MENU

La piccola donna che sfidò la società

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

12
MAG
2016
Il vip vegan che andremo a conoscere meglio è Louisa May Alcott, autrice universalmente nota per le sue "Piccole donne". Quello che però pochi sanno è che fu una coraggiosa sostenitrice di diritti civili e di alimentazione vegetariana 
Parlare oggi di Louisa May Alcott significa abbassare gli occhi sulle pagine di libri come Piccole donne e Piccole donne crescono, ma al tempo stesso ricordare la scrittrice come sostenitrice dei diritti civili delle minoranze etniche, delle donne e dell’alimentazione vegetariana.
Supportate le sue idee dal padre Bronson Alcott, il quale era solito dire “si diventa ciò che si è destinati ad essere”, Louisa Alcott è stata capace di mettere sotto la lente di ingrandimento le dinamiche psicologiche femminili. Le sue non sono donne deboli e sottomesse, ma donne che, seppur con sfaccettature, attitudini e desideri differenti, sono tutte accomunate da una forte autonomia progressista. Grande appassionata di thriller e novelle gotiche, la Alcott mal sopportava la società dell’epoca, che imponeva alle donne di assumere un atteggiamento sottomesso di fronte al maschilismo dominante.
Antesignana di un coraggio tutto al femminile, in stretta similitudine a donne dei nostri tempi come Tess Asplund, una donna di 42 anni che il 6 maggio 2016, da sola con braccio alzato e pugno chiuso, ha bloccato la strada a 300 nazi, per protestare silenziosamente contro la violenza e l’intolleranza nazista.
Di certo la scrittrice deve dei meriti al padre Bronson. Appare evidente la sua importanza soprattutto sul fronte etico e civile: egli infatti ha anticipato molti temi che oggi sono di attualità come la lotta per i diritti civili, il rispetto dell’ambiente e degli animali, ma che all’epoca risultarono eccentrici, egli infatti fu pioniere della prima comunità vegetariana. Nel 1834, Bronson fondò la “Temple School” di Boston, basata su rigorosi principi vegetariani e nel 1844 diede vita a una piccola comunità chiamata “Fruitlands” che si opponeva a qualsiasi utilizzo degli animali, non solo alimentare, ma anche lo sfruttamento della forza lavoro degli stessi. Fruitlands era una comunità nata per dimostrare concretamente che era possibile vivere felicemente senza uccidere e danneggiare né umani né animali. Accanto alla sua attività di scrittore ed educatore, egli tenne incontri e conversazioni su temi filosofici ed etici e supportò l’attività della moglie nella lotta per affermare i diritti dei neri e delle donne.
Anticipando i tempi con le loro idee progressiste, padre e figlia lottarono e divulgarono.
Ma un terreno se non ben preparato ad accogliere la semina non dà frutti e molto probabilmente la comunità del tempo era poco incline ai cambiamenti, dato che la “Utopica comunità” durò solo pochi anni. Spauracchio comune di ogni tempo: il cambiamento. Spaventa e, contemporaneamente, attrae. Seppur la Alcott appartenne a un periodo storico lontano da quello attuale, il passato e il presente sono destinati a fondersi nelle problematiche legate ai diritti dell’animale, umano e non umano, ai cambiamenti ambientali, ai quesiti etici. Tutto questo è comune a ogni tempo, appartiene alla Alcott e appartiene a noi difendere ciò che ci appartiene, essere inclini al cambiamento se questo diventa essenziale, senza temerlo; in fondo come lei stessa diceva: “Io non ho paura delle tempeste perché sto imparando come governare la mia barca”.
TORTA VEGANA DI MELE E MANDORLE
Ispiriamoci al frutteto che è spesso sfondo di molte avventure della famiglia Alcott!
INGREDIENTI
1/2 tazza di farina di avena
1/2 tazza di farina integrale
1/2 tazza di zucchero di canna integrale
1/2 fialetta di aroma alle mandorle
buccia di 1 limone grattugiato bio
1 bustina di lievito vanigliato
1/2 bicchiere di olio di semi di girasole
2 mele golden tagliate a cubetti
latte di soia q.b
PROCEDIMENTO
Sbucciamo e tagliamo a cubetti le 2 mele, mettiamo da parte.
In una ciotola capiente, versiamo le farine, lo zucchero, il lievito e cominciamo a mischiare il tutto; aggiungiamo l'olio e il latte q.b. Come sempre dobbiamo aggiungerne fino ad ottenere un impasto morbido, ma non eccessivamente liquido. Uniamo la buccia grattugiata del limone e l'aroma alle mandorle.
Versiamo le mele precedentemente tagliate nell'impasto. Foderiamo con carta forno una tortiera, versiamo all'interno l'impasto e cospargere la parte superiore della torta con dello zucchero di canna.
Infornare a 180° forno ventilato, per 25 minuti, prova stecchino!
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor