Scoperti a far sesso nella sala operatoria adiacente al reparto di ostetricia e neonatologia dell’ospedale “Di venere” di Bari.
La denuncia del fatto, risalente al 26 luglio scorso, è arrivata oggi dall’Usppi che ha protestato per il mancato “giusto” utilizzo della sala operatoria, inaugurata nel 2011 dall’assessore regionale alla Sanità dell’epoca, Tommaso Fiore.
I due focosi amanti, scoperti dal personale in servizio in reparto, guadagnaro subito la via di fuga facendo perdere le proprie tracce prima di essere identificati. A detta dei testimoni l’uomo, praticamente nudo, corse via immediatamente, seguito dalla sua partner dopo pochi istanti di smarrimento.
L’episodio è stato naturalmente denunciato dalla dirigenza dell’ospedale alle forze di Polizia.
La sala operatoria usata dai due amanti, pur essendo costata circa 3milioni di euro non è mai entrata in funzione.
Per questo motivo l’Usppi si rivolge al Governatore Vendola e all’assessore regionale alla Sanità Donato pentassuglia:
“Reparti e sale operatorie dopo l’inaugurazione devono entrare immediatamente in funzione – spiegano dall’Usppi – e non restare tristemente sprangati per circa trentasei mesi, a uso e consumo di qualche donnaiolo impenitente che si trova a suo agio tra le lenzuola d’un ospedale, per sfogare la sua lussuria. Ora basta! Il governatore pugliese e l’assessore regionale alle politiche della salute devono intervenire“.