MENU

Ida Cardillo/ A Massafra il nuovo è donna

Pubblicato da: Categoria: COVER

1
GIU
2016
Lei è una fra le ancora troppo poche candidate a sindaco in Puglia, e per la sua città propone con coraggio un programma decisamente diverso rispetto all'ultimo decennio, lontano dai particolarismi e incentrato sulla valorizzazione delle risorse umane, territoriali e produttive
                                               
 
Lo scorso 16 aprile il Partito Democratico di Massafra ha presentato il suo candidato sindaco per le Amministrative del 5 giugno 2016: Ida Cardillo. Un PD a sorpresa, perché ha scelto una donna; perché con un colpo di reni ha archiviato volti e nomi consueti e, probabilmente superati; perché  ha osato un palese e inopinabile segnale di cambiamento. Una proposta che segna un’ineludibile novità e traccia l’inizio di una possibile metamorfosi generazionale all’insegna di giovani leve del gruppo politico. “Perché Massafra possiede una gioventù leader” ha sottolineato il capogruppo regionale PD, Michele Mazzarano, delineando i diversi ambiti in cui si evince una profonda necessità di rinnovamento e la volontà di attuare, concretamente, progetti e soluzioni svincolate da trascorsi sistemi che poco o nulla hanno guadagnato per la città e per la stessa popolazione. Inoltre, in virtù del naturale diritto democratico dell’alternanza, Mazzarano delinea la scelta del partito di candidare una donna al massimo seggio cittadino, tanto per mettere alla prova persone nuove e realizzare una nuova classe dirigente, quanto e perché “non può esistere una società che valorizzi le donne in tutti i suoi settori  e una politica che le trascura”. Un messaggio rilevante che incontra il volto e la determinazione di una donna in carriera: la dott.ssa Ida Cardillo. Trentotto anni, già responsabile della locale sezione sindacale UIL, mai prima d’ora sulla scena politica, si rivela ben consapevole di quel che concerne il tessuto socio/amministrativo e le priorità incombenti da attuare nella sua città. “Provengo dal mondo del lavoro, quindi conosco le questioni sindacali e i servizi connessi, perché sono costantemente a contatto con i problemi che attengono alla quotidianità dei cittadini”. Una passione per la politica che nasce sin da giovanissima, avendo “respirato in casa, in famiglia, il senso civile dell’appartenenza a una comunità: la nostra. Gli studi, le amicizie, il mio lavoro. Quest’ultimo è stato fondamentale per forgiare la mia sensibilità con l’umanità necessaria che mi porta al confronto quotidiano con la gente, ai tanti e diversi problemi, tutti riconducibili ai diritti, al vivere civile, alla ricerca di una possibile soluzione”. Ida Cardillo affronta gli attuali e diversi gap amministrativi che comportano stasi inconcepibili nel mondo del lavoro, con gravi ripercussioni sull’emancipazione sociale ed economica, a cominciare da una burocrazia pesante e penalizzante: “Quante idee dei nostri giovani sono state mortificate, o peggio impedite, dalle lungaggini della antica macchina amministrativa. Un giovane che vuol avviare un’attività (che magari in altre città d’Italia, o all’estero va fortissimo), da noi si scontra con mille procedure e permessi che ne impediscono l’avvio. Cecità, o peggio, nel gestire settori fondamentali dell’Amministrazione. Penso all’Urbanistica e Servizi sociali, uniti, con ipotesi facili da immaginare. Poi la gestione dei rifiuti che ha dato scarsi risultati e, sicuramente, non ha abbassato le tasse che ognuno di noi paga all’Ente civico per un servizio indecente. Ancora, un servizio d’istruzione lasciato ad altri, dove formazione e informazione sono inesistenti. E che dire poi della promozione dei nostri prodotti. Il nulla. Ecco noi saremo tutto il contrario”. A questo punto, se di errori si tratta, o insolvenze, le domandiamo se le colpe sono  più politiche, partitiche o individuali: “Identificare gli errori dovrebbe esser cosa facile per tutti i cittadini. Disagi, indecenze, costi, sono tutte cose che riscontriamo quotidianamente sulla nostra pelle. Una scala quantistica delle colpe serve a poco dove competenze e funzioni si sono intrecciate e sovrapposte. Di certo ha colpa chi in questi anni ha svolto ruoli diversi nella vita di Massafra. Ogni cittadino sa, e ricorda, come siano andati i fatti. Chi in questi ultimi decenni ha promesso ciò che non ha poi mantenuto. Chi ha perseguito spesso altri obiettivi invece che quello prioritario di svolgere un servizio utile esclusivamente al bene della collettività massafrese, per il bene di Massafra tutta”. Quindi quali le incombenze? “Dare a Massafra la dignità che merita e sinora calpestata. Una giusta visibilità. Oggi non c’è neanche un cartello che indichi la nostra città all’uscita del casello autostradale. Dare vivibilità al territorio, renderlo attrattivo. Con personale qualificato e strutture adeguate, attivare un’offerta turistica innovativa. Penso al web e a giovani, alla loro creatività, che promuovano on line i nostri punti di forza: gravine, chiese rupestri, piccoli canyon”. Ancora un aspetto, allorché la Cardillo discute sulla necessità di “organizzazione che favorisca collaborazione e aggregazione tra imprese; vedi le agroalimentari, perché i nostri prodotti di qualità ‘sbanchino’ ovunque come le ‘mele del Trentino’”. E’ molto critica nei confronti di una politica locale che “con le tante amministrazioni che si sono succedute, ha guardato al “proprio dito…”. Priorità del suo programma elettorale è soprattutto “soddisfare i bisogni dei nostri concittadini. Questi non saranno mai sudditi o destinatari di 'piaceri e cortesie'”. "Con la mia coalizione - dice - realizzeremo per loro servizi efficienti, siano essi ambientali, d’igiene, d’illuminazione, di viabilità e circolazione, di verde pubblico, di assistenza socio-sanitaria, d’istruzione e formazione, d’integrazione. Lo faremo con le tasse che loro pagano”. 
Cardillo pensa a una sua Giunta e componente amministrativa costituita da “persone competenti. Tante - spiega - sono le eccellenze note sul nostro territorio. Ognuna per la propria specificità. Saranno persone d’esperienza, con capacità di sintesi, d’innovazione, creatività e con grande senso di appartenenza. Che accettino di amministrare la Città sentendosi sempre, e in modo convinto", insomma: sarà un “cittadino di Massafra che opera per il bene collettivo””. E per soddisfare i bisogni dei cittadini occorre “ascoltarli, farli partecipare alla vita pubblica, confrontarsi con loro e adottare decisioni che risolvano i loro problemi (e non quelli personali), che soddisfino le diverse tante esigenze dei giovani, degli adulti, degli anziani, degli extracomunitari. Tutt’insieme per una nuova grande Massafra”. Prospetta le vesti di un nuovo Comune che deve occuparsi di ambiente, salute, lavoro. Lo realizzerà cogliendo tutte le opportunità, e ce ne sono tante (PSR e Programma Turismo Puglia), per essere "padroni del nostro avvenire, di quello dei nostri figli che vogliamo scelgano di vivere qui, a meno di più grandi aspirazioni naturalmente!”. 
Ida Cardillo esprime chiaramente quella che è la sua concezione della Politica, quando la definisce “strumento per progettare il bene di una Collettività” e  dell’Amministrazione Comunale dice “ha il dovere di realizzarlo”.  A sostegno della sua candidatura ha raggiunto Massafra anche il Governatore di Puglia, Michele Emiliano, che ha affermato: “questa donna si sta sacrificando in una battaglia difficile”. Emiliano, un po’ contrariato, ha criticato il distacco dell’altra componente del centrosinistra, indubbiamente quella di Sel che ha deciso non presentarsi alle correnti amministrative. Anche se, a riguardo, alcuni suoi componenti storici sono comunque scesi in campo nelle fila di una Lista Civica (Ambiente e Progresso) che abbraccia personalità di diversa estrazione, tanto politica che sociale e appoggia la candidatura a sindaco dell’avv. Fabrizio Quarto. Su questo scenario, il Presidente regionale lancia un appello che si conclude in un auspicio: “Vi consiglio di mandare al ballottaggio entrambi i candidati delle coalizioni del centrosinistra”. Il fine è per lui “la riunificazione del centrosinistra stesso, che bene ha governato e governa la Puglia”. Intanto lei, la grande novità del Partito Democratico massafrese, Ida Cardillo, tiene a identificarsi come ‘candidata sindaca’. Donna a tuttotondo. La sua istanza agli elettori poggia sulla narrazione di una storia di vita, la sua: “mi sono candidata con passione; la stessa passione è cresciuta in me ogni giorno di più, con tutti i cittadini che hanno dimostrato di condividere il nostro progetto. Quello in cui tutti noi crediamo sia indispensabile cambiare per Massafra. Non possiamo più aspettare, non vogliamo più far passare altro tempo, altri anni della nostra vita, di quella dei nostri figli, di noi tutti, donne e uomini, giovani e anziani, dietro alle sole parole. È il tempo dei fatti. E li realizzeremo, perché siamo affamati e abbiamo dei sogni".
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor