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Una festa nel sangue

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

1
NOV
2014

 

Questa di sabato 1 novembre da giornata deputata alla festa, in poche ore, per la città di Brindisi si è trasformata in un giorno da dimenticare e in fretta.

Dopo la rapina delle 9:00 che ha visto un malintenzionato puntare la pistola alla tempia di un ragazzino, alle 13:00 due sicari hanno freddato il 52enne Cosimo Tedesco e ferito gravemente il figlio Luca di 32 anni.

L’agguato si è verificato in piazza Raffaello, nel quartiere Sant’Elia, dove per anni l’ha fatta da padrona la Sacra Corona Unita alla quale era affiliato il fratello della vittima, Giuseppe Tedesco, condannato all’ergastolo per tre omicidi commessi su ordine  del boss Vito Di Emidio, detto “Bullone”.

Giuseppe Tedesco è stato in primo momento trasportato al Perrino di Brindisi, dove tutt’ora si trova ricoverato il figlio Luca, ma le sue condizioni, apparse subito gravi, ne hanno consigliato il trasferimento al Vito Fazi di Lecce, dove l’uomo è deceduto subito dopo il suo arrivo a causa delle ferite riportate, soprattutto quella al polmone lesionato dal proiettile che lo ha centrato all’addome.

Le vittime sono arrivate in piazza Raffaello con due macchine, una Grande Punto e una Lancia Y, trovate parcheggiate nei pressi della palazzina dove, nell’androne del civico 22, è stato soccorso Cosimo Tedesco. Sempre nelle vicinanze, i Carabinieri hanno rinvenuto due caschi da motociclista probabilmente abbandonati sul posto dagli appartenenti al commando di fuoco.

Le indagini dei carabinieri, partite a ritmo serrato, sono indirizzate verso una lite tra famiglie rivali. Infatti alcune testimonianze raccolte, parlano di una furibonda lite verificatasi ieri sera in piazza Raffaello, tra i tedesco e altre persone non ancora identificate. 



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