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Ricorre agli usurai per un posto in Consiglio Regionale

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

18
SET
2014

 

Alcuni imprenditori, un commercialista, un ex consigliere comunale, un boss della Sacra Corona Unita e altri personaggi a vario titolo coinvolti, sono nell'elenco dei 16 arrestati questa mattina dalla Dia di Lecce a seguito delle ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip Annalisa Debenedictis su richiesta del pm della Dda di Lecce, Alessio Coccioli.

L’operazione, denominata “Fenus Unciarum” è partita grazie alla denuncia presentata da Danilo Castrolla, professionista mesagnese è già consigliere regionale dal 2000 al 2005. Castrolla, ricandidatosi senza essere rieletto alle consultazioni regionali per il 2005, aveva speso per la sua campagna elettorale una cifra poco al disotto dei 300mila euro, ottenuti anche grazie al ricorso a prestiti da banche e finanziarie.

La mancata rielezione non consentiva a Castrolla  di estinguere i debiti contratti, tanto da costringerlo a far ricorso all’intermediazione di uno degli arrestati che, a sua volta, l’aveva messo in contatto con dei personaggi di Mesagne. Questi ultimi, legati anche alla Scu, prestavano a Castrolla del denaro ma a tassi usurari. Arrivate le consultazione regionali del 2010, il professionista mesagnese tentava nuovamente senza fortuna la scalata a via Capruzzi con il solo risultato di aggravare ulteriormente la sua esposizione verso gli usurai, poiché per quella campagna elettorale spendeva altri 150mila euro. Gli inquirenti nel corso delle indagini, hanno accertato che alla vittima, sono stati applicati tassi di interesse usurari che andavano dal 600 per cento al 1000 per cento su base annua. E tutto per un posto da consigliere regionale



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