MENU

Furori, errori, orrori

Pubblicato da: Categoria: GLAMOUR

30
GEN
2015
Ovvero cosa ci aspetta nelle prossime stagioni in fatto di moda. Si riconfermano le sneaker e il pelo continua a piacere medio e lungo, ma attenzione: rigorosamente eco
Dove eravamo rimasti? Ah, sì… all’atmosfera un po’ conventuale di Pitti che, se a proposito di cuccare, mangiare e comprare, chiede “castità, privazioni e sacrificio”, così come si conviene alla regola monastica, si trasforma in una esperienza dissoluta, scostumata e pantagruelica se si tratta di vestiti, borse e scarpe. E qui, da brava cronista, vi stilo qualche nota che vi aiuti anzitempo a non farvi trovare impreparate quando i nuovi trend – ma anche qualche conferma – busseranno alla vostra porta. Partiamo dalle scarpe. Se avevate confidato nel fatto che l’abbinata abito elegante / abitino svolazzante / tailleur e scarpe da ginnastica – no, non le finte scarpe da ginnastica con zeppa lanciate da Isabel Marant e diventate un pezzo immancabile, ma proprio quelle tecniche da palestra – fosse destinato a durare una stagione, le vostre speranze sono mal riposte. Amiche, quella volpe bianca di Sir Karl (Lagerfeld, per Chanel) ci ha fregate almeno per due stagioni ancora, quindi non ci sarà scampo. Dovremmo capitolare. Nell’impossibilità di girare con la pubblicità di Chanel appesa al collo a testimonianza che non eravamo né ubriache né bendate quando ci siamo vestite o che la nostra intenzione non è umiliare nostra cugina presentandoci con le sneaker e l’abito elegante al suo matrimonio, dovremmo almeno scendere a patti. Ci aiuta Pinko (e altri): le suole e la forma sono da scarpa da palestra, ma l’aspetto e, fortunate noi, tomaie e fodere sono in tessuti preziosi e ricercati: cavallino, lurex, velluto, paillettes, con applicazioni in cristallo, piume, targhette in metallo e borchie. Ce la possiamo fare, lo sento. Se no rimane ripiegare sulle stringate maschili e sulle derby shoes, ma con una rigoroso precetto: calzino in vista e shoccante (vedete quelli di Ballonet Socks). Dai, che magari finite pure paparazzate da un redivivo Claudio Brachino (quello dei calzini del giudice Mesiano, per intenderci). Non mancano i tacchi naturalmente, ma le stagioni a venire sono stranamente improntate a una certa clemenza, per cui i nostri amati trampoli trovano appoggi compiacenti su suole morbide e in gomma. Il pelo medio e lungo – nessun brazilian mood per la moda – conferma tutto il suo appeal (se casomai ce ne fosse bisogno): avanti tutta con ecofur in colori soft, patchwork scuri e perfino righe (da Colmar), per caldi e morbidi inverni.  Su cos’abbiano proposto da Scotch & Soda – sempre un passo avanti, non per nulla è un brand olandese – so dirvi poco purtroppo: l’effetto dei modelli scelti per consigliarti è stato più o meno l’equivalente di uno scotch liscio. Di quanto ne può stare in una bottiglia, per la precisione. Fantastici gli accessori molto logo di Richkids: le grandi spille con perfetti ritratti di personaggi icona meritano l’investimento.  Confermati i cristalli un po’ dappertutto, in leggera flessione le borchie, mentre continua l’ascesa di accessori e abiti con lettere, parole e frasi. Fanno capolino i pantaloni ampi e… preparatevi psicologicamente, gonne pantaloni a mezzo polpaccio.  Non è semplice mi rendo conto e notizie del genere non si buttano così, in chiusura di pezzo. Ma ormai dovreste saperlo, il diavolo sta nella coda. E non per niente, veste Prada.
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor