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Alessandra De Milito/La Leporano che verrà

Pubblicato da: Categoria: COVER

24
APR
2015
Dall’impegno civile a quello politico: la sfida di una giovane donna in un territorio – quello della cittadina nella provincia ionica - «che vive da più di un anno in uno stato di totale abbandono». La soluzione? Al bando i politicanti di mestiere
 
Alessandra De Milito, giovane donna, laureanda in Scienze politiche e relazioni internazionali, mamma, catechista, già presidente del Consiglio del Comune di Leporano, è candidata come consigliere con la lista civica “Ripartiamo Leporano” del candidato sindaco Mimmo Pavone.
Manca oramai pochissimo per le prossime elezioni amministrative di Leporano. Qual è il clima che si respira in città?
«Il clima è quello tipico di ogni campagna elettorale che si rispetti. La competizione è molto sentita, non solo dai diretti candidati ma anche dai cittadini che ci sostengono e vivono con noi questo periodo “frizzante”. Mi lusinga molto far parte della squadra del candidato sindaco Mimmo Pavone, un uomo che stimo e apprezzo da sempre e che, negli anni in cui ha amministrato, ha saputo dare lustro al nostro paese. Mimmo mi ha coinvolta nel suo progetto che mira a dare nuovo vigore a un paese che vive da più di un anno in uno stato di totale abbandono. Inoltre con me, nella squadra, ci sono uomini e donne “prestati” alla politica e non politicanti di mestiere. Questo mi lascia ben sperare…».
Entriamo nel vivo del Suo programma politico. 
«A causa del lungo commissariamento che il paese sta vivendo da più di un anno, le criticità del territorio si sono moltiplicate e amplificate. Leporano vive in uno stato di abbandono come non si era mai verificato prima. E’ un paese costituito da un centro storico e da porzioni di territorio che si sviluppano lungo le marine, questo comporta una serie di problemi differenti a seconda del territorio e di conseguenza di priorità che sono differenti da zona a zona. Per questo le urgenze da soddisfare saranno molteplici. Senza dubbio il problema comunemente sentito è legato alla pulizia delle strade e alla raccolta dei rifiuti particolarmente presente nelle zone esterne al centro urbano, rendendole poco decorose, sopratutto in vista dell' arrivo dell'estate. Il nostro programma mira ad attuare tutte quelle politiche necessarie a ridare lustro e rigore al nostro territorio, a valorizzare le sue marine, il suo patrimonio che vede nel triangolo Batteria Cattaneo-parco archeologico–castello Muscettola i punti nevralgici per far partire il turismo, termine non conosciuto a chi nelle precedenti amministrazioni era affidato questo incarico. Il paese deve ripartire, io dal mio canto sono pronta a dare il massimo impegno la massima dedizione per contribuire alla rinascita del nostro paese, affinchè ogni cittadino possa tornare a essere fiero di appartenere alla comunità di Leporano». 
 
Una donna in politica… cosa ti ha spinto a candidarti?
«L’interesse per la cosa pubblica è sempre stato insito nella mia persona. La scelta di studiare Scienze politiche e relazioni internazionali è nata proprio con lo scopo di dotarmi di quelli strumenti teorici e tecnici per poter adeguatamente mettere in pratica la mia passione per la politica. Il mio interesse per il territorio trova riscontro nel mio impegno quotidiano nel sociale e nella parrocchia con i bambini. Mio padre mi ha insegnato che amministrare comporta grandi responsabilità nei confronti dei cittadini e che pertanto è fondamentale un sano e robusto legame con la propria comunità per riuscire a fare qualcosa di buono. E di questo sono pienamente convinta».
La politica in generale vive un grande momento di difficoltà. Qual è secondo te, la migliore risposta a chi ha perso la fiducia nei propri rappresentanti?
«La gente è stanca. Io ad esempio non riesco a vedermi come una “politica”. Non mi piace assolutamente questa espressione. Chi mi conosce sa che tra i miei valori ci sono l’umiltà e la voglia di fare. Da qui bisogna ripartire. Questi due elementi costituiscono la base su cui costruire la classe dirigente del domani. Il resto è fumo negli occhi della gente». 
Ultima domanda, appello al voto. Cosa vuoi dire ai tuoi concittadini in vista della chiamata alle urne?
«Bisogna dar voce e spazio a chi ha tanto da offrire, non a chi ha già  abbondantemente dimostrato negli anni di non saper apportare nulla al territorio e alla sua comunità. I Leporanesi meritano impegno e serietà, non promesse troppe volte ascoltate e mai realizzate fatte da gente incompetente». 
 
Un tè con me
Come Gandhi, ma un po’ più alta
Le risposte di Alessandra De Milito al questionario proustiano confermano alcune certezze, soprattutto politiche, e qualche sorpresa. Come il personaggio storico preferito, per esempio  
 
 
Il tratto principale del tuo carattere? 
«Determinazione». 
 
Il tuo principale difetto? 
«Testardaggine».
 
Se potessi cambiare qualcosa in te? 
«Qualche centimetro in più…!».
 
Se potessi cambiare qualcosa in Italia? 
«La condizione in cui versano i giovani». 
 
Stato d’animo attuale? 
«Serena e ottimista».
 
Indignata o rassegnata? 
«Diciamo fiduciosa».
 
La cosa di cui vai più fiera? 
«Mio figlio». 
 
E quella di cui ti penti di più? 
«Nessuna». 
 
Cosa non riesci a capire degli uomini? 
«La loro inerzia nel comprendere che noi donne abbiamo una nostra individualità».
 
Qual è la prima cosa che faresti se ti reincarnassi in un uomo? 
«Preferirei reincarnarmi in una donna!».
 
Quale personaggio storico avresti voluto essere? 
«Gandhi». 
 
Quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare? 
«Ambasciatore… sono molto diplomatica». 
 
Canzone preferita? 
«Una canzone per te (Vasco)». 
 
Cosa c’è sul tuo comodino? 
«“Lo Zahir” di Paulo Coelho». 
 
Oggetto del desiderio? 
«Non saprei quale scegliere!»
 
Oggetto talismano? 
«Il succhiotto di mio figlio». 
 
L’ultima zingarata? 
«Un ricordo lontano... troppo grande per le zingarate». 
 
Cosa ti fa più paura? 
«L’ignoranza e la cattiveria».
 
Luogo del cuore? 
«Leporano».
 
Cane o gatto? 
«Cane: alano». 
 
Con quale politico riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Taranto a Roma?
«Fitto». 
 
Cosa non dovrebbe mai mancare nel tuo frigo? 
«La salsa rosa». 
 
E nell’armadio? 
«Jeans e t-shirt».
 
C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico? 
«No, purtroppo ciò che la mia mente pensa, la mia bocca lo esprime». 
 
 
 
 
 
 
 


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