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Una "patacca" di platino

Pubblicato da: Categoria: Flash news

29
AGO
2013

Succede che prima di sospendere le proprie attività per le vacanze ferragostane la giunta alternativa del PdL, già giunta ombra, esamina la delibera di giunta (comunale) n. 309 del 25 luglio scorso, http://80.207.248.66:8080/storico/APOL/15745/17314.pdf con la quale, a detta dei pidiellini, si riconosce al dirigente di ragioneria «uno stipendio che, paragonato all’epoca degli “stipendi d’oro”, può a giusta ragione definirsi addirittura di “platino”. Somme assolutamente improprie rispetto a ciò che le attribuzioni, e soprattutto la norma, prevedono. Si parla, per intendersi di ben 122.756,35 euro!» Nella fretta del “prendere in castagna” l’avversario, la giunta ex-ombra ora alternativa (che al momento sembra essere mossa più da personalismi che dall’interesse reale per la città), ha commesso un errore e ha dimenticato quanto successo realmente in passato. Partiamo dall’errore; in realtà lo stipendio del dirigente di ragioneria, per il 2013, è pari a 115.762,91 euro dettagliato nel seguente modo: 41.310,90 euro per retribuzione tabellare; 45.102,87 euro per trattamento accessorio e 29.347,15 euro per contributi a carico dell’amministrazione tutto in linea con il CCNL. Ricordiamo il passato; l’ultimo “stipendio d’oro” riconosciuto ai dirigenti superava i 200.00,00 euro ed era composto da: retribuzione tabellare 40.000,00 euro circa, retribuzione di posizione 66.300,00 euro e retribuzione di risultato per 80.000,00 euro oltre, anche in questo caso, ai contributi a carico dell’amministrazione. Dopo aver letto il comunicato del PdL, a Palazzo ducale sono saltati sulla sedia e a stretto giro, è arrivata una nota a firma congiunta del sindaco Franco Ancona e dell’assessore al bilancio Lorenzo Basile, che non hanno voluto far scomodare nessuna delle segreterie dei partiti della coalizione di governo: “le somme previste nella programmazione delle retribuzioni sono corrette e certificate dagli organi competenti, l’Organo Interno di Valutazione e i revisori dei Conti.” Peccato però che la difesa sarebbe stata maggiormente efficace se insieme al comunicato, fossero arrivate anche cifre e certificazioni. Singolare poi è la chiusura del comunicato: “E’ormai costume nazionale e locale del PdL introdurre nuove tasse come la TARES nel parlamento nazionale e scaricare sui Comuni la responsabilità di reperire fondi. Potrebbe accadere anche con l’IMU che vogliono sostituire con una tassa sui servizi.” Così se il PdL ha scordato il passato, Sindaco e assessore hanno cancellato il presente e qualcuno dovrebbe ricordare loro che il Partito Democratico, è partito di maggioranza relativa a Roma come a Martina Franca. Ricordarglielo potrebbe tornare utile perché se a Franco Ancona e Lorenzo Basile la paventata “Service Tax” non andrà bene, sapranno a chi rivolgersi.

 



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