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Martino Carriero/ Ambasciatore di sapori

Pubblicato da: Categoria: COVER

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OTT
2015
La sua è una famiglia di grande tradizione nel settore. E dopo aver raggiunto l’eccellenza, ha deciso di portarla fuori regione, facendo conoscere uno dei nostri prodotti più buoni, il panzerotto. E come per la pizza, aspettatevi di trovare infinite combinazioni racchiuse in quel bel pancino croccante
 
Martino Carriero, parliamo di questa avventura lunga 1100 kilometri. Cosa ti ha portato a partecipare a Cheese 2015?
«E' stata una scelta dettata soprattutto dalla rilevanza dell'evento. I due eventi, ‘Slow Food Cheese’ a Bra e  ‘Salone del gusto -Terra Madre’ a Torino, insieme al ‘Cibus’ di Parma sono le manifestazioni più importanti dell'alimentazione. E’ stata un'esperienza faticosa ma bellissima condivisa con due amici e la squadra al completo del Superbar».
 
Il Super Bar Carriero e il consorzio della Focaccia di Recco sono stati gli unici a presentare un prodotto interamente preparato sul posto o, come molto di moda oggi, a km. Zero. É stata una scelta che ha pagato?
«Questa è stata la scelta vincente. Abbiamo visto visitatori e assaggiatori Slow food in fila dalle prime ore del mattino per acquistare il nostro panzerotto. Ci fotografavano e ci riprendevano, affascinati dalle varie fasi di lavorazione.  Voglio sottolineare con orgoglio, inoltre,  che l'impasto è stato preparato con materie prime del nostro territorio. Oggi c'è tanto surgelato in giro, magari anche prodotti di buona qualità, ma lontani dal gusto originale del panzerotto pugliese. E poi alla mostra espositiva Slow food non potevamo che portare un prodotto fresco».
 
Sul sito ufficiale della manifestazione, si leggeva: "Anche qui ci incamminiamo verso una nuova avventura per Cheese! I panzerotti del Superbar Carriero dimostrano come tre semplici ingredienti (acqua, farina e lievito), con l’aggiunta della mozzarella e del pomodoro giusto possano diventare una vera leccornia. È punto di riferimento per gli appassionati di street food made in Puglia. Venite a verificare perché". Come hanno risposto le tante persone che hanno affollato il vostro stand?
«Direi che l’appello del sito ufficiale ha funzionato e al di là dei numeri davvero notevoli, la soddisfazione della gente ci ha gratificato. Gran parte dei visitatori che hanno assaggiato per la prima volta il nostro panzerotto, è ritornato i giorni successivi e molti di essi il lunedì alla chiusura dell'evento, quando hanno acquistato per l'asporto casalingo».
 
Se lo aspettava un successo così grande? 
«No, un successo così non me lo aspettavo. Essere menzionati sul sito Slow Food, sulla stampa nazionale e locale ci inorgoglisce particolarmente».
 
C'è stato qualcosa che l'ha colpita particolarmente?
«Innanzitutto la grande organizzazione dell'evento: tutto studiato nei minimi particolare, sia per noi espositori che per i visitatori. L'altra cosa che mi ha colpito è la grossa partecipazione di meridionali trapiantati al nord, tutti alla ricerca dei sapori persi nel corso degli anni. Sentir dire  ‘come i panzerotti di mia nonna, di mia zia…’ è stata la cosa più bella per noi, la prova che abbiamo portato a ‘Cheese’ la genuinità».
 
Ora, possiamo considerare il Panzerotto come un nuovo "ambasciatore" di Martina in giro per il mondo?
«I successi ti danno energia per fare di più e per allungare il viaggio. Ci proveremo. Stiamo valutando se partecipare ad altri eventi importanti che consentiranno di valorizzare le  tipicità regionali in giro. Questo requisito per noi è un punto fermo perché vogliamo sponsorizzare la Puglia, la sua cultura e i suoi sapori. E naturalmente portiamo con orgoglio in giro il nome di Martina Franca».
 
L'approdo a Bra é il coronamento di una storia di famiglia cominciata circa 50 anni fa?
«Per questo devo ringraziare la mia famiglia, ed in particolar modo mio padre Tonino, vero motore di questa attività. Senza di loro non staremmo neanche a parlare di questo successo. Una storia nata nel 1970». 
 
Sicuramente Cheese 2015 non é un fatto episodico. Progetti per il futuro?
«Come ho già detto pensiamo ad altre partecipazioni a mostre del buon gusto, guardando anche la mercato estero. Nel frattempo ci stiamo concentrando su progetti che avranno inizio l'anno prossimo. Ma per scaramanzia non voglio anticipare nulla».
 
 


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