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Ieri e oggi /Cinema e Puglia, connubio perfetto

Pubblicato da: Categoria: COVER

12
GIU
2015
Thriller, telenovela e grandi classici: l’Apulia Film Commission ha consolidato la reputazione di set cinematografico naturale del “tacco d’Italia”. Fra i primi, addirittura alcuni muti
 
Ciak, si gira! 
Ma dove? 
In Puglia, naturalmente.  
La caratteristica forma stretta e allungata di questa terra (che abbraccia da nord ovest fino a sud est sia il Mar Adriatico che il Mar Ionio), i paesaggi brulli, le falesie, gli interminabili spazi collinari, la luce, i paesaggi mozzafiato, il  mare incantevole, la cordialità della gente e, non da ultimo i fondi e le infrastrutture messe a disposizione dalle produzione della Fondazione Apulia Film Commission, hanno consolidato la reputazione di set cinematografico naturale del “tacco d’Italia”. 
Tra il Salento e le zone garganiche, numerosi sono stati negli anni i film girati. Molti registi da ogni parte del mondo hanno catturato con l'occhio della camera ogni paesaggio, trasformandolo in un set cinematografico. Naturale anche che questo business legato a doppio filo con il turismo abbia dato, allo stesso tempo, la possibilità di formare e far lavorare sul territorio professionisti e maestranze.
Con il primo documentario muto del 1912 intitolato “Manfredonia, Southern Italy” dedicato alla città, s'iniziano a racchiudere su pellicola questi territori. Nel 1927 Louis Martini realizza il film muto “L'intrusa. Una straniera a San Menaio” filmando la provincia di Foggia, mentre pochi anni prima nella città di Lucera si girava “Maria... vieni a Marcello” di Jovine (regista sconosciuto, presumibilmente un dilettante, che firmò il suo film col semplice cognome) che narra dell'ambulante gobbo Marcello che vende pizze e focacce. 
Tra i pochi film muti girati nella regione c’è anche “Idillio infranto”, un film folkloristico pugliese del 1931 di Nello Mauri. Nella pellicola “Il Figlio dell'uomo (Ecce Homo)” di Virgilio Sabel si riconoscono i territori di Peschici e Monte D'Elio, nonché la spiaggia di Capojale. 
La Piazza del Popolo di Carpino si rende protagonista nel film “La Legge” (1959) con Gina Lollobrigida e Marcello Mastroianni; nella pellicola si rintracciano anche i meravigliosi scorci delle spiagge garganiche di Rodi e Peschici. 
Il regista inglese Ralph Thomas con “Il sole scotta a Cipro” cattura invece la città di Manfredonia e l'affascinante Monte Saraceno con la sua necropoli. La drammaticità delle condizioni di vita nel Sud vengono documentate da Elio Piccon con  l’“Antimiracolo” (1965) attraversando i territori di Lesina e Sannicandro Garganico.
Anche il maestro Mario Monicelli sbarca in Puglia con il “Casanova ‘70” (1965) filmando Conversano e il suo Castello Marchione e arrivando fino a Turi, per poi attraversare la Masseria Caracciolo, Alberobello e Locorotondo. 
Pier Paolo Pasolini nel 1964 con l'opera “Il Vangelo secondo Matteo” registra immagini drammatiche in bianco e nero tra Manduria e Gioia del Colle. 
Dal 1996 arrivano le immagini dal Salento con il lavoro “Pizzicata” del regista Edoardo Winspeare che riesce a toccare con ritmo di danza popolare identità e cultura, tradizioni e ambientazioni , tra Botrugno, Presicce, Depressa e Galatina. Lo stesso regista prima con “Galantuomini” (2008) -  difficile storia d’amore tra un magistrato (Fabrizio Gifuni) e una donna a capo di un gruppo criminale interpretata da Donatella Finocchiaro, premiata come miglior attrice al Festival del cinema di Roma -  poi con “L'anima attesa” (2013), e l'ultimissimo “In grazia di Dio” (presente alla 64° edizione del Festival Internazione di Berlino), abbraccia ancora il territorio salentino. 
Nel 1998 “I Figli di Annibale” di Davide Ferrario entra dentro l'anima pugliese catturando le bellezze di Ostuni e Leuca. 
Ben quattro volte la regista romana Cristina Comencini gira fra Trani e il Salento filmando “Matrimoni” (1998) prima, poi “Liberate i pesci!” (2000), “La bestia nel cuore” (2005) toccando anche le province di Lecce e Brindisi. Il suo ultimo film “Latin lover” (uscito lo scorso marzo e che vede l’ultima apparizione sugli schermi della compianta Virna Lisi) è stato girato in una bellissima villa privata a Monteroni di Lecce, dove la troupe si è trattenute molte settimane, per poi spostarsi a San Vito dei Normanni, dove le riprese hanno interessato il meraviglioso Castello Dentice di Frasso, il Cinema Melacca, il Corso e la Piazza Leo.   
In questo periodo si alternano anche film come “Melissa P.” di Luca Guadagnino, del 2005, ambientato interamente a Lecce, ad altri come “Italian Sud Est” (del 2003).
Arrivano, poi, “Fine pena mai” di Davide Barletti e Lorenzo Conte, del 2007, girato tra Lecce e il Nord Salento e ispirato al romanzo autobiografico “Vista d’Interni”, che racconta la storia del boss della Sacra Corona Unita Antonio Perrone. Poi “Manuale d’amore 2” di Giovanni Veronesi, che nella sala consiliare del Comune di Lecce fa unire in matrimonio – non senza polemiche – Antonio Albanese e Sergio Rubini..
Ormai non c’è angolo di Salento che non abbia avuto i suoi minuti di celebrità: Lecce nel 2009 è sfondo per “Indovina chi sposa mia figlia!”, film per la tv tedesca con Lino Banfi e per “Ne te retourne pas” di Marina De Van con Monica Bellucci e Sophie Marceau. 
Nel 2010, l’anno di “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek, (13 candidature ai David di Donatello 2010, vince due statuette per i migliori interpreti non protagonisti (Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini); nello stesso anno ottiene il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival e  5 Nastri d'argento), il Salento è già sulla cresta dell’onda, ma la pellicola è un’ulteriore pubblicità straordinaria per il territorio. Frotte di turisti scelgono il Salento per visitare il centro storico di Lecce, teatro di alcune delle scene più belle del film, o per fare il bagno a Punta della Suina, a Gallipoli, uno dei luoghi del cuore di Ozpetek e sfondo del celebre balletto “gaio” di “Mine Vaganti”.
Si viaggia a ritmi di decine di produzioni ospitate ogni anno: tra il 2010 e il 2012 arriverà a Lecce e in tv la fiction “Il commissario Zagaria”. A Castrignano del Capo si gira “Il primo incarico di Giorgia Cecere”, a Palmariggi “Senza arte nè parte” di Giovanni Albanese. 
Il comico Checco Zalone arriva al grande pubblico con “Che Bella Giornata” nel 2011. Anche il bravissimo regista pugliese Sergio Rubini accende i primi riflettori proprio sulla sua terra con il capolavoro “La stazione”;  il film si svolge interamente presso la stazione di San Marco in Lamis, conquistando perfino il nastro d'argento a Venezia nel 1991.
A Supersano Stefano Accorsi e Pier Francesco Favino girano “La vita facile” di Lucio Pellegrini. Tra Porto Cesareo e Nardò si gira “Il pasticciere” di Luigi Sardiello. Gallipoli compare ne “La terra dei santi” di Fernando Muraca e Otranto ne “L’età dell’oro” di Emanuela Piovano.
Dei progetti sostenuti dall’Apulia Film Commission nel 2013, quattro sono arrivati al Festival del Cinema di Roma e tra questi c’è “La santa” di Cosimo Alemà:  storia tragicomica di quattro balordi intenzionati a rubare la statua della santa del paese, girato tra Specchia, Gagliano del Capo e Alessano.
Nel 2014 approdano al cinema il musical “Holiday”, megaproduzione inglese con Leona Lewis e Giulio Berruti, girato in estate tra Nardò e il lido Cocoloco di Ugento; “The last summer”, di Leonardo Guerra Seràgnoli, girato a Otranto e sceneggiato dal regista con la scrittrice giapponese Banana Yoshimoto; “Alberi che camminano” di Mattia Colombo, documentario girato anche a Marittima di Diso su soggetto dello scrittore Erri De Luca. 
E mentre sul web ha spopolato “Un grande amore” di Ivan Silvestrini, prequel della fiction “Una Grande Famiglia”, girato nel basso Salento, a gennaio su Rai uno è andato in onda “Braccialetti rossi”, fiction di Giacomo Campiotti. La maggior parte del film è stato girato in Puglia, a Fasano, all'interno della struttura del CIASU (Centro Internazionale Alti Studi Universitari), nel quale è stato ricostruito interamente l'ospedale della serie. Altre scene sono state girate a Monopoli e all'interno dello Stadio del nuoto di Bari, nella piscina esterna alla struttura. Sul fondo è possibile notare anche lo Stadio della Vittoria.
Da segnalare anche “On the road”, viaggio dello chef Joe Bastianich nella musica popolare, con la prima puntata girata in Salento, in onda su Sky arte.
Lustro al Salento lo darà “Una donna per amica”, film di Giovanni Veronesi con Laetitia Casta e Fabio De Luigi, girato la scorsa estate tra Gallipoli (lido Cotriero), Otranto e Lecce, con alcune scene di nuovo a Palazzo Carafa, sede del Comune di Lecce.
Della Puglia si era già innamorata qualche anno fa, quando il cast al completo di “Beautiful”, per festeggiare il venticinquesimo anno della soap, ha girato alcune scene tra Savelletri, Alberobello e Polignano a mare. E sempre per lavoro Katherine Kelly Lang - l’attrice che dà il volto a Brooke Logan - è tornata in Puglia, questa volta nel Salento, per vestire i panni di una strega. La sua presenza non è passata inosservata tra Ugento, Gallipoli e la marina di Mancaversa, dove sono appena terminate le riprese di “Diabolika”, thriller girato completamente in inglese, scritto da Carlo Callegari e Francesco Maria Dominedò, opera prima del regista Valter D’Errico e che vede anche la presenza dell’attore tarantino Gianclaudio Caretta, di Franco Nero e Nicoletta Romanoff. Della trama si sa poco: una vacanza in un resort al mare viene stravolta dall’improvvisa scomparsa di due giovani che poco dopo saranno ritrovati uccisi e mutilati. I sospetti convergono inizialmente sulla Bruca - la splendida strega che ha il volto di Katherine - ma la verità risulterà essere più terribile di ogni immaginazione.
 
 
 


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