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Martina Franca/Un pieno di coltellate

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

12
GEN
2015

 

Nella tarda serata di ieri i Carabinieri di Martina Franca hanno arrestato, in flagranza di reato, i fratelli Gerti Selimaj (di anni 40) e Altin Selimaj (di anni 38), entrambi albanesi e con precedenti di Polizia, ritenuti responsabili di tentato omicidio e porto illegale di arma bianca.

Drammatiche le fasi che hanno preceduto la loro cattura: infatti, nel pomeriggio sabato, giungeva al “112” la segnalazione di un uomo a terra, con evidenti ferite da arma da taglio e una violenta emorragia in atto.

La segnalazione dell’accoltellamento del 26enne albanese, disoccupato e incensurato, però, nulla diceva in merito agli autori, immediatamente fuggiti dopo il grave fatto di sangue.

Arrivati sul luogo dell’accoltellamento, la stazione di servizio ENI nei pressi della parrocchia di “Cristo Re”, i militari constatavano immediatamente la gravità della situazione.

Il giovane, in gravi condizioni e incapace di fornire dettagli circa gli aggressori, presentava una profonda ferita lacero contusa sul fianco destro e per questo veniva trasportato immediatamente in Ospedale dove veniva sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Mentre il personale sanitario si occupava del malcapitato, gli investigatori dell’Arma avviavano serrate indagini che partivano dalle tremende immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza: purtroppo, a parte le fasi iniziali dell’aggressione, in cui i due fratelli si erano avventati sul 26enne sopraffacendolo in brevissimo tempo, erano desumibili pochissimi dettagli utili ad identificare gli aggressori.

In ogni caso, incrociando le scarne testimonianze dei presenti e, in aggiunta, alcuni dettagli costruttivi relativi a tutti gli autoveicoli presenti al momento dell’aggressione, i militari della Compagnia Carabinieri di Martina Franca riuscivano, tassello dopo tassello, a giungere all’identità dei due responsabili.

In pochissime ore un imponente dispositivo veniva articolato per rintracciare i due fratelli che, ovviamente, nel frattempo si erano resi irrintracciabili non solo presso le loro abitazioni, ma anche presso i luoghi abitualmente frequentati.

In ogni caso le ricerche, condotte ininterrottamente, permettevano, nella tarda serata di ieri, di rintracciare prima uno e poi il secondo mentre vagavano senza meta per la città.

Sottoposti ad accertamenti urgenti e dopo la perquisizione delle loro abitazioni, venivano raccolti ulteriori elementi decisivi che portavano gli uomini dell’Arma a dichiararli in arresto in quanto ritenuti responsabili dell’accoltellamento del 26enne nel frattempo ancora sotto i ferri.

I due, al termine delle formalità di rito, venivano condotti presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il giovane accoltellato, invece, resta tuttora ricoverato in prognosi riservata.



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