MENU

Mario Balzanelli /Re di cuori

Pubblicato da: Categoria: COVER

14
NOV
2014
Dalle buone pratiche nelle scuole all’uso del defibrillatore. A colloquio con il medico tarantino che ha fatto del primo soccorso la sua missione, fra proposte di legge e muscoli cardiaci che riprendono a battere quando ormai sembra tutto perduto
 
La proposta avanzata dal medico tarantino Mario Balzanelli è quella di insegnare non soltanto le tecniche del Primo Soccorso a Scuola ma anche l’uso del defibrillatore sui posti di lavoro e comunque laddove si svolge un’attività fisico-motoria.
Per saperne di più abbiamo ritenuto opportuno conoscere dalla viva voce dello stesso medico le motivazioni che lo stanno portando a dare il meglio di se stesso in questa lotta contro il tempo per vedere realizzate le sue proposte mirate a salvare la vita di chi subisce un attacco cardiaco.
Intanto lo stesso Balzanelli, barlettano di nascita, medico 50enne, padre di tre bambini, nel corso del nostro colloquio ci ha lasciato non soltanto una buona impressione ma si è dimostrato persona affabilissima. Il medico ama le cose semplici e belle della vita, dalla lettura alla composizione di poesie in cui esprime il suo mondo interiore, dall’amore per il mare e le sue bellezze all’elogio – perché no - della cozza tarantina. 
Partiamo dal principio. Gli abbiamo chiesto come nasce l’idea di specializzarsi in Medicina Interna con indirizzo in Medicina di Urgenza e di Pronto Soccorso. Ecco la sua risposta: «In passato, due episodi tragici mi hanno aperto gli occhi e la mente al problema del Primo Soccorso e del Volontariato. Ero studente universitario a Napoli e vidi morire sotto i miei occhi un giovane sulla spiaggia. Ero medico, avevo conseguito il massimo dei voti, ma mi mancava la pratica estremamente necessaria per interventi di Primo Soccorso. Poi un lutto familiare, la morte improvvisa di mio padre a pochi metri dal nosocomio tarantino “SS. Annunziata”, senza che i soccorsi arrivassero in tempo, mi fecero in maniera definitiva intraprendere una missione che da allora non ho mai abbandonato e che cerco di portare a conoscenza dei giovani perché il Soccorso del 118 non sia soltanto un fatto istituzionale, ma che ‘Due mani sul torace e un dito sul pulsante del defibrillatore’ diventino buona pratica giornaliera non soltanto nelle scuole ma in ogni luogo di lavoro».
Intanto il disegno di legge che ha per titolo: “Introduzione dell’insegnamento del primo soccorso nelle scuole secondarie di I e II grado” (comunicato alla Presidenza del Senato il 26 novembre 2008, a firma di 26 senatori e affiancato dalla proposta di legge di iniziativa popolare che ha raccolto 93 mila firme di italiani, consegnata sempre nello stesso anno) sembra che abbia intrapreso l’iter che potrebbe vederlo incardinato tra circa un mese nei lavori della Commissione Sanità del Senato.
E’ quanto emerso nel corso di una apposita conferenza stampa che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma, a Palazzo Madama, finalizzata all’introduzione dell’insegnamento del massaggio cardiaco nelle scuole, alla presenza del Vice Presidente del Senato, sen. Valeria Fedeli, della Presidente della XII Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato, sen. Emilia Grazia De Biasi, del Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Gabriele Toccafondi: in quell’occasione Balzanelli, che è anche direttore del Sistema 118 dell’Asl di Taranto e segretario nazionale della Società Italiana Sistemi 118, ha illustrato le finalità del progetto che si prefigge di salvare almeno 20mila dei 60mila italiani che ogni anno muoiono per arresto cardiaco improvviso.
La richiesta iniziale, contenuta nella proposta di legge che faceva riferimento all’introduzione dell’insegnamento del primo soccorso nelle scuole italiane, è stata recentemente rimodulata e limitata al solo massaggio cardiaco. E’ noto, infatti, che nei primi 3-4 minuti dal verificarsi di un arresto cardiaco improvviso, ogni persona può essere in grado di compiere la manovra salva-vita, se adeguatamente formata. 
E’ volontà dei promotori e dei sostenitori, nell’attesa che il disegno di legge possa essere approvato, verificare se ci sono già dall’anno scolastico corrente le condizioni per iniziare una fase sperimentale del progetto sul territorio italiano. 
Si tratta di un disegno di legge che è stato bene articolato ma che, quasi certamente, sarà rivisto nelle sue parti anche essenziali, alla luce delle ristrettezze economiche in cui versa il Paese. Nello stesso si parla di affidare a docenti di discipline che hanno attinenza con il Primo Soccorso (scienze ed educazione fisica), affiancati da esperti del settore dell’Asl, il compito di istruire in varie fasi gli studenti della scuola secondaria superiore di I e II grado. 
Nell’incontro del 24 settembre scorso – ha fatto sapere il dott. Balzanelli – si è ipotizzato che si possa fare ricorso anche ai laureati nelle Professioni Sanitarie.
Intanto, il dott. Balzanelli ci ha così dichiarato: «Dal 2008, da quando cioè abbiamo presentato le firme di 93mila italiani, ad oggi, avremmo potuto salvare 120mila vite umane; così non è stato, ma sono fiducioso che quanto prima si possano creare tutte le condizioni favorevoli perché il provvedimento possa trovare l’approvazione da parte del Senato, ma vorrei ribadire anche una circostanza, come quella della Presidenza Italiana del Parlamento Europeo nel semestre corrente, perché il progetto possa diventare un modello per l’intera Europa. Intanto plaudo alla eventuale possibilità di fare le prime sperimentazioni e di mirare ad insegnare ai nostri ragazzi il modo in cui intervenire per operare il massaggio cardiaco salva-vita».
Abbiamo anche chiesto al medico quali siano le aspettative da parte della popolazione ionica: «Sono ben felice di riscontrare ampi consensi in tutte le fasce sociali della popolazione di terra ionica, la gente crede nella efficacia e nella bontà dell’iniziativa ed è convinta che i giovani, con il loro entusiasmo e lo spirito di volontariato che li contraddistingue, possano offrire un contributo prezioso in ogni ambito in cui si troveranno a dover operare. Mi auguro che quanto prima si possa passare dai desideri e dalle parole ai fatti concreti perché negli istituti scolastici italiani parte del tempo scuola venga dedicato a questo problema sociale di grande valenza».
Nel testo iniziale del disegno di legge del 2008 si parlava di costi per la realizzazione del progetto a carico del Fondo dei singoli istituti scolastici. Come detto, il testo certamente avrà una scansione diversa e terrà conto del fatto che non si può assolutamente più fare affidamento sui fondi degli istituti scolastici che sono stati, purtroppo, drasticamente tagliati. 
Per questo motivo è auspicabile che il tutto si possa realizzare in tempi brevi, senza costi onerosi e badando soprattutto ad insegnare ai giovani come le loro mani poste sul torace di un uomo in grave e improvvisa difficoltà cardiaca, secondo le regole stabilite dall’arte medica, possano salvargli la vita.
Come si diceva, Balzanelli è un “vulcano” sempre in attività ed ecco che nel corso del convegno, tenutosi a Napoli nei giorni scorsi, organizzato dall’ Italian Resuscitation Council, ha lanciato la nuova frontiera del “Bystander mass Blsd (Basic life support defibrillation), una metodologia di esecuzione della rianimazione del paziente in arresto cardiaco che vede il soccorritore chiamato unicamente a comprimere con due mani il torace, in modo ininterrotto, sino all'arrivo del 118 e senza effettuare le ventilazioni di soccorso, schiacciando unicamente, con il proprio dito indice, il tasto del defibrillatore quando lo stesso richieda l'erogazione della scarica.
E’ una ennesima sfida, o meglio battaglia, che il dinamico medico tarantino si prefigge di vincere sul campo.
Anche questa iniziativa, come quella precedente, necessitano di varie autorizzazioni e di passaggi legislativi, ma Balzanelli non si scoraggia e come un bulldozer va avanti con tutte le sue forze convinto di centrare l’obiettivo finale. Ed ha ragione perché ci risulta che già in diverse scuole è presente da tempo il defibrillatore, ma la difficoltà consiste nel formare i giovani e il personale scolastico perchè questo venga usato bene e  produca gli effetti per i quali è stato inventato. E‘ vero anche che tale patentino non ha validità “sine die”, ma deve essere rinnovato e riaggiornato periodicamente.
Tutto ciò non scoraggia Balzanelli che è convinto che a breve nelle scuole si formerà un vero esercito di giovani esperti nel Primo Soccorso e che sui posti di lavoro non si morirà più per infarto se negli stessi ci saranno defibrillatori idonei, uomini esperti e volontari pronti a salvare la vita in pericolo del proprio “fratello”.
Lui ci crede e con lui anche noi siamo fiduciosi che questa battaglia di civiltà e di vita sarà vinta per far emergere la bontà e la valenza formativa del volontariato nel campo sanitario. 
Ne abbiamo veramente bisogno.
 
 
 



Commenti:

Simona monastero 7/OTT/2015

Direttore, continueremo ad appoggiarla perché crediamo fermamente che tutto questo debba essere fatto anche solo per uno di quei 120.000 arresti... Il suo entusiasmo è il nostro e non potrà mai scemare .siamo convinti che si possa e si debba fare..."Di più". Grazie doc

Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor