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Martina Franca/Un affare da 20 centimetri

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

2
GEN
2015

 

“In relazione alla eccezione nevicata dalla serata del 30 dicembre fino alla mattina seguente, si danno le seguenti informazioni. Il 29 dicembre il Servizio di Protezione Civile della Regione Puglia ha emanato un comunicato di preallerta, per le successive 36-48 ore, in cui venivano segnalati neve fino a 20 cm.”

Inizia così il comunicato stampa inviato ieri da Palazzo ducale relativo “all’emergenza neve.”

Quindi, candidamente come neve, ci dicono che già dal 29 dicembre (il giorno precedente l’inizio della copiosa nevicata che ha paralizzato la città) sapevano verso cosa si andava incontro. Sicuramente 20 centimetri non sono i 50 e più che in realtà poi sono caduti, ma di certo hanno bisogno dello stesso intervento perché rappresentano una quantità rilevante che, in ogni caso, non poteva essere presa sotto gamba.

Comunque dando per buoni i 20 centimetri, cosa fanno a Palazzo ducale?

“E’ stata, quindi, attivata la struttura operativa per il controllo del territorio – continua la nota di Palazzo ducale - con un presidio del Comando di Polizia Municipale e la presenza notturna di una pattuglia, oltre all’allerta di una ditta per eventuali interventi occorrenti e la predisposizione di ordine di servizio agli operai comunali in anticipo rispetto all’orario di lavoro.”

Date queste disposizioni, sono andati tutti a nanna al caldo delle coperte senza che nessuno abbia appoggiato il naso a una finestra per scoprire, che già alle 21:30 di mercoledì 30 dicembre, quando già nevicava copiosamente da un’ora, la situazione si era fatta difficile.

Se ne sono accorti la mattina del 31 quando, dopo aver fatto colazione, presa in mano la 24ore per andare in ufficio, aprendo la porta di casa si sono trovati davanti un muro bianco.  Arrivati in qualche modo in Piazza Roma ecco la svolta:

“Dopo la eccezionale nevicata della notte del 30 – prosegue il comunicato - con un accumulo di neve di circa 80 cm, è stato insediato il Centro Operativo Comunale (COC).” Bene, bravi. Peccato però che dimenticano di scrivere che il C.O.C. è stato insediato alle 10:17 del 31 dicembre, forse con una certa comodità.

Quello che è successo dopo è cronaca, come sono cronaca i frustanti tentativi di difendere l’indifendibile a volte messi in atto anche con una certa arroganza.

L’ho scritto mercoledì scorso e lo ribadisco ora: “Facendo appello al buon senso, crediamo che questo sia un momento difficile per tutti e che quindi sia il caso di lasciare sotto la neve le polemiche (tanto riaffioreranno appena si scioglierà) e per quanto possibile dare una mano a quanti sono in difficoltà.”

Allo stesso modo però ora mi permetto di suggerire ai responsabili di questo scempio di fare un bagno d’umiltà, magari tuffandosi sotto qualche cumulo di neve ancora accatastato, chiedendo scusa alla città perché se per voi 20 centimetri sono pochi, mi piacerebbe sapere (giusto per essere pronto la prossima volta) qual è la quantità che ritenete giusta per prendere sul serio l’allerta della Protezione Civile così da non lasciare la città in questo stato.



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