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Martina Franca - Dell'omertoso amor

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

21
APR
2015

Un popolo, quello martinese, che non é un bue da tirar per il naso e un amore elettorale che mortifica. Nuova analisi della situazione amministrativa da parte della consigliera comunale Magda Balsamo. "Seppur apparentemente possa scaturire ammirazione, l’amore e il bene per la città che in questi giorni viene sbandierato “elettoralmente”, profondamente mortifica. Il popolo martinese non è un bue da tirar per il naso portandolo a spasso, dandogli lo zuccherino fatto di filosofiche pseudo-dichiarazioni d’amore. Facendo mente locale, come già ho altre volte condiviso, si possono ricordare una serie di dimostrazioni d’amore che potrebbero fare invidia a Federico Moccia: • migliaia di avvisi di pagamento So.Get. sbagliati, con annesse code all’ufficio tributi; Dio solo sa quanti cittadini hanno pagato somme in più senza certezza del debito; un costo sia economico che sociale non indifferente; • sono stati impegnati 31.430,00 € per un sistema di allarme e videosorveglianza del Palazzo Ducale: 7 telecamere con annessi rilevatori e lavori di montaggio sono costati la modica cifra di 31.430,00 € , e nonostante ciò si son verificati alcuni furti; • un contributo di rimborso spese complessivo di 1.500,00 €, ad un’associazione per fare le previsioni meteorologiche basate sull’interpretazione dei “modelli meteorologici” a scala temporale di breve scadenza e a scala temporale brevissima e veglia meteorologica; infatti non si dimenticherà mai la nevicata di fine anno che è costata alle casse comunali oltre 100.000€; • dal 2012 ad oggi il Comune ha speso di soli incarichi legali oltre 1.000.000,00 € ed in ogni seduta del Consiglio Comunale sborsiamo soldi pubblici approvando qualche debito fuori bilancio derivante da sentenze; anche questi ultimi superano di gran lunga il milione di euro; a tal proposito la comunità martinese ricorderà la transazione con la CISA S.p.A. che è costata un paio di milioni di euro circa; • probabili “parentopoli” fra gli incarichi esterni e applicazione della regola degli “amici degli amici”; le determine dimostrano cifre a quattro zeri ad personam. • la mancanza di sicurezza durante un evento che si è svolto qualche mese addietro in Piazza Roma: si è messa a repentaglio la vita si migliaia di persone a causa di un incendio scoppiato in uno stand che aveva diverse bombole a gas; fortunatamente c’era l’estintore, ma solo quello di un esercente della zona; • il beffardo scorrimento della graduatoria: a febbraio 2014 fu indetto concorso per 1 istruttore amministrativo. Il giorno 24 ottobre 2014, mentre venivano espletate le prove d’informatica, la Giunta con Del. n. 415 modificava il piano del fabbisogno approvando l’esigenza di 15 istruttori amministrativi, eliminando gli istruttori contabili di cui aveva bisogno. Cosa alquanto curiosa quella di modificare il piano del fabbisogno di personale mentre si sta espletando un concorso. 4 giorni dopo questa delibera veniva concluso il concorso. Con curiosa accelerazione, quindici giorni dopo, la Giunta autorizzava uno scorrimento della graduatoria di 24 persone senza aver fatto i carichi di lavoro (come è stata calcolata la necessità di quel numero di impiegati? Ne servivano effettivamente così tanti specialmente visto che ci sono anche i fruitori dei voucher?). Non è questo un modo per ingannare i cittadini martinesi? Un cittadino ha meno probabilità di assunzione in un concorso per 1. Se fosse stato indetto per 24 sarebbe stato completamente diverso. E’ matematica, perché avrebbero partecipato molte più persone; • l’affidamento di un incarico dirigenziale al settore servizi sociali violando il dispositivo dell’art. 110 del Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali, modificato con L.n. 90/2014, nonostante oltre alla legge c’è una notevole giurisprudenza sul tema; • la mancanza di un regolamento per i patrocini e i contributi alle associazioni: anche in questo caso, non essendoci una regola ben precisa, come per gli incarichi esterni, si applica la famosa regola degli “amici degli amici”; • un servizio mensa scolastica di opinabile qualità che, stando alle testimonianze di genitori e figli, mette persino a repentaglio la salute dei bambini; • mentre si assume senza regola al Comune, perdono il lavoro circa 40 persone per la poca chiarezza delle norme urbanistiche della nostra città; • la discutibilissima sicurezza non garantita con gli arrivi di quella povera gente dalle coste africane. A rischio di estasi si potrebbe continuare con tante altre “effusioni d’amore” per la città. Se l’amore è il modo che la natura ha di scavalcare la ragione, è proprio evidente che qui l’amore supera ogni barriera, normativa, economica e sociale. Sconfessare la fiducia di un progetto di “omertoso amore”, non è imputabile a interessi personali o ambizione, come pubblicamente e scioccamente talvolta viene affermato. Queste sono solo giustificazioni da campagna elettorale per trarre in inganno il cittadino tenendolo all’oscuro della verità e della realtà con una trasparenza fittizia, tante volte inesistente. Il famoso scrittore scozzese Sir Walter Scott, tra il XIII e XIV secolo scriveva che “l’amore e la ragione sono due viaggiatori che non abitano mai insieme nello stesso albergo: quando uno arriva, l’altro parte”. A questo punto una domanda sorge spontanea: Amare o razionalizzare?"



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