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VITA CAROLI CASAVOLA/Sono una leo(nessa)

Pubblicato da: Categoria: COVER

24
OTT
2014
È giovane, bella e affermata. E quel poco di tempo libero che le rimane lo mette a disposizione degli altri. Bamboccioni, alla larga: arriva la presidente regionale dei Leo pugliesi
 
Il 1° luglio scorso è ufficialmente iniziato l’anno di Vita Caroli Casavola alla guida del Distretto Leo 108 Ab (Puglia). Le vacanze e il relax sono stati un optional; infatti, il Distretto è stato protagonista di un’estate ricca di eventi e di Service. Con un presidente brillante e stacanovista non c’è da aspettarsi altro…
 
Presidente Caroli Casavola, Lei è Leo dal 2001 e ha ricoperto diversi incarichi regionali e nazionali. Che effetto Le fa essere alla guida del Distretto pugliese?
«Devo ammettere che è una forte emozione, dopo tanti anni, vedere il mio nome accanto al titolo di Presidente Distrettuale ma, dopo aver ricevuto tanto dall’associazione in termini di esperienze vissute e opportunità di ricoprire incarichi formativi nella crescita di adolescente, era giunto il momento di “ricambiare”  prendendosi carico di un ruolo di responsabilità come quello di Presidente».
 
Ci spieghi meglio chi sono i Leo e cosa fanno.
«Sono ragazzi tra i 12 ed i 30 anni che scelgono di impiegare il proprio tempo libero mettendolo a servizio della propria comunità. Le attività da noi svolte variano ampiamente spaziando tra i temi sociali più attuali (ambiente, occupazione giovanile) e quelli un po’ dimenticati o di difficile trattazione (malattie sessualmente trasmesse). Importante è il nostro Tema Operativo Nazionale “Leo4Children”, attraverso il quale allestiremo, o miglioreremo dove presenti, sale ricreative dei reparti di pediatri degli ospedali italiani. Il finanziamento avverrà attraverso la vendita di pandorini e colombine griffati Leo! Il 29 e il 30 novembre prossimi, noi Leo “invaderemo”, con il nostro entusiasmo e il nostro spirito di servizio, le maggiori piazze italiane per la prima giornata nazionale».
 
Lo scorso marzo, in occasione della Sua elezione, è stato votato anche il Tema Operativo Distrettuale “Leo 108 Ab: Cavalieri della cecità”. Questo rappresenta il cuore pulsante della vita distrettuale. Come lo attuate e per quale fine.
«Il fine è quello di rivolgere l’attenzione, nostra e della comunità locale, alle problematiche inerenti la disabilità della vista. Per affrontare il tema abbiamo scelto quattro precisi punti di sviluppo. Il primo consiste in una offerta culturale di sensibilizzazione: lo spettacolo teatrale “Anna dei miracoli” racconta della vita di Hellen Keller, una bambina che viene aiutata a superare le difficoltà della disabilità e che, una volta diventata adulta, invita i Lions, nel 1925, a essere “cavalieri della cecità”. Lo spettacolo verrà rappresentato in diverse città della Puglia e i fondi ricavati saranno utilizzati per sostenere la “Scuola Cani Guida Lions, secondo punto di sviluppo del nostro tema operativo. Da più di 50 anni i Lions italiani sostengono la scuola, sita in Limbiate, e distribuiscono su tutto il territorio nazionale cani addestrati all’accompagnamento di ipovedenti/non vedenti per i quali diventano veri e propri punti di riferimento. I due restanti punti di sviluppo sono il sostegno del tema Lions “raccolta di occhiali usati” e organizzazione di cene al buio, il cui fine è quello di far vivere ai normodotati le difficoltà che si vivono nel compiere gesti comuni, come quelli di una cena, privi dell’utilizzo della vista».
 
Martinese DOC, per la città è una grande opportunità avere tra i propri concittadini un Presidente Leo. Ha in mente iniziative da attuare sul territorio?
«Sì certo, si sono già svolte a Massafra la prima dello spettacolo teatrale “Anna dei miracoli” e a Martina Franca la prima cena al buio. Domenica scorsa poi, in collaborazione con il Distretto Lions, c’è stata una manifestazione dimostrativa con i Cani Guida che, accompagnati dai loro addestratori, hanno mostrato le capacità acquisite presso il centro. Queste e tante altre le attività che ci terranno impegnati nel nostro territorio e su tutto quello regionale nel corso dell’anno».
 
Oltre a dedicarsi ad attività di Service (oltre all’incarico regionale, anche quello nazionale di Segretario), svolge la professione di medico. Oggi, i giovani, molto spesso, vengono “additati” come fannulloni e bamboccioni. Sicuramente non è semplice…
«Sicuramente non è semplice, ma è altrettanto vero che non è  impossibile! Certo, nel momento storico in cui viviamo, è facile perdere la speranza di un avvenire migliore, ma questo non giustifica noi giovani nel cullarci... insomma: chi si ferma è perduto!».
 
A proposito di giovani, si parla tanto di crisi in ogni ambito: dall’economia al sociale. L’associazionismo ne risente? Bellissime alcune parole dell’inno Leo: “…correndo per le strade noi ci domandiamo se davvero è questo il mondo che vogliamo, continuando a vivere nelle illusione raccogliamo solo tante delusione…”.*
«Purtroppo sì. Sono sempre meno i nostri coetanei che ritengono importante dedicarsi ad attività di servizio. Questo è il frutto di una crisi non solo economica ma anche di valori che, purtroppo, coinvolge le giovani generazioni».
 
Un’ultima domanda è d’obbligo. Il Suo motto - “Service con l’esperienza della tradizione ed il coraggio dell’innovazione” – racchiude due concetti agli antipodi: tradizione e innovazione. Come possono essere in equilibrio e, addirittura, essere il leit motiv del Suo mandato distrettuale? 
«Su questo ci sarebbe molto da dire e non basterebbe una sola intervista. Il mio proposito è quello di prendere tutto ciò che di buono oggi c’è nella società e trasferirlo in un’associazione che ha il dovere di tenersi al passo coi tempi per non risultare anacronistica e, me lo consenta, “vecchia”. Credo che per sapere se questo equilibrio può esserci, senza che la bilancia penda più da un lato che da un altro, mi toccherà prima vivere l’intero anno sociale: lo scopriremo solo vivendo! Mi permetto di chiudere rilanciando: ci sentiamo a fine anno sociale con una nuova intervista e Le saprò dire!».
 
*“Sperando in un domani senza più paure”, inno scritto e cantato dal P.P.M.D., Enzo Manduzio.
 


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