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Italo Pomes «Salviamo il patrimonio del Palazzo»

Pubblicato da: Categoria: COVER

26
SET
2014
(Ennesima) protesta degli studenti dello storico liceo dove studiò Aldo Moro. Il rappresentante d’Istituto spiega le ragioni dei manifestanti
 
Come è distribuita oggi la popolazione studentesca dell’ Archita?
«Ad oggi siamo divisi in 3 sedi distanti, molto distanti, tra loro in Via Pitagora vi è il Liceo Classico, il Liceo delle Scienze Umane ed il Liceo delle scienze umane con opzione economico sociale; in Via Bruno vi è il Liceo Scientifico; in Città Vecchia Liceo Musicale e presidenza». 
 
Da quando tempo va avanti questa situazione?
«Il primo smembramento avvenne circa 10 anni fa, quando il liceo scientifico e delle scienze umane furono costretti, per l'inizio dei lavori, a dover emigrare in altre due sedi (Via Pitagora e Via Bruno, per l'appunto). Lo smembramento definitivo è avvenuto due anni fa circa; fummo costretti, causa lavori troppo invasivi all'interno del Palazzo, a dover trovare delle sedi che ci potessero contenere».
 
Quali sono i disagi di questa situazione?
«I disagi ci sono e sono molteplici. Non riusciamo ad organizzarci, non riusciamo a fare squadra come vorremmo. Per incontrarci siamo costretti a doverci dare appuntamento in luoghi “di fortuna” durante le ore pomeridiane. Le circolari, spesso, tardano ad arrivare e la comunicazione non può essere delle migliori. 
Pur convivendo con questi disagi,  noi studenti, non ci lasciamo scoraggiare. Proviamo,  per quanto sia possibile, a fare squadra e a dissentire, dissentire alla nostra età, è fondamentale, serve a crescere, serve ad interfacciarsi con un mondo che sembra lontano anni luce da noi». 
 
In che condizioni è il patrimonio artistico e bibliotecario dell’ Archita?
«Il Palazzo stesso, in realtà, è il primo patrimonio da tutelare e salvaguardare. E' stato infatti dichiarato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici “Bene monumentale” e, in quanto tale, da salvaguardare secondo l'articolo 9 della Costituzione Italiana. 
Il grandissimo patrimonio librario, inoltre,  comprende oltre 20.000 volumi storici appartenenti al Liceo, gli stessi sono stati abbandonati in scantinati umidi ed insicuri; sono pronti, i libri, ad essere trasferiti in luoghi idonei alla loro importanza e,soprattutto, sono pronti ad essere studiati da docenti, ragazzi e ricercatori. Proprio come avveniva tempo addietro. Per questo ci opponemmo fin da subito alla proposta del commissario prefettizio di spostare i libri a Rutigliano, in un deposito». 
 
Non è la prima volta che organizzate manifestazioni quali riscontri avete avuto in precedenza?
«Sono anni che noi studenti portiamo avanti la problematica “Palazzo degli Uffici”, l'anno scorso siamo riusciti, in seguito a diverse iniziative, ad ottenere la copertura provvisoria del tetto». 
 
Ieri eravate solo ragazzi mi pare; il corpo docente che dice? e i genitori che fanno?
«No, non eravamo solo ragazzi. Ieri, con noi era presente un piccolo numero di genitori venutisi ad informare circa la problematica, erano presenti inoltre i membri dell'associazione culturale Aldo Moro che comprende ex studenti ed ex docenti dell'Archita. 
Il corpo docente approva la nostra battaglia e ci sostiene nei limiti del possibile. Siamo tutti stanchi di vivere divisi». 
 
Che pensi del fatto che sia stata chiesta la giustifica per l’assenza?
«Per quanto fosse nobile il fine, in seguito a una astensione dalle lezioni la giustifica è obbligatoria. I genitori devono essere consapevoli che i loro figli si sono assentati dalle lezioni per partecipare ad una manifestazione. Abbiamo sempre portato la giustifica in seguito a una manifestazione, non vedo dove sia il problema». 
 
Avete chiesto alle Istituzioni di esservi vicine: finora che rapporto avete avuto?
«E' a loro, alle istituzioni, che dovremmo chiedere la vera e propria “giustifica”. Sono loro i veri “assenti ingiustificati”. Si sono sottratti al libero confronto con i cittadini.
Finora abbiamo avuto diversi contatti, anche nel periodo estivo, con le istituzioni. purtroppo ad oggi, non possiamo dirci soddisfatti dei risultati. Sempre e solo promesse». 
 
Avete qualcosa di particolare da chiedere alle Istituzioni?
«Noi chiediamo alle istituzioni di portare letteralmente in salvo il patrimonio librario del Liceo, chiediamo che i palchi lignei  del tribunale e i mezzi busti in marmo vengano protetti.  Chiediamo che, una volta terminati (si spera presto) i lavori, l'Archita possa tornare nella sua storica sede.  Chiediamo dignità per un Palazzo, Il Palazzo. 
Riteniamo, infine, la figura del Palazzo sia fondamentale per il rilancio culturale di una città abbandonata a se stessa da tutti, istituzioni in primis». 
 
 
 
 


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