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CATALDO/ UN SANTO PER LA TARANTO DI OGGI

Pubblicato da: Categoria: COVER

4
MAG
2017

Nonostante i drammatici problemi che oggi vive il capoluogo ionico sul fronte occupazionale e su quello della salute e non solo, e nonostante la fruizione limitata dei numerosi tesori d’arte che nel corso dei secoli la fede e la devozione dei tarantini hanno saputo donare alla Città di Taranto, vi è un vasto e interessante programma dei festeggiamenti per il Santo Patrono

Nella festa di San Cataldo di quest’anno c’è veramente spazio per tutti i gusti, per ciascun tarantino e per quanti verranno a Taranto per la storica circostanza.
Partiamo proprio da lui, San Cataldo, che viene proposto come amico dei poveri. Sì, proprio loro, che non si devono sentire soli soprattutto a Taranto dove a breve sarà operativo il grande Centro notturno della Caritas Diocesana che rappresenta la concretizzazione della carità evangelica.
San Cataldo viene proposto anche come naufrago accolto in una terra per lui straniera. E qui non c’è alcuna forzatura perché è la storia del Santo che oggi si ripresenta nel capoluogo ionico come emergenza per migliaia di profughi stranieri che sbarcano sulel banchine del nostro porto è sotto gli occhi di tutti.
Se al Santo Patrono i tarantini quest’anno si rivolgessero per chiedere non soltanto ciò, sarebbe riduttivo ma i cittadini non faranno mancare la riproposizione del filone tradizionale con la Processione a mare dell’8 maggio e quella a terra del 10 maggio, con gli immancabili e incantevoli fuochi d’artificio, con le bande, con le fiere.
A proposito di fiere la Chiesa di Taranto offre una opportunità nuova con la bella iniziativa intitolata “Le piazze di San Cataldo” che consentiranno di degustare prodotti locali in apposite location della Città Antica e in Piazza Garibaldi.
Ci saranno i confratelli che si recheranno in pellegrinaggio sulla tomba del Santo, i giovani studenti che saranno più che mai protagonisti di una storica edizione della “Giornata Cataldiana della Scuola”.
Spazio alla cultura con la presentazione di libri nel Museo Diocesani (Mu.Di.) ma anche con singolarissime iniziative culturali fatte di pubblicazioni sul Santo e soprattutto con il ritorno all’antico splendore del Battistero dove furono battezzati, tra gli altri, il musicista tarantino Giovanni Paisiello e il Santo del Pendio Lariccia, Sant’Egidio; proprio una reliquia di quest’ultimo testimonierà nel tempo la santità di Egidio, mentre l’Arcivescovo, mons. Santoro, lascerà una riproduzione della crocetta aurea ritrovata sul corpo del Santo.
E ancora spazio alla bella musica nel Cappellone di San Cataldo ma anche nelle storiche location della Città Antica nel capitolo del programma intitolato “Notte cataldiana”.
E poi il doveroso omaggio al grande Aldo Moro, l’edizione 2016 del Palio di Taranto con alcune novità fino al Premio “Cataldus d’Argento”, all’annullo filatelico e alla visita a Palazzo Arcivescovile.
Tra le novità spicca il primo grande concerto cataldiano con 400 piccole voci per San Cataldo che si terrà in Concattedrale con musicisti e cantori provenienti da ogni parte della Puglia.
Con questa iniziativa Taranto allarga le sue braccia dalla Cattedrale dell’11° secolo alla moderna Cattedrale di Giò Ponti, perchè, se festa ci deve essere, che sia festa per tutti.
Ne sapremo di più anche sul trionfo della scultura partenopea di Giuseppe Sammartino con le sue opere presenti nel Cappellone.
Una festa così, come si evince, non può essere ignorata, ma deve essere vissuta da ogni tarantino, anche da chi, impossibilitato a prendervi parte fisicamente per impedimenti di anzianità, di malattia, di detenzione o di turno di lavoro, potrà l’8 maggio sul Canale 85 e Canale 13 di Antenna Sud seguire, a partire dalle ore 17,30, uno “Speciale San Cataldo” con immagini in diretta della Processione a mare e dal “Salotto Cataldiano” condotto dal direttore delle due testate, Anna Grazia Angolano, con la presenza nel gazebo degli studiosi locali Giovangualberto Carducci, Vittorio De Marco e Antonio Fornaro.
Infine per i golosi c’è sempre il favoloso Dolce di San Cataldo del quale parleremo nell’articolo che segue.
E che sia buona festa per tutti!



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