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Un passeggero a canne mozze

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

4
MAR
2014

 

Nella tarda serata di ieri, a seguito di un’allarmante segnalazione, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Manduria hanno proceduto al controllo di un’autovettura che si stava allontanando contromano, ed a forte velocità, da un complesso abitativo non molto lontano dal centro. Alla guida c’era il pregiudicato manduriano Antonio STASI, 44enne con vari precedenti, che indossava guanti in lattice con sopra altri guanti in pelle tipo palestra, un berretto ed uno scaldacollo; insospettitisi, gli operanti lo hanno subito sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di due cartucce cal.12 da fucile.

Ma è stata la perquisizione dell’autovettura a rivelare più inquietanti elementi, in quanto sul sedile anteriore destro veniva trovata una sacca con un fucile a canne mozze e calcio tronco, carico e funzionante, mentre su quello posteriore addirittura una maschera carnevalesca di colore scuro e le targhe originali del veicolo che, per concludere, erano state sostituite con altre di provenienza furtiva. Il pericoloso individuo veniva pertanto tratto in arresto, ma emergeva subito la possibilità di un più inquietante proposito, fortunatamente rimasto nella sfera delle intenzioni. I Carabinieri hanno accertato che la persona arrestata, verosimilmente era mossa da rancori personali verso un uomo abitante proprio nei paraggi, che stava per l’appunto cercando, con insistenza, e che, secondo quanto appreso, riteneva fosse interessato alla sua ex moglie. Tirando le somme sull’accaduto, senza l’intervento dei militari l’episodio sarebbe stato con ogni probabilità diverso e più grave.    

Al momento l’arrestato dovrà rispondere di porto abusivo di arma alterata e di ricettazione delle targhe rubate; per lui, su disposizione del P.M. presso la procura della repubblica c/o il Tribunale di Taranto, Dott. Maurizio Carbone, si sono aperte le porte della casa circondariale di Taranto dove è stato tradotto al termine degli atti di rito.

Sono in corso accertamenti per verificare la provenienza dell’arma, nonché la genuinità dei contrassegni apposti sulla medesima.



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