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Lui, lei e un amore malato

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

9
APR
2015

I militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 32enne residente a Fragagnano, resosi responsabile di sequestro di persona, cessione di sostanze stupefacenti e maltrattamenti  nei confronti di una ragazza poco più che 19enne, a cui era legato da una relazione sentimentale.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal GIP del Tribunale di Taranto, dott. Giuseppe Tommasino, su richiesta del Pubblico Ministero (la dottoressa Rosalba Lopalco), in accoglimento delle risultanze investigative raccolte dai militari del Nucleo Investigativo.

Le indagini sono state avviate dopo che la giovane, accompagnata dai famigliari e con il supporto psicologico e legale del personale di un Centro Antiviolenza di Taranto,  per porre fine a un vero e proprio “calvario”, riusciva a trovare il coraggio di denunciare, dopo mesi di abusi e maltrattamenti, una drammatica storia fatta di privazione della libertà personale, percosse e violenze, in cui, complice anche l’uso di sostanze stupefacenti, era stata ridotta a uno stato di vero e proprio assoggettamento psicologico e di isolamento sociale ad opera dell’uomo cui era legata, che l’aveva allontanata anche dai prossimi congiunti.

In particolare, in un’occasione, la giovane, in prossimità delle festività natalizie, era stata segregata in casa per un’intera settimana, senza possibilità di uscirne; in un’altra, “responsabile” di una non meglio precisata colpa, veniva brutalmente colpita con un pugno in pieno viso, presa per i capelli e trascinata per terra dall’uomo che la minacciava gravemente, estendendo le minacce anche ai congiunti della ragazza, quando tentava di interrompere la relazione sentimentale.

La drammatica storia di violenza, nata quasi contestualmente al rapporto (nell’ottobre del 2013), veniva quindi interrotta solo grazie all’intervento dei Carabinieri che, nelle prime ore del mattino, riconsegnavano la giovane alle cure dei familiari.

L’intervento, in applicazione della specifica normativa, veniva concluso anche applicando i recenti protocolli d’intesa sottoscritti dalla Prefettura di Taranto per il “contrasto e la prevenzione della violenza di genere e gli atti persecutori” .

L’arrestato, terminate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Taranto in attesa del giudizio di convalida, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria procedente.



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