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Ho una renna sul maglione

Pubblicato da: Categoria: GLAMOUR

18
DIC
2015
Esiste un giorno dell’anno in cui si può dare libero sfogo alla nostra parte kitsch, senza limiti o scrupoli di sorta. Anzi, più si è kitsch è meglio è. Preparatevi, perché toccherà anche a voi
 
Se non vi dice nulla, sento l’obbligo di informarvi che il terzo venerdì di dicembre si celebra l’Ugly Christmas Sweater Day, ovvero la giornata dei brutti maglioni natalizi. Maglioni in lana di pessima qualità, rossi, bianchi o verdi, con renne, babbi Natale, pupazzi di neve, orsi polari, camini, elfi, pacchi regalo, lucine, corna di renna e chi più ne ha più ne metta. Se pensate siano solo ‘americanate’ e che ce ne vorrà prima di convincerci ad andare in ufficio, a un appuntamento, all’aperitivo conciati come dei disadattati, ricordo che poco più di un mese fa festeggiavate Halloween senza imbarazzo, quindi è solo questione di tempo. Per non farvi trovare impreparati quando giungerà quel momento - perché giungerà, come le gonne pantalone da me predette lo scorso anno -  ho stilato per voi quattro tipi di Ugly Christmas Sweater per tre kitschissimi look. Tre, perché uno fa solo finta. Si tratta del primo tipo, l’U.C.S. modaiolo (1): incline a indossare diligentemente l’outfit adeguato a ogni occasione, reagirà all’idea di infilarsi un maglione natalizio con incontenibile entusiasmo. Solo che il suo non sarà un ‘Ugly Christmas Sweater’, bensì un ‘Holiday Christmas Sweater’, ovvero sì un maglione natalizio, ma in morbido e costoso cachemire bianco o rosso o blu o in pregiata lana Shetland, in taglio sagomato, bordato da motivi di ispirazione nordica. E naturalmente, sarà un capo Ralph Lauren, inossidabile punto di riferimento sul tema. Agli antipodi, l’U.C.S. ‘della nonna’ (2). Finalmente l’instancabile sferruzzare di vostra nonna troverà la giusta celebrazione. Si tratta, come molti di voi ricorderanno dall’infanzia, di un maglione impossibile da indossare senza una maglietta o una camicia a fare da barriera tra la lana e la vostra pelle, a causa del caratteristico pizzicore, più intenso di quello da scabbia. Altro tratto distintivo, ha sempre un piccolo difetto: o non torna il collo, le maniche sono troppo larghe o troppo lunghe, o il maglione è corto in vita. Tra i disegni che vanno per la maggiore, case innevate e renne in volo.  Probabile l’accompagni un odore di naftalina. Intermedio, l’U.C.S. sportivo (3) che, se tende al modaiolo acquisterà il bruttino maglione di Natale che da quest’anno ha proposto la NBA, se invece tende al ‘della nonna’, riciclerà un orrido maglione acquistato durante la settimana bianca, non indossabile sotto i 2.000 metri di quota o se non si è ebbri di grappa. Non avrete dubbi nel riconoscere l’U.C.S. radicale (4): il maglione è ruvido al tatto, il rosso è troppo rosso e il verde è troppo verde, i disegni sono brutti, senza la minima grazia nella composizione. In acrilico così puro che se sfregato fa le scintille, forse è anche infiammabile. Ma lui, il radicale, lo sfoggerà con orgoglio e sarà dura convincerlo a toglierselo per l’intera durata delle feste natalizie. Non pago, abbinerà il suddetto maglione ad accessori di ancor più dubbio gusto, con una predilezione per le corna di renna, su cerchietti o anche nella versione guanti lunghi, e il cappello di Babbo Natale. Nei casi limite, con lucine melodiose. A quale tipo corrisponderò io quando festeggeremo Ugly Christmas Sweater Day è facile a intuirsi… e voi?
 


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