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50.000 euro di vergogna

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

17
SET
2014

 

Le manette ai polsi di Michele Picciariello, dirigente medico responsabile della struttura U.V.A.R. dell’ A.S.L. Bari, sono scattate lunedì sera quando i militari della Guardia di Finanza – Comando Nucleo P.T. di Bari – l’hanno arrestato, nell’ambito di  un procedimento avviato da questa Procura della Repubblica - in flagranza del delitto di concussione.

Il dirigente arrestato, aveva esplicitamente richiesto al gestore/amministratore di un laboratorio di analisi in Bari - accreditato nella branca “Patologia clinica” e oggetto di visita ispettiva ai fini della verifica dei presupposti per la conferma dell’“accreditamento” istituzionale al Servizio Sanitario Regionale – il versamento di 50mila euro (o se preferite una tangente), prospettando alla vittima la dannosa conseguenza della revoca dell’accreditamento al Servizio Sanitario Regionale del laboratorio per le asserite irregolarità.

Michele Picciariello si era offerto a intervenire favorevolmente, dichiarando anche di essere disponibile a sostituire la documentazione in precedenza presentata.

La denuncia della vittima ha determinato l’avvio dell’attività d’indagine che si è sviluppata attraverso esecuzione di rilievi fotografici, in occasione degli incontri tenuti in Bari tra il funzionario e l’imprenditore, operazioni di intercettazione telefonica e ambientale e si è conclusa, appunto, con l’arresto di Michele Picciariello – avvenuto in Molfetta – in occasione della consegna dei primi 10mila euro pattuiti, contenuti in una busta.

 



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