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Farò di tuo marito un vedovo. Storia di stalking tra donne

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

13
OTT
2014

 

Una donna che perseguita e minaccia un'altra donna per indurre quest'ultima a lasciarle "campo libero" con il proprio marito. E' una storia di stalking al contrario quella registrata dai Carabinieri della compagnia di Cerignola. Una storia intricata che, stando alle risultanze delle indagini dei militari, si protraeva da più di un anno. Sono stati mesi scanditi da persecuzioni psicologiche, controllo ossessivo tramite utenze telefoniche, minacce di morte e infine anche lesioni.

A finire in manette Annamaria Diciomma, 38enne di cerignola, bloccata durante un servizio di controllo del territorio mentre stava aggredendo, con inaudita violenza, un'altra donna di 34 anni. La vittima era a bordo della sua Ford Focus quando è stata raggiunta dalla sua "rivale" e costretta a scendere. A quel punto, la 38enne ha afferrato la donna per i capelli sbattendole ripetutamente il capo sul cofano dell'auto e all'interno della portiera. E' accaduto tutto in pieno centro e in soccorso della vittima è giunto, per una pura casualità, il compagno della Diciomma.

Le successive indagini dei Carabinieri hanno permesso di ricostruire l'intera vicenda: la donna aveva aggredito la 34enne perché ritenuta "di intralcio” nella fantomatica relazione amorosa che la Diciomma voleva instaurare con il marito di quest'ultima. Il calvario di persecuzioni vissuto dalla vittima aveva avuto inizio più di un anno fa. Il primo contatto tra le due è avvenuto mentre la malcapitata stava portando i figli al parco; una voce femminile le annunciava al telefono che ben presto "avrebbe reso suo marito vedovo" e, terminata la comunicazione, si è trovata faccia a faccia con la sua aguzzina.

La Diciomma aveva conosciuto il marito della vittima proprio in quel parco, che frequentavano in contemporanea grazie al fatto di avere figli coetanei. Da quel momento si era infatuata di quell'uomo, estraneo alla vicenda e vittima egli stesso, e aveva iniziato a pedinare i coniugi  presentandosi sotto casa loro, all'uscita della scuola e addirittura nello stesso stabilimento balneare, chiedendo l'ombrellone attiguo a quello della coppia. I due sono stati costretti a cambiare ben tre utenze telefoniche e a modificare giornalmente i percorsi per andare a lavoro, oltre che sorvegliare i figli a vista perché, con il passare del tempo, le esplicite minacce di morte si erano estese anche a loro. L'ultima aggressione, prima dell'arresto, qualche giorno fa, in pieno centro cittadino. La donna è stata associata al carcere di Foggia, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di stalking e lesioni personali.



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