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Le schiave della statale 100

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

8
OTT
2014

 

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massafra e della Stazione di Palagiano, coadiuvati da personale della Compagnia di Intervento Operativo di Bari, hanno tratto in arresto due uomini di nazionalità bulgara, il 23enne Kostadin Kotsev e il 29enne Serafim Kolchev, per il reato di favoreggiamento della prostituzione.

L’attività d’indagine, conclusasi nella giornata di ieri, era stata intrapresa dai militari diversi giorni addietro, allo scopo di contrastare il fenomeno della prostituzione presente su alcune arterie del versante occidentale della Provincia ed in particolare sulla Strada Statale 100 Taranto - Bari. Nel corso dei numerosi servizi di osservazione, gli operanti accertavano che diverse donne venivano accompagnate in mattinata, sui luoghi ove esercitavano il meretricio, sempre dalla stessa autovettura che poi, nel tardo pomeriggio, provvedeva anche a prelevarle. Le attività di pedinamento permettevano, inoltre, di individuare il luogo ove i due soggetti domiciliavano unitamente alle loro vittime: un locale ubicato nella zona costiera di Palagiano.

Una volta documentato meticolosamente il ruolo dei malviventi e i loro spostamenti, finalizzati unicamente a favorire l’attività delle donne, nella mattinata di ieri i Carabinieri predisponevano uno specifico servizio durante il quale i due individui venivano bloccati mentre stavano accompagnando, a bordo della solita autovettura, tre ragazze a prostituirsi sulla SS 100, in agro di Mottola. Nel corso della successiva perquisizione, eseguita presso il locale utilizzato come abitazione, venivano individuate altre tre donne. Complessivamente si accertava che i due malfattori, durante il periodo in cui erano stati osservati, avevano favorito l’attività di meretricio almeno di sei povere concittadine, tra cui anche la moglie di uno di loro, nessuna delle quali si è dimostrata però collaborativa con gli investigatori.

Alla luce degli univoci ed inequivocabili elementi di reità raccolti, autonomamente e d’iniziativa dai militari, i due venivano dichiarati in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, associati presso la Casa Circondariale di Taranto su disposizione del Pubblico Ministero di turno, mentre il veicolo in loro uso veniva sottoposto a sequestro.

Le attività d’indagine proseguono, comunque, allo scopo di verificare ulteriori responsabilità penali in ordine alla vicenda, anche a carico di altre persone.



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