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Mai troppo tardi mai troppo veg

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

24
MAR
2016
Che la carne gli piacesse, ed anche tenerella di primo pelo, si sapeva anche a sufficienza, ma la notizia che Silvio Berlusconi, fidanzatissimo con la trentenne Francesca Pascale, abbia rinunciato alla carne, tutta, pure quella degli animali, ha fatto il giro del mondo. Benvenuto nel club!
 
Addirittura sul giornale inglese Indipendent si legge: “Il 79enne miliardario, che è meglio conosciuto per le sue gaffe e il suo appetito apparentemente insaziabile per la compagnia di donne più giovani, ora ha dichiarato che la sua preoccupazione per il benessere degli animali significa che la carne è fuori menu”.
A convincerlo pare essere stato Dudù, il cane di casa Berlusconi che, con la compagna Dudina ( si chiama proprio così), ha allargato la famiglia con altri tre cuccioli. Che a cotanto scodinzolare la coscienza animalista di Silvio si sia commossa? Oppure ancora, più malignamente, che la notizia di un Berlusconi-veg  sia stata una mossa politica che, a quanto pare, ha pesato mediaticamente più di qualsiasi altra iniziativa berlusconiana? O verosimilmente, sarà stata la compagna di banco, la rossa Brambilla, che a furia di proteste e occhiatacce l’ha indotto alla metamorfosi vegetariana? Non a caso il messaggio dell’ultima campagna lanciata da Michela Brambilla, sempre impegnata alla promozione di uno stile di vita rispettoso del diritto degli animali, è “ Difendi la vita, scegli una Pasqua veg”. I numeri parlano chiaro: nel 2015 sono stati “sacrificati” in nome della “Santa Pasqua” ben quattrocentomila cuccioli innocenti, tra agnelli e capretti. In questa occasione, la Brambilla propone una petizione da firmare online (www.nelcuore.org) che chiede al Parlamento di vietare l’abbattimento, macellazione, importazione-esportazione di animali che non abbiano raggiunto l’età adulta. Ipotesi tutte plausibili, quale sarà la verità?
Alla sensibilità animalista di Berlusconi manifestatasi solo ora, dopo anni di banchetti e cene politiche a base di prosciutto e filetto, possiamo solo controbattere con un “meglio tardi che mai”. 
 Eppure, pare che la notizia non sia confermata dallo stesso Berlusconi che dichiara: “Cado dalle nuvole trovando sui social network e su qualche giornale commenti su mie presunte abitudini alimentari; oso far presente che io non ho mai fatto alcuna dichiarazione al riguardo, né in pubblico, né in privato”. Nonostante la smentita, Silvio, a detta del suo medico di fiducia, ha sempre gradito più i primi piatti che i secondi, e quindi la carne dal suo menù non è mai stata del tutto fondamentale. 
Se fosse diventato realmente vegetariano, Berlusconi non sarebbe il solo nel mondo politico. Come l’ex cavaliere, lo sarebbe, per motivi animalisti, anche il 66enne leader dei laburisti Jeremy Corbyn che dichiarò durante un’intervista: “Mi ero affezionato a quegli animali (dopo aver lavorato in un allevamento di animali) e non potevo sopportare l’idea che sarebbero stati macellati”; Christine Lagarde, l’ex ministro francese e direttore del Fondo Monetario Internazionale, la quale lega la sua scelta vegetariana alle pratiche yoga e a motivi di salute. La lista è assai lunga, ma certamente sono da menzionare Bill Clinton, Al Gore e il premier israeliano Netanyahu che, non essendo vegetariano del tutto, ha però deciso di aderire alla campagna “lunedì senza carne”, lanciata dall’ex Beatles Paul McCartney e dare un suo contributo alla società e ridurre così la propria “impronta ecologica”.
 


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