MENU

Il momento di svoltare

Pubblicato da: Categoria: Flash news

2
OTT
2013

 

Renato Perrini, vicecoordinatore vicario del Pdl-FI di Taranto, offre una seria riflessione sull'attuale situazione del centrodestra nazionale e in modo particolare sulla gestione e futuro del partito berlusconiano.

"Le crisi, in ogni campo, possono produrre opportunità; è un assunto ormai universalmente affermato e, per quanto mi  riguarda, ritengo che il difficilissimo momento in cui si ritrova il nostro Paese, possa e debba essere occasione per provare a riformare il nostro sistema politico. Partendo da  alcuni punti fondamentali: il  reale  rinnovamento della classe dirigente e  la partecipazione, il confronto di idee, la collegialità. La crisi che viviamo riguarda tutto il sistema politico e non solo il PdL come in questi giorni qualcuno  prova a millantare. C'è una crisi di fiducia da parte della gente nei confronti della politica, alimentata dalle tante divisioni che interessano, anche se con diversa intensità, tutti i partiti. Non dico nulla che non sia nei fatti quando mi riferisco alle tante questioni che riguardano il Partito Democratico, e in generale la sinistra italiana, da sempre affetta dalla sindrome scissionista; anche il centro è vittima di tante parcellizzazioni e distinguo, che riguardano troppo spesso questioni personali più che valoriali. Ovviamente il mio interesse è rivolto soprattutto al mio partito.  Quanto accaduto negli ultimi giorni segna un limite oltre il quale non sarà più possibile condividere un percorso politico senza un ampio chiarimento e la definizione di nuovi obiettivi e, soprattutto, un nuovo modo di gestire il confronto interno. Occorre distinguere tra il giudizio su quanto riguarda le vicende giudiziarie di Berlusconi e  il futuro politico del centro destra. La lealtà nei confronti del nostro leader è assolutamente fuori discussione; come fuori discussione è il giudizio sulle responsabilità della crisi di governo. Responsabilità di una sinistra che, perseguendo da anni il solo obiettivo della eliminazione del "nemico", ha assunto una posizione di totale cieca intransigenza, rifiutando a priori ogni forma di confronto.  Ciò detto però occorre una seria riflessione sulla gestione del partito degli ultimi tempi e sul suo futuro, a prescindere dal fatto che si possa tornare a Forza Italia o restare Popolo della Libertà. La questione ovviamente non è il nome! Il nuovo centro destra che immagino è quello di un partito radicato sul territorio, capace di confrontarsi con le tante istanze che provengono dalla gente; che si occupi delle tante emergenze come quelle che ogni giorno si presentrano nel nostro territorio; è di oggi l'ennesimo colpo dato alla occupazione locale con la chiusura della VESTAS. Paradossalmente chiude una impresa che si occupa di energia alternativa rinnovabile, in un territorio in cui si vive il dramma del disastro ambientale! Un partito in cui si discuta e si decida in modo collegiale. Un partito in cui il consenso della gente abbia valore prioritario. La Puglia è stata determinante per il PdL nelle ultime elezioni e, ancora qualche giorno fa,  ha dimostrato tutta la sua capacità di aggregazione presentando oltre centomila firme per i referendum sulla giustizia, laddove in regioni più grandi e "blasonate" come la Lombardia non si è andati oltre le poche migliaia! Nonostante ciò nel governo la Puglia non è stata rappresentata. E' arrivato quindi il momento di svoltare."



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor