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CONCETTA PATIANNA/ L´ECCELLENZA PASSA PER IL PALATO

Pubblicato da: Categoria: COVER

20
NOV
2015
Studio, intraprendenza e tanta voglia di creatività: questi i tre ingredienti per una ricetta infallibile, il successo nel settore alberghiero. La Preside dell’IISS “Elsa Morante” di Crispiano ci racconta come si fa di un piccolo centro un grande trampolino per il futuro dei giovani
 
 
Vocii gioiosi e sguardi pieni di quella luce tipica della gioventù, di quel momento in cui non esistono ancora programmi, agende stracolme di impegni, così tante mani sconosciute da stringere; quella fase che a volte sembra durare un attimo, in cui tutto è una scoperta, tutto è un’avventura e tutto è ancora da fare… Si respira aria dinamica e creativa tra i corridoi dell’IISS “Elsa Morante” di Crispiano, eccellenza del settore alberghiero della provincia e forse anche della regione Puglia. Incontriamo, oltre a quello degli allievi, il sorriso della dirigente scolastica, la Prof.ssa Concetta Patianna a cui chiediamo di più sul meritato successo dell’istituto di cui è preside. 
Prof.ssa Patianna, vuole raccontarci i motivi per cui l’”Elsa Morante” di Crispiano figura come istituto d’eccellenza?
«Il nostro istituto è stato ritenuto d’eccellenza in seguito al duro lavoro di tutti noi: abbiamo, non a caso, creato volutamente uno staff  d’eccezione costituito da docenti esperti che hanno saputo guidare al meglio i nostri allievi, in quella che è sicuramente una realtà studentesca tra quelle più concrete per l’entrata nel mercato del lavoro. L’eccellenza passa poi per i nostri ragazzi, che vengono coinvolti sempre più di frequente in concorsi che, da un lato ne evidenziano il talento, e dall’altro fanno comprendere all’allievo che lo studio non è solamente fatto di libri e lezioni frontali, ma di tanta pratica. Pratica che ci è stata un po’ tarpata a seguito delle numerose riforme della scuola, in cui da ben 18 ore di laboratorio, si è passati per obblighi ministeriali a poterne sostenere solo 6. A ogni modo, noi del “Morante” non ci siamo arresi,e collaborando attivamente tutti insieme, continuiamo a operare per garantire un futuro ai nostri ragazzi».
Qual è la bella novità di quest’anno che ha reso l’istituto ancora più specializzato?
«Quest’anno abbiamo inaugurato una quarta sezione del nostro istituto, e cioè la pasticceria che va a integrare le tre sezioni tradizionali: cucina, sala, ricevimento. Questo grazie ai nostri allievi che si sono distinti in più di un concorso».
Ce ne vuole parlare?
«Certo. Quest’anno abbiamo avuto l’onore di vincere la 55ª edizione del concorso internazionale di gelateria “Carlo Pozzi”, che si è tenuto a Longarone (BL) e che ha visto sul podio due nostri allievi: Mattia Carrieri e Chiara Lucaselli, preparati al concorso dal Prof. Angelo Loberto, con il piatto “Gelato alle clementine con spaghetti di marroni e salsa di cioccolato al rhum e tartufo”. La vittoria dei ragazzi è valsa l’ottenimento di un mantecatore professionale per la preparazione del gelato offerto dall’azienda Telme di Codogno (LO), in collaborazione con Longarone Fiere. E sempre quest’anno, per la precisione il 12 novembre scorso in cui si è svolta la tappa regionale del Premio “Carlo Pozzi”, altre due nostre allieve hanno vinto il secondo premio tra quattro scuole partecipanti. Le città in concorso erano Vieste, a cui è andato il primo premio, Altamura, Fasano e la nostra Crispiano con l’”Elsa Morante”. Le vincitrici del nostro istituto sono state Francesca D’Abramo e Cinziana Campanella con il gelato “Gusto italiano”. Inutile dire che siamo fieri e orgogliosi dei nostri ragazzi, che hanno tra l’altro imparato alcuni dei punti cardine della filosofia dell’Elsa Morante: pulizia degli ambienti e dei laboratori, utilizzo di prodotti locali e quindi a chilometro zero, ma soprattutto uso di prodotti stagionali. Siamo infatti impegnati nella promozione non solo del made in Italy rispetto all’esotico, ma anche della natura salutare del prodotto fresco di stagione».
Sente di voler ringraziare enti esterni che hanno permesso il volo dell’istituto?
«Ho un buonissimo rapporto con gli enti locali in genere, ma di sicuro sento di voler ringraziare il sindaco di Crispiano Egidio Ippolito che ha con così grande entusiasmo, appoggiato i nostri progetti e ci sta permettendo di farci conoscere sempre di più. Avere appoggio dal comune non è cosa scontata, perché come lei sa, le istituzioni scolastiche sono pertinenza della Regione, ma siamo molto orgogliosi della cooperazione anche con il Municipio».
Avete promosso anche delle interessanti pubblicazioni…
«Oltre alla nostra apparizione del 1 gennaio 2015 sulla rivista “Il gelatiere italiano”, in un articolo per la premiazione del concorso nazionale “Carlo Pozzi”, abbiamo curato la pubblicazione di due guide: con la collaborazione della food expert Antonella Millarte e della Gazzetta del Mezzogiorno, abbiamo cooperato alla realizzazione della Guida al Buon Gusto di Puglia e Basilicata, edizione 2015-2016. È questo un ottimo compendio di ricette e prodotti tipici del nostro territorio. Nel 2013 invece, il nostro istituto alberghiero ha curato personalmente la pubblicazione di Alta ristorazione a scuola – La cucina pugliese tradizionale e rivisitata , edito Spaggiari, Parma. Una vera e propria enciclopedia di sapori che attraversa i nostri piatti tradizionali, accompagnandoli alla scelta di ottimi vini da abbinare. Tutto il corpo docente, costituito da chef quotati, ha collaborato a questa pubblicazione».
Una domanda da donna a donna: quanto conta la gestione al femminile di un ambiente tanto difficile come quello scolastico?
«Ma guardi, io innanzitutto provengo da un altro settore, infatti precedentemente ho operato in un liceo e passare all’istituto alberghiero, che vanta competenza molto diverse, è stata una scoperta. Una bella scoperta, comunque, perché mi sono appassionata molto a questo indirizzo nuovo per me, proprio perché donna e quindi naturalmente propensa alla cucina. Non le nascondo che amo molto seguire direttamente i “lavori” e guidare, senza ovviamente interferire, gli altri docenti. Sicuramente un tocco femminile, che è il mio in questo caso, si nota dall’allestimento delle sale, dalla proposta a volte di nuove ricette. Mi piace molto sperimentare e mettere quindi del mio, nell’istituto, oltre a seguire la parte amministrativa».
Il settore alberghiero prepara scientemente gli allievi linguisticamente, e quindi prevede un contatto/inserimento degli studenti anche all’estero. Come possiamo però evitare anche per i nostri chef in erba, la fuga dei cervelli che tanto ha marchiato il nostro Paese?
«Non si può impedire il corso naturale delle cose. Le posso garantire  però che ciò che preme all’”Elsa Morante” è preparare i nostri giovani allievi al mercato del lavoro. Il nostro istituto partecipa a tutti i PON (Programmi Operativi Nazionali, ndr) finanziati dalla Commissione Europea e grazie anche a questo, curiamo stage per i nostri ragazzi in diverse mete europee: Valencia, Berlino e anche la Francia. C’è chi torna e chi rimane all’estero. Due dei nostri migliori allievi sono rimasti per esempio a Valencia in Spagna, mentre un altro ex studente vive e lavora a New York. Indipendentemente dalla distanza, siamo fieri di sapere i nostri ragazzi felici e realizzati, perché questo significa che l’istituto non ha sbagliato negli intenti e nella formazione». 
 
Bello e buono 
Ecco il gelato che vince
I ragazzi dell’Alberghiero di Crispiano sono stati i protagonisti di un concorso nazionale dove di scena c’era la golosità italiana più famosa del mondo 
Mattinata golosa all'Alberghiero di Crispiano, dove si è svolta la tappa regionale del concorso di gelateria "Carlo Pozzi". In giuria, Martino Liuzzi, presidente Centro studi Gelato Artigianale, Ferdinando Buonocore, presidente europeo Confederazione gelatieri artigianali, gli esperti Giovanni Parere e Josè Lerario, l'assessore al Bilancio del comune di Crispiano Vito Paciulli e la direttrice di Extra Rosa Colucci che, come tutti gli altri giurati, ha potuto solo guardare e giudicare ma non assaggiare. 
Le vincitrici sono state Francesca D’Abramo e Cinziana Campanella con il gelato “Gusto italiano”, gelato al latte di mandorla su tagliatella fondente di Modica, con specchio d'arancia di Ribera e Moscato d'Asti.
 


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