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C´ERA UNA VOLTA…

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

19
GIU
2015
Arte e cibo. Cibo e fantasia. Cibo ed educazione. Cibo e rapporto tra figli e genitori e come la condivisione del pasto possa trasformarsi in un momento non soltanto passivo, ma educativo
 
 
Ero in treno la settimana scorsa, fuori era buio e dai vetri vedevo riflessa solo la mia immagine e quella degli altri passeggeri. Accanto a me una mamma con suo figlio. La donna aveva tra le mani un libro con una copertina rigida e lucida e con fare teatrale e partecipativo leggeva la storia di un cavaliere che attraversava il mondo. Non so dove egli andasse e il perché e penso che neanche al bambino interessasse poi molto perché chiedeva ripetutamente cibo: “Posso avere un panino? e una pesca? e mi dai il succo per favore?”.
Credo che la sua fame fosse così tanta che sulla copertina di quel libro che leggeva insieme alla sua mamma aveva visto disegnato persino del cibo. La mamma, quasi incredula, avvicina al suo naso il libro per capire cosa il figlio avesse visto in quel disegno: erano due corpi e alberi in una chiave astratta. 
La donna sorridendo, forse anche persino orgogliosa della creatività del figlio, con un po' di civetteria, gli dice: “Ma lo sai che c’era un uomo che dipingeva componendo le sue opere con il cibo, frutta e verdura? Si chiamava Arcimboldo”. “ Ah - dice il bimbo - che nome straniero, non doveva essere italiano”. Con quella risposta, e con un sorrisetto condiviso tra passeggeri, il treno è arrivato a destinazione. 
Quell’occasione mi ha dato modo di riflettere sul connubio che esiste tra arte e cibo. Cibo e fantasia. Cibo ed educazione. Cibo e rapporto tra figli e genitori e come la condivisione del pasto possa trasformarsi in un momento non soltanto passivo, ma educativo.
Come quel tanto noto Arcimboldo, oggi in chiave moderna una mamma come tante altre, come Samantha Lee, è diventata un’artista per la sua bambina capricciosa e inappetente, riuscendo a trasformare il piatto in pagine di un libro da raccontare guardandolo e mangiandolo; favole moderne, tridimensionali e commestibili. Cibo che si atteggia a maestro di scuola e racconta la storia che si sceglie di raccontare, per sensibilizzare e far comprendere temi importanti in modo familiare e semplificato come solo la fattoria degli animali di Orwell ad esempio riesce a fare.
Personaggi differenti tra loro che escono dalle pagine di un libro e si mettono a sedere intorno alla stessa tavola riuscendo a stuzzicare la curiosità e il palato dei “clienti” più esigenti.
 
GELATO VEG, SENZA LATTE E UOVA
 
INGREDIENTI
-200 ml di latte di soia (oppure di mandorla o di riso) 
-200 gr di panna vegetale
-70 g di zucchero di canna
-50 g di amido di riso
-vaniglia, zenzero, cannella e aromi a scelta sciolti in un po’ di latte vegetale caldo
 
PROCEDIMENTO
Frullare nel mixer tutti gli ingredienti per 5 minuti circa e versare il composto nella gelatiera  o in una ciotola che posizionerete in freezer. In quest’ultimo caso, abbiate cura di mischiare il composto di tanto in tanto affinché gli ingredienti si amalgamino in modo uniforme durante il raffreddamento.
Per ottenere un gelato al cioccolato aggiungete 100 g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria oppure se lo preferite alla frutta aggiungete fragole, banane o altra frutta di vostro gradimento tagliata a pezzetti. Può essere servito in coppette e guarnito con granella di nocciole, pistacchio, bacche di goji, salsa al caramello, cocco in scaglie, gocce di cioccolato.
 
 


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