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Notti magiche/I Mondiali che verranno

Pubblicato da: Categoria: COVER

13
GIU
2014
È vero, San Paolo in Brasile brucia dalle proteste e la nostra squadra non è tra le favorite. Ma dal Trentino a Lampedusa, l’Italia è così unita solo ogni quattro anni. Noi festeggiamo ricordando le vittorie passate e sognando quelle future 
 
Li ricordo come fosse ieri i tempi del “Po po po po po po poooo!” durante e dopo Germania 2006.
Il momento in cui Fabio Cannavaro sul podio alzò la coppa del mondo per la quarta volta nella storia della nazionale, circondato dalla gioia di tutti i  compagni e dagli occhi di milioni di italiani festanti.
L’ultima vittoria dell’Italia risaliva a 24 anni prima, nella storica finale vinta dagli azzurri di Bearzot in Spagna ’82... un’eternità.
Ero un ragazzino ma ricordo bene quella sera piena di gioie ed emozioni trascorsa a casa con la mia famiglia, soprattutto con il mio papà e mio nonno. Fu il mondiale del capocannoniere Paolo Rossi (6 gol), del discusso CT Enzo Bearzot, del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che dalle tribune esultava di gioia mentre il cronista Rai, Sandro Martellini, gridava: «Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!».
A Berlino invece il 9 luglio 2006 si giocava davanti a 70 mila spettatori la finale del mondiale tra Italia e Francia. Con noi quella sera giocavano (è doveroso citarli tutti) Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso, Gattuso, Pirlo, Camoranesi, Del Piero, Totti, De Rossi, Perrotta, Iaquinta e Toni. In panchina c’erano: Peruzzi, Amelia, Zaccardo, Barzagli, Gilardino, Nesta, Barone, Inzaghi e Oddo. Tutti allenati dal grande ct Marcello Lippi. Tra i francesi spiccavano i nomi illustri di Zidane, Ribery, Henry, Trezeguet e Malouda. Che ansia... già nominarli facevano paura.
Inizia la partita, passano 7 minuti e Materazzi accenna l’intervento su Malouda lanciato in area di rigore,  non lo tocca ma il francese vola per terra. L’arbitro non ha dubbi: è calcio di rigore per la Francia! Un rigore dubbio… molto dubbio.
Sono attimi di ansia interminabili, di quelli che lasciano senza fiato.
Zidane posiziona il pallone sul dischetto dagli 11 metri e calcia. Buffon si tuffa a destra e la palla quasi centrale, colpisce prima la parte inferiore della traversa, poi il terreno e infine schizza fuori dalla porta..
Il cronista Fabio Caressa di Sky urla: «Traversa., traversa! Non è gol! Non è gol!», ma le immagini, implacabili, mostrano chiaramente che il pallone aveva già varcato la linea di porta… è gol! La partita si fa subito difficile ma l’Italia non demorde e lo stesso Marco Materazzi al 19’ segna il gol del pareggio di testa, è 1-1!
Nel secondo tempo le emozioni si susseguono tra gol mancati, un gol annullato giustamente a Toni e alcune parate di Buffon. Si prosegue ai supplementari conditi di ulteriore tensione, stanchezza, qualche occasione da gol e dalla testata di Zidane a Materazzi che gli costa l’espulsione nel secondo tempo supplementare (con la quale termina la sua pur brillantissima carriera da calciatore). Non accade altro e si va ai calci di rigore.
Una lotteria che gli azzurri temono da sempre per le cocenti eliminazioni delle passate edizioni: ricordo bene la semifinale a Italia ’90, il mondiale del capocannoniere Totò Schillaci (6 gol), persa ai rigori contro l’Argentina di Maradona e Caniggia (segnarono Franco Baresi, Roberto Baggio e De Agostini, ma sbagliarono Donadoni e Serena) vinto poi dalla Germania in casa nostra.
Ricordo anche la finale a Los Angeles al mondiale USA ’94 persa sempre ai rigori contro il Brasile (dal dischetto segnarono Albertini ed Evani ma sbagliarono Franco Baresi, Massaro e Roberto Baggio).
Ma lasciamo stare i ricordi tristi e torniamo alla finale di Berlino ai mondiali Germania ‘06.
Gli italiani non sbagliano nemmeno un calcio di rigore: segnano nell’ordine Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Fabio Grosso il cui rigore è di quelli che non si dimenticano perché scatena il grido liberatorio di gioia di tutta l’Italia. Gli azzurri ce l’hanno fatta, sono campioni del mondo!
I tedeschi vinsero in Italia nel 1990 e noi abbiamo vinto in Germania nel 2006 ricambiando “il torto”.
Momenti da brivido indimenticabili e paragonabili solo a quelli vissuti da chi aveva avuto la fortuna di viverli nel 1982 in Spagna e che tutti ci auguriamo di riassaporare in questa edizione brasiliana.
E’ pur vero che l’Italia non parte favorita tuttavia, riflettendo, nemmeno in Spagna ‘82 partiva favorita, nemmeno in Germania ’06 partiva favorita ma sappiamo tutti com’è finita… benissimo!
Il Mondiale è dunque partito con l’incontro di apertura tra Brasile e Croazia.
L’esordio degli azzurri si terrà (o si è tenuto, dipende da quando ci leggerete) a mezzanotte (ora italiana) tra il 13 e il 14 giugno 2014 contro l’Inghilterra. Toccherà spesso restare svegli in tarda sera o addirittura in piena notte a causa del fuso orario.
Faremo notte con gli azzurri del CT Prandelli che speriamo di poter chiamare eroi al termine della manifestazione: Buffon, Perin, Sirigu, Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Sciglio, Paletta, Aquilani, Candreva, De Rossi, Marchisio, Thiago Motta, Parolo, Pirlo, Verratti, Balotelli, Cassano, Cerci, Immobile e Insigne.
E allora pronti a tifare per la nostra Nazionale italiana, uno di quei pochi momenti che ci tiene tutti uniti per uno stesso fine: la vittoria!
Forza azzurri!
 

 



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