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Arrestata una famiglia di tombaroli presa con le "pale nella fossa"

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

7
AGO
2014

 

Nella giornata di ieri gli Agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto Massimo, Roberto e Fiorello Appeso, pregiudicati tarantini rispettivamente di 45, 36 e 51 anni, per furto e danneggiamento di siti e reperti archeologici in concorso tra loro.

Da alcuni giorni gli investigatori della Squadra Mobile avevano notato in località Saturo, agro del Comune di Leporano, l’insolita presenza del terzetto già noto alle Forze dell’ordine. Un attento servizio di osservazione consentiva agli investigatori di sorprendere i tre congiunti all’interno di una fossa, alta due metri e larga tre, situata all’interno di un fitto canneto, compreso in una zona sottoposta a vincolo archeologico, conosciuta come “Sacello di Saturo”, risalente all’età ellenististca e arcaica.

Nella circostanza gli Agenti hanno recuperato numerosi reperti archeologici di inestimabile valore, già ripuliti e pronti per essere trafugati. Alcuni di questi importanti reperti sono stati probabilmente danneggiati durante gli scavi che i tre pregiudicati stavano effettuando. Sul posto sono intervenuti gli esperti del Ministero dei Beni Culturali - Soprintendeza Archeologica di Taranto – che prima hanno eseguito le opportune perizie, poi hanno preso in custodia lo scavo clandestino.

I tre pregiudicati sono stati condotti negli Uffici di Polizia per le formalità di legge, al termine delle quali, giusta disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni min regime di arresti domiciliari. Sotto sequestro sono finiti numerosi attrezzi utilizzati dagli Appeso per effettuare gli scavi.



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