MENU

I Serenissimi

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

11
APR
2014
Nella tarda mattinata di ieri, gli Agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, diretta dal Dr. Antonio CALCAGNI, hanno eseguito quattro misure cautelari nei confronti di altrettante persone ritenute a vario titolo responsabili di bancarotta fraudolenta per distrazione, di falso e truffa in danno dello Stato. Giacomo Gaudio di anni 60 anni, sua moglie Francesca Nisio di 57 anni; il 48enne Luigi Soppressa originario della provincia di Bari e Achille Zizzi di 58 anni sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Una quinta persona, anch’essa destinataria del medesimo provvedimento restrittivo, non è stata ancora rintracciata perché risulta attualmente all’estero. Le indagini sono partite nel lontano 2007 a seguito di numerose segnalazioni di irregolarità amministrative nella gestione de “La Serenissima” a quel tempo uno dei più grandi Istituti di Vigilanza della Provincia Jonica. Come accertato dagli investigatori nel corso di lunghe e meticolose indagini, le cinque persone destinatarie delle misure cautelari facevano parte a vario titolo del suddetto istituto di vigilanza all’interno del quale ricoprivano importanti cariche sociali. Le stesse avevano escogitato mediante abili artifizi contabili, ed anche attraverso una costante distrazione di beni di proprietà della SERENISSIMA una serie di operazioni volte a svuotare gradualmente le casse della loro società che nel gennaio 2012 venne poi dichiarata fallita. L’intento era spostare tutto il “Know-How” e tutte le risorse sia finanziarie che strutturali della società in un neocostituito Istituto di Vigilanza la “SE.PRO” che di fatto dava continuità alle prestazioni offerte ai clienti della “Serenissima” senza però sostenerne spese ed oneri. Inoltre come accertato dagli Agenti della Divisione di Polizia Amministrativa, gli inquisiti avevano imposto le dimissioni ai dipendenti della “Serenissima” per poi assumerli nel nuovo Istituto di Vigilanza, usufruendo così di tutti gli sgravi fiscali per i neo assunti in modo tale da far apparire che tra le due società, quella fallita e quella di nuova costituzione, non ci fosse nessun legame. Tutto questo vorticoso giro di false assunzioni ha provocato nel corso degli anni un danno erariale di svariati milioni di euro. Pertanto, alla luce delle risultanze investigative, all’Autoritá Giudiziaria non è rimasto altro da fare che emettere le misure cautelari, che hanno trovato applicazione nella giornata di ieri. E’ stato disposto inoltre il sequestro preventivo della Società e di tutti i suoi beni mobili registrati.


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor