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123.000 euro di pensione imbucata

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

11
DIC
2014

 

I militari della Stazione Carabinieri di Palagianello, in esecuzione  di ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Taranto, hanno tratto in arresto, una cinquantenne, incensurata del posto, dipendente del locale ufficio postale responsabile di truffa aggravata continuata, falsità in scrittura privata aggravata e falsità in atto privato firmato in bianco.

La delicata, articolata e minuziosa attività investigativa avviata ad agosto scorso, dai Carabinieri di Palagianello con la piena e fattiva collaborazione del Nucleo Antifrode e delle sedi di Taranto e Palagianello di Poste Italiane, ha fatto emergere, sia attraverso l’esame dalla documentazione contabile che mediante l’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interna ed esterna dell’ufficio, che la donna, dipendente di “Poste Italiane”, in qualità di operatrice di sportello presso l’agenzia di Palagianello, in concorso con sua figlia e un altro dipendente, in più occasioni, approfittando della fiducia accordatale da una coppia di coniugi ottantenni, eseguiva operazioni di prelievo dai libretti postali intestati alle ignare vittime.

La donna, in violazione anche di disposizioni interne all’ufficio consistenti nella mancata comunicazione al direttore dell’ufficio postale di prelievi di notevole entità, in occasione di ciascuna delle operazioni della titolare, dirottava, a insaputa dell’anziana intestataria e a più riprese,  parte delle somme su altro libretto postale acceso a nome della vittima, per poi prelevarne gli importi e in un caso depositarli su un libretto postale intestato propria alla figlia.

Naturalmente, tali prelievi, avvenivano grazie ai moduli in bianco che venivano fatti firmare alla povera pensionata, così come l’apertura del nuovo conto corrente di cui l’anziana non aveva per nulla contezza.

È stato accertato, che tutte le operazioni fraudolenti sul libretto postale di risparmio erano state effettuate, a eccezione di una soltanto, dalla stessa dipendente e che le somme abusivamente prelevate ammontavano a 123.000 euro.

I Carabinieri hanno già recuperato alcune migliaia di euro dal conto corrente intestato alla truffatrice e stanno ultimando gli accertamenti per reperire la rimanete somma.  

I prelievi sono stati effettuati da febbraio ad agosto scorso e i  reati contestati sono aggravati sia perché è stato cagionato alle persone offese un danno patrimoniale di rilevante gravità sia perché  è stato commesso con abuso di prestazione d’opera.

Alla luce di ciò il G.I.P. del Tribunale di Taranto Dott. Giuseppe Tommasino,  condividendo le risultanze investigative della Polizia Giudiziarie, dirette dal S. Proc. Lelio Festa, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare che dispone la custodia cautelare degli arresti domiciliari eseguita ieri sera dai militari di Palagianello.

Sono al vaglio degli investigatori ulteriori accertamenti intesi a verificare altre operazioni illecite effettuate dall’arrestata in danno di altri correntisti.   



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