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Dateci un taglio con il marsala

Pubblicato da: Categoria: GLAMOUR

30
APR
2015
Ovvero quando di una sfumatura non se ne può già più. Attenzione a chi vi mette le mani in testa
“La moda chiama e noi dobbiamo rispondere. Indosseremo quel che c’è da indossare e seguiremo le tendenze ligie come collegiali, non si discute”. Ecco la frase di apertura dei vari consessi di inizio stagione tra me e amiche in cerca di consigli, davanti a mensili di moda pieni di post-it tra le pagine. Certo, su talune proposte è un braccio di ferro e non mancano neppure gli ammutinamenti (temporanei), poi non so neanche se sono così brava, ma tra i miei compiti fondamentali c’è anche scovare il disastro-fashion e mettere in guardia le più sprovvedute o le amiche che, ahimè, decidono di puntare tutto sul parrucco per dare una rinnovata al look senza abbandonare abitudini vestiarie consolidate. Perché le più riottose al cambio di stile sono proprio quelle più propense a farsi sconvolgere la chioma da tagli e colori tra l’improbabile e il temerario. Per questa stagione, due grandi rischi, qualcosa da cui è difficile tornare indietro e che, se combinati insieme, sono l’Apocalisse di ogni capigliatura. Il primo è lo shag, un taglio di capelli dal nome più lungo del tempo che metterete a pentirvi di esservelo fatto fare. In sintesi consiste in una scalatura selvaggia della parte anteriore e sommitale della chioma, per lasciare ciocche più lunghe, ma non troppe, dietro. L’ha lanciato Tom Ford e lo definiscono un look versatile e facile da portare. Ecco quando sentite le parole “versatile” e “facile” abbinate a un taglio di capelli, girate il più alla larga possibile da qualsiasi paio di forbici, anche le più fidate e rassicuranti. E non fidatevi di quelli che sostengono sia un taglio capace di oltrepassare settembre, perché saranno gli stessi che a novembre vi diranno che un taglio corto è quel che ci vuole… chissà come mai.  L’altra novità 2015 è il Marsala. Tranquille, non vi sto suggerendo di ubriacarvi per essere fashionissime. Il marsala è stato eletto il colore del 2015 dall’Istituto Pantone e sono mesi che ormai impazza un po’ dappertutto. Sì, è vero che l’istituto americano (che già i concetti fashion e americano accostati mi fanno strano) detta le regole in fatto di colori à la page, ma a me fa comunque pensare alle mazzette di colore che trovo in ferramenta o dal tappezziere. Marsala in testa, e marsala piastrelle e tappezzeria, marsala biancheria per la casa e cover di Iphone, marsala stoviglie e montature di occhiali. Gli hair stylist lo definiscono, cito testualmente,  “una sfumatura di rosso terroso ricco e carismatico che soddisfa un’eleganza sofisticata in modo raffinato”, che sembra un po’ come quei nomi di piatti lunghi due righe nei menù di certi ristoranti che quando esci hai fame da farti pane e prosciutto, ovvero una sòla. E ricordatevi che se è vero, come ha scritto una penna che io adoro, che “sono due le cose da cui nella vita non si torna più indietro: mariti e tinta rossa”, per la seconda non c’è ancora il divorzio breve. 
 
 
 
 
 
 
 
 


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