregevoli. 
Da non dimenticare la serata di apertura della rassegna, lo scorso 25 luglio, con la brava e bella Isabella Ferrari che ha conquistato il pubblico tarantino narrando brani tratti dalla Fedra di Yannis Ritsos, tanto da spianare la strada ad un successo che ha saputo mettere insieme cultura, musica e teatro. 
 
 
 


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