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Primo maggio/Il concertone libero e pensante

Pubblicato da: Categoria: COVER

3
MAG
2018

Da tutta Italia per un evento che ormai fa da contraltare a quello romano nella città che più soffre del ricatto occupazionale

E’ andato in scena a Taranto il concerto #Uno maggio Libero e Pensante. I tarantini e non, hanno potuto apprezzare valenti musicisti come i Modena City Ramblers, Vinicio Capossela, i Lacuna Coil, Noemi, Emma Marrone, Brunori Sas, Irene Grandi, Ghemon, Luca De Gennaro, Mezzosangue, Terraross, Brunori Sas, Levante e tanti altri.

Per la “circolare Gabrielli”, si potrà sapere, grazie ai ticket rilasciati a coloro che sono entrati nel Parco delle Mura Greche, il numero preciso dei transiti, che non vuol dire le presenze. Noi azzardiamo 30.000 presenze costanti, dalle 17.00 alle 20.00. L’evento è stato organizzato, anche quest’anno, dal Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti. L’anno scorso non era andato in scena. Michele Riondino tenne a specificare che, in concomitanza del turno elettorale per l’elezione del primo cittadino, avevano preferito che non venisse strumentalizzato come politico. Siamo, quindi, alla quinta edizione. Tanta musica, ma anche tante urla da chi subisce l’inquinamento industriale. Le voci erano di persone anche di altri luoghi della Penisola. Ma si è parlato anche di alternativa economica, illustrando progetti e proposte. Poi, la sicurezza, elemento fondamentale. L’immigrazione, lo sfruttamento sui luoghi di lavoro (esempio, il call center di Taranto dove si è parlato di buste paga con retribuzioni di 33 centesimi l’ora), e di femminicidi (a raccontare, la mamma di Federica, una giovane tarentina morta, insieme al suo bambino, per mano di suo marito, poi suicidatosi). Sul palco, ad indirizzare gli artisti, Valentina Petrini, Valentina Correani e Martina Dell'Ombra. Ovviamente partecipe,  Michele Riondino, nonché direttore artistico con Roy Paci e Antonio Diodato. A lui il compito di trattare il tema di quest'anno, ovvero  ‘Riprogrammiamo il futuro’.
Il mattinée. Al mattino, c’è stato  un dibattito sll’Ilva e sull’accordo di programma per Taranto. Oltre alle associazioni e singoli cittadini, ha partecipato il Governatore di Puglia, Michele Emiliano. Taranto è stata definita “la città più vessata d'Italia": il “wind day” tarentino, l’urlo dei cittadini del Quartiere Tamburi, i parchi minerali, le malattie derivanti.

I protagonisti/1 - Brunori Sas, il Battisti 2.0
L’impatto è con sorrisi, lui parte come un rullo compressore: “Esterno la mia gioia di presenziare qui. Abbiamo partecipato a un evento importante che cambierà il futuro. Le parole possono essere superflue in queste occasioni. In questa città che può diventare paradigma, secondo me, per una visione più ampia, nel sud, di come lo sviluppo deve comunque tener conto del fatto che siamo esseri umani”.
Abbiamo provato a stuzzicarlo, parlandogli con alcun versi della sua canzone più conosciuta, “La verità”: “Ma l’hai capito che non serve a niente/Mostrarti sorridente
agli occhi della gente/E che il dolore serve/Proprio come serve la felicità”. Rimane stranito per un attimo, poi sorride e incalza: “Decontestualizzato dal pezzo, vale l’idea, però, che morire serve anche a rinascere, se la vogliamo mettere così. Mi auto-cito, ormai, in un delirio di onnipotenza…”. Bravo Brunori!

I protagonisti/2 - TRAVAGLIO, la politica e la ragione
Con Marco Travaglio, abbiamo analizzato la situazione politica italiana, visto che il futuro di Taranto dipende molto dal nuovo Governo, di cui ancora non si hanno notizie. Sono passati due mesi dall’elezioni. “Di Maio ha provato in tutti i modi a fare un Governo. Gli hanno risposto tutti picche. Non credo possano inventarsi qualcosa. E’ già successo in Spagna. Si è votato, si è rivotato. A quel punto i socialisti sono stati costretti a cedere il passo al Centro Destra. Si stanno perdendo tempo e soldi. E’ vergognosa la posizione del Pd, nell’occasione. Per i 5 Stelle, la vedo dura. Fra sei mesi potrebbero aver perso la maggior parte dei consensi”. Insomma, se abbiamo compreso, avrebbe preferito che i grillini si fossero allineati per far tornare il Paese ad essere governato. Possiamo sbagliarci ma ci pare che questo sia il suo pensiero.



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