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Ciao Girolamo

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

6
MAR
2014

La Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto all'ufficio del gip il rinvio a giudizio per 50 persone e tre società nell'inchiesta sul disastro ambientale che sarebbe stato causato dall'Ilva. Tra coloro che rischiano il processo, oltre alla famiglia Riva, c'è il governatore della Puglia, Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata.

 

Franco Sebastio, procuratore della Repubblica, Pietro Argentino, procuratore aggiunto, Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile, Remo Epifani e Raffaele Graziano, sostituti procuratoti. Questi nomi rimarranno sicuramente bene impressi ai 53 indagati per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio dopo chei il 30 ottobre scorso la Guardia di finanza di Taranto aveva notificato loro l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Oltre ad Emilio, Fabio e Nicola Riva e a Nichi Vendola, la richiesta è stata formulata anche nei confronti dei vertici vecchi e nuovi dell'IlLVA prima del commissariamento, di un assessore regionale (Lorenzo Nicastro), di un deputato ed ex assessore della Puglia (Nicola Fratoianni), di alcuni consiglieri regionali, dell'ex presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido, del sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, oltre a dirigenti e funzionari ministeriali e della Regione Puglia, un poliziotto, un carabiniere, un sacerdote (l'allora segretario del Vescovo Benino Papa), nonché uno stuolo di dirigenti ed ex dirigenti del Siderurgico tarantino.
 


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