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Martina Franca - Can che abbaia a volte morde

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

18
APR
2015
Tra opportunità non sfruttate e qualche ritardo di troppo, dopo un periodo di calma apparente, si ripropone in città il problema del randagismo. E l'ultimo "avvistamento" di un branco numericamente importate, ha sollecitato l'intervento dei giovani di Area Popolare. "La realizzazione di strutture idonee ad ospitare gli amici animali, sarebbe un passo importante per i cittadini di Martina Franca ed un obiettivo non impossibile da raggiungere; - così esordisce Fabio LACARBONARA di Area Popolare Giovani - l’azione portata avanti quotidianamente dai volontari, non è in grado di risolvere da sola il problema del randagismo: essi si occupano della cura di cani e gatti abbandonati, sostenendo anche spese piuttosto costose, impegnandosi a trovare loro un posto dove stare, ma la situazione si presenta ogni giorno più difficile da gestire. L'ente comunale cosa ha intenzione di fare? E quando, dopo anni di spot, l'amministrazione agirà per risolvere il problema? Chi in questi anni si è dichiarato fautore della risoluzione, è al corrente del rischio giornaliero per la sicurezza a scapito dei cittadini martinesi? Come si evince da una sentenza che ha visto imputato di recente il COMUNE di MANDURIA, la responsabilità di quanto possa accadere ai danni del cittadino va invero attribuita all'Ente in applicazione del principio generale del neminem laedere ex art.2043 c.c., e consistendo il fatto colposo nel aver omesso e trascurato l'amministrazione di adottare i provvedimenti e/o le cautele idonee a rimuovere ed eliminare il potenziale pericolo rappresentato dai cani randagi, con i poteri attribuiti dalla legge e con le modalità oggetto della discrezionalità amministrativa. Il cane randagio infatti aggressivo dell’uomo - conclude Lacarbonara - costituisce in sostanza per l'utente della pubblica via, un'insidia non prevedibile nè evitabile, in definitiva un pericolo occulto di cui la P.A. non può non essere chiamata a rispondere."


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