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Il lealista

Pubblicato da: Categoria: Flash news

7
OTT
2013

 

Prima che qualcuno si cimentasse nell'esercizio di chiedere e chiedersi "da che parte sta" l'onorevole Gianfranco Chiarelli,  ecco che il parlamentare ionico fuga subito tutti i dubbi con una dichiarazione di assoluta fedeltà a Raffaelle Fitto. Dove questa porterà, se in Forza Italia o nel Popolo della Libertà, lo si saprà quando nel centrodestra finiranno di regolare i conti. 

"La piena e incondizionata  adesione alla iniziativa di Raffaele Fitto, che chiede con chiarezza l'azzeramento delle cariche e la celebrazione del congresso, non va rubricata come mera strategia di gruppo, ma espressione di un profondo convincimento. Fuori di ogni discussione, innanzitutto,  la piena lealtà a Silvio Berlusconi, a cui tutto il Popolo della  Libertà, e non solo, deve riconoscere il ruolo di leader assoluto del centro destra e il lungo lavoro svolto in quasi venti anni di attività politica, a difesa della libertà. In un momento di particolare difficoltà che riguarda indistintamente tutte le forze politiche del Paese, la richiesta di ridare voce alla base per scegliere la propria guida e definire un nuovo progetto politico, è semplicemente una operazione di buon senso. La democrazia si alimenta con il più diffuso confronto delle idee e con il voto. Solo chi non ha idee, o non ha i voti, teme i congressi. Sbaglia Brunetta quando, nel ruolo di capo gruppo alla Camera, si schiera pregiudizialmente  con una parte, venendo meno al suo dovere di imparzialità e di sede di coordinamento e sintesi del gruppo. Nel pieno rispetto della libertà di ciascuno di esprimere la propria opinione, non si può però pensare di essere allo stesso tempo parte e controparte. Il momento estremamente delicato che vive il Paese chiede un grande sforzo da parte di tutti, ragione per cui va confermato il sostegno al governo Letta, fermo restando il pieno mantenimento degli impegni presi. Letta però si astenga dall'esprimere valutazioni che non gli si addicono come capo di governo, e, se proprio deve occuparsi di problemi di partito, lo faccia riferendosi al suo che, mi pare, da tempo non viva momenti di particolare serenità. Stesso silenzio va chiesto a quanti, anche dall'interno dello stesso governo, si cimentano in commenti e giudizi di cui faremmo volentieri a meno."



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