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La difesa

Pubblicato da: Categoria: Flash news

26
GIU
2013

 

A distanza di dieci giorni dallo spegnimento delle lampade votive al cimitero comunale, arriva in soccorso dell'Amministrazione la difesa d'ufficio dei consiglieri comunali Martino Carrieri e Giuseppe Cervellera. Nel ricostruire puntigliosamente tutta la vicenda, i due consiglieri non perdono l'occasione per elogiare il lavoro svolto dall'Amministrazione dimenticando però di chiarire se è vero che ci fosse un accordo (che avrebbe scongiurato lo spegnimento dell'impianto che ha portato alla chiusura delle capelle) tra l'Amministrazione e l'azienda che gestisce l'impianto e se sì, perché questo accordo è saltato. Di rilievo nel comunicato, è  la presa di posizione a garanzia "dell'incolumita fisica degli operatori cimiteriali  nonché degli stessi visitatori" oltre al richiamo dell'interesse pubblico nel rispetto della legalità. Visto che, come afferma il sindaco Ancona, questa Amministrazione non usa due pesi e due misure, attendiamo ora un comunicato analogo sull'utilizzo della Rotonda.  

“Il cimitero comunale è un bene di rilevanza pubblica, pertanto sarebbe opportuno, come sostenuto dal vicecapogruppo del Pdl, ammainare le bandiere e ricercare una soluzione condivisa nell’interesse dei cittadini. Per giungere a tale obbiettivo è utile ripercorrere le tappe che hanno costretto l’Amministrazione al blocco dell’erogazione di elettricità all’interno del cimitero comunale. Nell’ambito di una ricognizione relativa al funzionamento del nostro impianto di pubblica illuminazione, il tecnico comunale specializzato ha verificato all’interno del cimitero una situazione allarmante: l’impianto elettrico non è a norma e presenta profili di alta pericolosità per l’incolumità fisica degli operatori cimiteriali nonché degli stessi visitatori; tale pericolosità è stata attestata per iscritto in una relazione consegnata al Sindaco, in cui si dichiara che l’intero impianto elettrico del cimitero “viaggia” su un’unica condotta in cui confluisce sia l’alta che la bassa tensione! Pertanto è evidente che un banale errore umano durante una semplice operazione di tumulazione avrebbe potuto causare una morte certa.

Da qui la decisione dell’Amministrazione di spegnere l’impianto elettrico e di procedere immediatamente ai lavori di messa a norma dell’impianto stesso.

Al fine di evitare disagi alla cittadinanza e nel rispetto della grande sensibilità dei cittadini martinesi per i loro cari defunti, l’assessore ai lavori pubblici, Gianfranco Palmisano, ha eseguito dei sopralluoghi con lo stesso tecnico specializzato per verificare la possibilità di effettuare i lavori di messa a norma per “comparti”, ma il risultato è stato negativo proprio per l’unità dell’impianto che non consente di erogare energia per singoli pezzi del cimitero.

Dinanzi a questi impedimenti ed alla presenza di una relazione di un tecnico comunale competente attestante la grave pericolosità per l’incolumità pubblica, cosa avrebbe fatto l’opposizione o chi si lamenta per lo spegnimento della luce?! Si sarebbe assunto la responsabilità di un’eventuale tragedia?!

Riteniamo che l’azione amministrativa sia stata doverosa e tuttavia, consapevoli del disagio che subiranno i cittadini, vigileremo sulla celerità dell’esecuzione dei necessari lavori di messa a norma.

A chi contesta la mancanza di sensibilità di questa Amministrazione in merito ai defunti, vogliamo ricordare l’intervento eseguito sui campi di rotazione che ha consentito di eliminare gli scempi ed i turbamenti cagionati ai parenti dei defunti che vedevano i loro cari ricoperti di terra ed altre sostanze organiche. Vogliamo ricordare, inoltre, che dopo decenni questa Amministrazione ha pubblicato un bando per la concessione dei suoli cimiteriali per realizzare le cappelle gentilizie e vogliamo ricordare, infine, che questa Amministrazione sta lavorando alacremente per effettuare tutti i servizi cimiteriali adeguandosi alla normativa vigente.

Pertanto, dinanzi alle questioni riguardanti l’intera collettività, siamo noi a chiedere di ammainare le bandiere e di dimenticare i colori politici, purché ciò avvenga nell’interesse pubblico e nel rispetto della legalità."




Commenti:

Francesco montanaro 26/GIU/2013

Concordo con quanto espresso nelle considerazioni fatte dalla redazione in relazione alla rotonda, che ufficialmente è dichiarata inagibile, contrariamente all'impianto elettrico cimiteriale. Ma quello che più di altro emerge dalle dichiarazioni fatte dagli esponenti di maggioranza che in questi ultimi giorni hanno chiassato sulla notizia, e' la totale ignoranza in materia di appalti pubblici e impianti. Nel primo caso ancora i cittadini martinesi aspettano di sapere dal sindaco e dall'assessore ai LL.PP perché non è stata indetta una gara pubblica a garanzia del futuro svolgimento del servizio pubblico, nel secondo caso, non sanno neanche di cosa parlano dal momento che indicano la presenza di alta tensione nell'impianto cimiteriale. Il paradosso e' che molti dei componenti della attuale amministrazione di maggioranza crede che la popolazione martinese sia ancora composta da ignoranti e caproni, pronti a bere qualunque cosa gli sia data. Ma, viva dio non è' così. Cordialità Francesco montanaro.

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