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PRIMAT di tutto, erano falsi

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

14
MAR
2014

 

Dopo il recente sequestro di calzature contraffatte, lo scalo marittimo jonico diventa ancora una volta teatro di un maxi sequestro.
Questa volta a finire nel mirino delle Fiamme Gialle tarantine e dell’Agenzia delle Dogane è stato un container proveniente dalla 
Cina e diretto in Turchia.
Il container, che stazionava presso gli spazi portuali, in attesa di reimbarco per il predetto Paese mediorientale, è stato sottoposto 
ad attività di controllo sussistendo la possibilità che la merce ivi contenuta poteva essere dirottata ad imprese commerciali 
operanti sul territorio nazionale.
All’interno del container medesimo sono stati rinvenuti oltre 36.000 apparecchi elettrici costituiti da taglia-capelli, rasoi, regola-barba ed epilatori muniti del marchio contraffatto della nota azienda europea “PRIMAT”.
La perizia tecnica prodotta dal titolare del marchio ha confermato la contraffazione in argomento, ritenendola idonea a generare 
confusione ed indurre in errore i consumatori.
La merce, per un valore commerciale di oltre un milione e 400 mila euro, è stata sottoposta a sequestro.
Anche il sequestro odierno è stato condotto con l’ausilio del Sistema Informatico Anti-Contraffazione (S.I.A.C.), il cui 
obiettivo è quello di consentire una più completa e mirata attività di analisi di rischio nel contrasto all’”industria del falso”.


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