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Ippazio Stefàno/Otto anni dopo

Pubblicato da: Categoria: COVER

16
GEN
2015
Più rotatorie, meno debiti. Stanca, inquinata, in continua emergenza: ecco la città di un Sindaco che ancora, nonostante tutto, non rinuncia a visitare i suoi piccoli pazienti 
 
La personale conoscenza dei meandri di Palazzo di Città di Taranto e l’orario ancora ultra mattiniero (sapevo che è abitudine del Sindaco andare in sede sempre presto, ancor prima dell’arrivo dei dipendenti e dei suoi collaboratori), mi ha permesso di superare tutti gli sbarramenti che di solito si incontrano prima di arrivare davanti alla sua stanza. Invece me lo sono trovato improvvisamente davanti nella stanza del Capo di Gabinetto, mentre stava firmando una montagna di documenti urgenti e lettere in partenza. Mi ha subito accolto amichevolmente, precedendomi anche nel rituale scambio d’auguri d’inizio anno, poi, lasciata la penna con cui aveva terminato di firmare, mi ha invitato a seguirlo nella sua stanza e ad accomodarmi su una soffice poltrona, accanto a lui. Per un po’ abbiamo cominciato a parlare del più e del meno poi, esauriti i convenevoli e messo da parte le banalità, siamo passati al motivo per cui ero andato a trovarlo così di buon mattino: l’Intervista.
Dapprima mi ha guardato stupito, e sorridendo mi ha chiesto se avessi cambiato professione, ma poi sentite le motivazioni e le mie buone intenzioni abbiamo cominciato a parlare del Decreto Legge n. 1 del 2015 riguardante proprio la Città di Taranto e in particolare lo stabilimento ILVA.
 
Signor Sindaco, il Decreto Legge (salva Taranto) che va in vigore proprio oggi 7 gennaio 2015, quali benefici porterà in concreto alla Città da lei amministrata?
«Il Decreto era un atto dovuto. Sempre auspicato e richiesto a gran voce da me e dalla mia Amministrazione. Senza l’intervento dello Stato  non si sarebbe riusciti, da soli, a salvare l’ambiente (rispettando le direttive AIA), riportare un po’ di serenità a quei cittadini e famiglie che risiedono a ridosso dello stabilimento ILVA, ma anche ai quartieri più distanti e i centri limitrofi. Ora con il risanamento dell’ambiente tutta la Provincia potrà trarne beneficio e salute. Non solo, con il Decreto Legge si sono salvati migliaia di posti di lavoro, che erano a rischio di cassa integrazione o addirittura di licenziamento. Ora la produzione dell’acciaio potrà riprendere in piena sicurezza, sia per gli operatori all’interno dello stabilimento, sia per i cittadini di Taranto e ripeto della Provincia».
 
La conferenza stampa rilasciata dal Presidente Matteo Renzi, in data 24 dicembre 2014, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri tenutasi alle ore 12,50, a palazzo Chigi, ricalca quanto Lei, signor Sindaco, già auspicava e portava da tempo all’attenzione delle massime Autorità della Regione e dello Stato. Quindi il Primo Ministro Renzi ha in un certo qual modo sposato la sua tesi e ha accolto le sue richieste per la risoluzione del grave problema dell’inquinamento e dell’ILVA e del lavoro a Taranto?
«Sì. Confermo che la strategia migliore è stata quella di sottoporre  all’attenzione del Governo il problema Taranto in tutta la sua gravità e urgenza, lasciando ad altri le proteste, che non avrebbero portato a nessuna risoluzione. Invece, confrontandoci con lo Stato, cercando la strategia migliore, parlando a fondo della gravità dei problemi che attanagliano la Città e non nascondendo le difficoltà che si dovranno affrontare, si sono cercate e trovate assieme le risoluzioni migliori e le risorse che in questo momento di crisi si potessero ottenere».
 
Signor Sindaco, nell’ultimo mese dell’anno appena trascorso, ma anche prima, la Sua amministrazione ha provveduto a cambiare la sede a quasi tutte le direzioni e uffici comunali: ha iniziato, a dire il vero già da tempo, a spostare la sede della Polizia Municipale dal piazzale Dante alla Bestat, alla ex sede universitaria di via Acton; la Direzione Affari Legali da via Plinio, 16 l’ha trasferita nella nuova sede di via Lazio; la direzione Attività Produttive, anch’essa da via Plinio, 16 è stata trasferita alla ex scuola Martellotta, in c.so Annibale; la Ragioneria, l’Economato, Assistenti sociali e il resto degli uffici comunali che risiedevano da più di 35 anni in via Plinio, 16, ora sono tornati nella sede ristrutturata e ammodernata di via Anfiteatro – (Ex piazza Coperta).
«E’ Stata una rivoluzione, ma andiamo con ordine. Il problema dei canoni di locazione, che da più di 40 anni il Comune continuava a pagare a fondo perduto, erano diventati ormai insostenibili. Pertanto, io e l’amministrazione che ho l’onore di presiedere ci siamo adoperati subito affinché tale emorragia di denaro potesse arrestarsi. Le do delle cifre indicative delle spese che il Comune pagava per i canoni di locazione: per la vecchia sede dei Vigili Urbani presso la Bestat il Comune pagava 200.000,00 Euro l’anno. Per i nove piani adibiti ad ufficio di via Plinio,16, sempre il Comune pagava circa 900.000,00 Euro l’anno. 
Adesso finalmente queste somme, risparmiate non pagando più i canoni di locazione, circa 1.200.000,00 Euro, potranno essere destinate a favore dei cittadini, ristrutturando strade, marciapiedi, giardini e stabili di proprietà comunale, nonché per aiutare le fasce più deboli dei nostri concittadini. La Direzione Affari Legali è stata trasferita in via Lazio per liberare il 3° piano di via Plinio 16, questo ha comportato anche una migliore funzionalità della sua attività, sia per la vicinanza e la raggiungibilità delle sedi giudiziarie; La Direzione Attività Produttive, è stata trasferita nella ex scuola Martellotta, sita in C.so Annibale; questo per decongestionare delle aree già sovraffollate, ma soprattutto per venire incontro alla categoria degli ambulanti che ogni settimana svolge la loro attività al quartiere Salinella e che pertanto, se necessario per gli operatori, la sede è facilmente raggiungibile. Tutti gli altri uffici e Direzioni comunali sono tornati nella loro sede storica di via Anfiteatro, come già detto ristrutturata, rimodernata e adeguata alle esigenze attuali. Ma non solo, consentendo una migliore funzionalità e centralità degli uffici. Gli stessi, se pensiamo che più di 150 dipendenti comunali occuperanno tale sede e che molti cittadini dovranno frequentarla, si può ipotizzare che tutti assieme contribuiranno a dare slancio e vigore all’economia del centro storico di Taranto. 
Sono anche lieto di poter affermare che abbiamo già trovato lo stanziamento per l’intero anno 2015 per l’assunzione semestrale e rinnovabile per altri sei mesi, di 16 nuovi vigili urbani. 
Un’altra cosa che a breve avrà inizio, sarà la bonifica e la ristrutturazione di cinque scuole del rione Tamburi. Le gare sono già state espletate, gli appalti definiti e così i lavori potranno avere inizio già dal prossimo 12 gennaio».
 
Sindaco, la sua Amministrazione si è anche distinta per la creazione di numerose rotatorie agli incroci della Città. Ne sono spuntate più di una ventina, a partire dall’incrocio di Galeso/Orsini, al Rione Tamburi, sul viale della Stazione con via Costantinopoli, a valle cavalcavia, sul viale Virgilio/con V.le M.Grecia – M. Grecia con C.so Italia, e poi ancora a Lama a Talsano ecc… Ne sono in programma altre?
«Sì. E’ una delle priorità che mi assillavano e che mi assillano di più. Ritengo che la sicurezza dei pedoni, automobilisti e dell’intera cittadinanza sia la priorità per un sindaco. Le rotatorie comportano dei rallentamenti e pertanto più sicurezza agli incroci, senza peraltro rallentare o penalizzare la circolazione veicolare. A quegli incroci dove sono state già posizionate le rotatorie le statistiche ci dicono  che gli incidenti stradali sono drasticamente diminuiti. E non bisogna tralasciare nemmeno il risparmio economico che queste opere ci consentono. Con la creazione della nuova segnaletica si è ottenuto un duplice vantaggio: quello della sicurezza stradale e un maggior risparmio di energia elettrica, avendo con le rotatorie sostituito i semafori agli incroci. Questa nuova strategia ci ha permesso anche di risparmiare sui costi assicurativi dei mezzi dell’AMAT e dell’AMIU, che sono diminuiti, proprio per la minore incisività dovuta alla diminuzione dei sinistri provocati dai loro mezzi. Va aggiunto che per la sicurezza stradale sono state posizionate sulle corsie preferenziali delle telecamere che rilevano ogni infrazione al codice della strada, e non solo. Altre telecamere sono state posizionate sul ponte girevole e sul Mar piccolo, questo per una maggiore vigilanza e sicurezza pubblica e per scoraggiare la pesca di frodo».
 
A proposito di sicurezza, per la Città vecchia c’è qualche progetto o iniziativa allo studio?
«Piazza Castello è già stata ristrutturata e abbellita e messo in sicurezza i pedoni con nuovi cordoli e strisce pedonali rialzate». 
 
E una cosa voluta fortemente dal Sindaco me la dice? 
«La vera novità per la Città vecchia è che a breve e dopo 30 anni tornerà un presidio delle Forze dell’Ordine proprio in via Duomo. Non solo il Sindaco ma tutta la Giunta Comunale si è impegnata perché questo avvenisse. E grazie anche alla sensibilità dimostrata dall’Arma dei Carabinieri, tutto ciò si è potuto realizzare.
Infatti una caserma dei Carabinieri si trasferirà da via Giovinazzi in via Duomo, e si insedierà nel palazzo Fornaro, che anch’esso è di proprietà comunale e attualmente occupato dell’Organo Straordinario di liquidazione, che a sua volta verrà trasferito in Piazza Maria Immacolata, in un appartamento sempre di proprietà comunale».
 
Sindaco, negli ultimi mesi la nostra Città ha visto sbarcare  dalle navi militari migliaia di profughi e extracomunitari, come ha fatto l’Amministrazione comunale ad affrontare e reggere per mesi tale problema umanitario, ospitando donne e bambini. Come ha funzionato la macchina organizzativa?
«In totale e sino a ora, nei 12 sbarchi avvenuti a Taranto, di queste persone ne sono arrivate circa 12.000, tra profughi, donne, famiglie intere e anche tanti bambini e minori soli. Attualmente nelle case famiglia della città sono ospitati ancora una trentina di bambini soli, orfani o non accompagnati da nessuno».
 
E il costo di questa operazione, che l’Amministrazione si è trovata all’improvviso ad affrontare, a quanto ammonta?
«Il costo sino ad ora, è stato di circa 300.000,00 Euro ed ha interessato più settori dell’Amministrazione comunale: dai vigili Urbani, alle Assistenti Sociali, ai mezzi dell’AMAT e dell’AMIU, nonché i loro operatori».
 
Augurio e prospettive per l’anno appena iniziato?
«Mi auguro che Taranto e tutta la Provincia sappiano ben utilizzare e percorrere la strada che il Governo ci ha voluto indicare con il Decreto Legge, Auspicando che ci possano essere ulteriori possibili aggiustamenti e collaborazioni con lo Stato Centrale. Tanto per lo sviluppo e la crescita della nostra Città e dell’intera Provincia ionica.
Ma prima di chiudere il suo taccuino mi lasci rivolgere un pensiero e un affettuoso saluto ai due nostri Marò: Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, auspicando che il 2015 sia l’anno della definitiva risoluzione della vicenda, e che possano tornare riabilitati e innocenti, come sono sempre stati, in Italia e in seno alle loro famiglie e al loro lavoro».
 
Per finire, Signor Sindaco, sono già otto anni che lei regge le fila di questa Amministrazione , e sono sicuro che, come promesso, arriverà sino in fondo al suo mandato amministrativo, lasciando al suo successore un’ Amministrazione senza dubbio migliore, risanata e senza debiti. Più funzionale e snella. Ma ora mi lasci concludere con una mia curiosità personale: Ricordo che Lei, oltre a fare il Sindaco a tempo pieno, una volta trovava anche il tempo per curare i suoi piccoli pazienti, e che il suo unico rammarico, diceva, era quello di dover disturbare le famiglie dei piccoli malati, nelle ore più impensate e notturne, a volte anche dopo le ore 22 o le 23, per poter visitare i piccoli pazienti a casa loro. Questo lo fa ancora? Riesce a conciliare ancora le due professioni, quella di Sindaco e quella più amata di medico pediatra?
«Sì. Ci riesco, con fatica ma ci riesco, sfruttando le ore libere, le ore notturne, i sabati e le domeniche e anche le festività che nell’anno si susseguono.
Nel ringraziarla, della disponibilità dimostrata, La saluto augurandole un 2015, senz’altro ancora laborioso e impegnativo, forse più di quelli già trascorsi, ma anche pieno di soddisfazioni a appagamenti, per il benessere di questa nostra Città di Taranto, che si attende un benessere che ancora stenta a decollare ma che merita.
Nel salutare Lei, mi permetta di salutare i nostri concittadini, di augurargli un buon anno. Assicurandoli che la ripresa, se non ancora visibile è già incominciata, con l’operazione ILVA, ambiente e risparmio economico che questa amministrazione saprà ben cogliere e sfruttare.
Un saluto e un augurio particolare, con un doveroso ringraziamento lo rivolgo al settimanale EXTRA Magazine, al suo Direttore Responsabile, D.ssa Rosa Colucci, per essere stata la prima testata giornalistica ad intervistarmi nel 2015». 
 



Commenti:

Adriana 16/GEN/2015

Bella intervista! Taranto si merita un futuro migliore speriamo sia finalmente arrivato l'anno buono per la ripresa di questa bella città

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