Quando pochi minuti dopo aver lanciato la notizia della sua nomina ad assessore regionale, chiedemmo a Donato Pentassuglia quale fosse stata “la telefonata le ha fatto più piacere”, Pentassuglia rispose in questo modo: “Ho ricevuto tantissime telefonate, è vero. Ma dico la verità: subito dopo aver appreso della nomina, sono andato a trovare una persona con la quale ho iniziato a lavorare a sette anni, la stessa persona con la quale, all’età di dodici anni, ho fatto delle foto nella sala dell’Arcadia, avendo al mio fianco il senatore Giulio Orlando; questo anche a dimostrare che la mia passione politica viene da lontano.”
Quella persona era Mimino Giacovelli, il “Padre” politico di Donato Pentassuglia, che questa notte, all’età di 85 anni, dopo una lunga malattia, è morto nella sua casa in contrada Motolese.
Sindacalista della CISL e fondatore del movimento sindacale bracciantile(FISBA), agli inizi degli anni ’50, Mimino Giacovelli era riconosciuto da tutti come uomo dalla grande umanità e dal grande coraggio nell’affermare i diritti dei più deboli (braccianti, operai, pensionati) dal dopo guerra fino a poco tempo fa quando, solo le sue precarie condizioni di salute, lo hanno costretto alla “resa”.
Mimino Giacovelli, ha scritto un pezzo di storia delle contrade martinesi e lo ha fatto anche da uomo di punta Democrazia Cristiana. Andreottiano e “Carolingio” doc, fu eletto per la prima volta consigliere comunale nel 1975, mentre, alla sua rielezione nel 1980, il sindaco Franco Punzi lo nominò assessore assegnadogli la delega ai Servizi Demografici. Tutti i suoi colleghi consiglieri e assessori, lo hanno sempre ricordato come persona aperta al dialogo e al confronto.
“Un amico, un uomo sempre disponibile e presente, amato per la sua umanità priva di interesse privato”. Sono le poche parole che siamo riusciti a strappare a un provato Donato Pentassuglia che subito dopo, si è rinchiuso nel suo dolore.
Mimino Giacovelli come “padre” politico di Donato Pentassuglia, pochi giorni prima della sua morte ha dunque avuto la sua ultima soddisfazione “politica”: la nomina ad Assessore Regionale di quel ragazzino minuto che già dall'età di 7 anni gli ronzava intorno, e a 12 anni posava con lui in una foto ricordo con il senatore Giulio Orlando.