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Tu non fai questo, io non ti do quella

Pubblicato da: Categoria: GLAMOUR

3
MAR
2016
Se l’uomo fa le faccende domestiche dividendole con la donna, scatta un riconoscimento reciproco del contributo apportato. E lei è più contenta. Anche a letto. Capito, maschi?
 
Ai ricercatori canadesi dell’Università di Alberta ci sono voluti ben cinque anni di studio e il monitoraggio di oltre 1330 coppie europee per acclarare scientificamente una delle più incontrovertibili quanto risapute consuetudini matrimoniali: tu non fai questo, io non ti do quella. E il ‘non fare’ in ambito matrimoniale, o di convivenza (ma qui si ricorre ad alternative con minori conseguenze), trova prove di straordinaria maestria maschile nella spartizione e conseguente esecuzione delle faccende domestiche. Non è che gli uomini non facciano le faccende domestiche (se soli) o non sappiano farle, semplicemente le lasciano fare a noi. Alcuni con la scusa che non importa l’impegno profuso, saremmo comunque scontente del risultato, altri con lo sguardo perso nel vuoto alla frase “c’è da pulire…”, altri adducendo strampalate teorie tra cui “il parquet non si lava perché è di legno” o “la doccia si pulisce da sé con l’acqua e il vapore”. E qui quei ‘dritti’ dei canadesi fanno la mirabolante scoperta: se lui aiuta a piegare le magliette, lei è più disposta a spiegazzare le lenzuola. Se lui s’impegna contro la polvere, lei è maggiormente incline a togliere certe ragnatele. Se lui il detersivo, lei il diversivo. Insomma, ribaltata la convinzione che usando l’aspirapolvere si dimentichi la scopa, anzi. I ricercatori addirittura parlano di performance migliori, di rinnovata intesa, di unioni più complici e solide. Ora, prima di ammanettare vostro marito nel ripostiglio delle scope e soprattutto prima di obbligarlo a stirare due lavatrici nella (fallace) convinzione che le ripassate non si limiteranno a quelle con il ferro, valuterei cautamente la motivazione canadese al ritorno di fiamma (e non solo sulla pentola). Concentratevi perché è piuttosto contorta: se l’uomo fa le faccende domestiche dividendole con la donna, scatta un riconoscimento reciproco del contributo apportato. Tale riconoscimento genera rispetto, che rinsalda l’unione. Un’unione più salda porta a un’intesa migliore e quando l’uomo sente di aver raggiunto un contributo pari a quello che lui riconosce alla donna, è lì che il Mastrolindo e l’Ava (come lava) della situazione danno il meglio di loro stessi. Amici canadesi, lo so che la vita del ricercatore è spesso dura, grama e avara di soddisfazioni. E immagino anche che anni di interviste, osservazioni, test psicologici e sperimentazione non possono ridursi alla semplice constatazione che ‘bastone e carota’ servano a governare i rapporti a due. Eppure tant’è: la pigrizia va punita così come l’operosità va premiata e niente è più efficace di un ricatto di bassa lega. E a chi non vuole cedervi, non rimane che prendere in mano lo straccio.
 


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