MENU

Dalla chat alla bara di Swarovski

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

21
APR
2014

 

 

Forse il concetto dell’amore che “unisce per sempre” non l’aveva interpretato correttamente, ma lui, in qualche modo, ci voleva provare tanto che aveva preparato per la sua “amata una bara bianca, con rose rosse intarsiate, e tempestata di swarovski.

Tutto, purtroppo per lei, era iniziato in chat dove l’’amore scoccato in fretta diventando però, altrettanto in fretta, morboso e violento.  

 Una ragazza di Lucca per due anni ha vissuto l’incubo di tutto quello che un imprenditore piemontese, che aveva perso la testa per lei, aveva organizzato.  Avere la propria foto come marchio di un’azienda, può essere un motivo di orgoglio e la foto della ragazza era diventata davvero il marchio d'azienda dell'imprenditore piemontese. Purtroppo per lei però, il suo “spasimante” è titolare di un’agenzia funebre che vende bare in diverse regioni del Nord Italia e anche all’estero. Il logo dell’agenzia di onoranze è stato inciso su tutte le casse da morto vendute e così il volto della donna toscana è finito in centinaia di tombe.  

 La storia inizia a fine 2012 quando i due si incontrano in chat: “Ciao, sono Beatrice. Ciao, sono Fabio.”

Tutto fila liscio per un po’ di tempo, tanto che lei pensa di organizzare un incontro per conoscere il “Fabio”. Ma qualcosa va storto e l’appuntamento salta. Troppo tardi però per lo spasimante si è follemente innamorato e fa partire l’assedio; trentacinque telefonate in mezz’ora, regali, bonifici e lettere, tante lettere. Per i Carabinieri delle Compagnia di Lucca, che hanno denunciato lo stalker, si trattava di “risme” di carta.  Lunghissime lettere d’amore ma anche sconcertanti minacce:  “Ti mummifico e così ti tengo per sempre con me.” Vengono coinvolti direttamente e indirettamente i parenti di entrambi e l’incubo cresce sempre di più.  

L’ossessione non si interrompe, così Beatrice presenta denuncia e chiede aiuto a un centro antiviolenza. Mentre i carabinieri di Lucca (coordinati dal capitano Lorenzo Angioni) avviano l’indagine, lei viene presa in cura dagli psicologi della Asl che purtroppo certificano i danni alla personalità provocati dall’amante respinto. Il giudice decide per Fabio il divieto di contattare Beatrice ma questo non scoraggia l’uomo che, al contrario, a spedire le sue lettere deliranti.

E’ della settimana scorsa l’ultima missiva che ha messo in allarme gli investigatori, più di ogni altra lettera che l’ha preceduta: il folle ha preparato la bara con le pietre preziose perché Beatrice si ricordi di lui anche nell’eternità.  

 

Foto: (fonte www.si24)



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor