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Se anche il pane fa male

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

9
DIC
2016
“Il più grande veleno della storia” così l’epidemiologo Franco Berrino ha definito la farina 00. Perché le farine oggi sono consideratecome prodotti dannosi alla nostra salute? Davvero questo modernokiller, silenziosamente, compie danni al nostro corpo?
"Il più grande veleno della storia” così l’epidemiologo Franco Berrino ha definito la farina 00, durante una puntata di Report nel 2009. 
Perché le farine oggi sono considerate come prodotti dannosi alla nostra salute? Davvero questo moderno killer, silenziosamente, compie danni al nostro corpo?
 
Secondo il Dott. Berrino, ad essere nocivi sono in generale tutti i prodotti raffinati, per cui anche lo zucchero semolato, essendo impiegate nel processo di lavorazione sostanze chimiche fortemente cancerogene - derivate addirittura del petrolio. 
Quindi a far male è la lavorazione pura e semplice, ci verrebbe da affermare. Ebbene, ad essere nociva per il nostro corpo non è solo la lavorazione industriale delle farine. 
La farina determina un aumento della glicemia e quindi incremento dell’insulina. La celiachia? non possiamo certo scordare di menzionarla. “La patologia celiaca è un’intolleranza permanente alla gliadina del grano e alle prolamine di altri cereali e colpisce individui geneticamente suscettibili e produce gravi lesioni istologiche dell’intestino tenue”. 
Supermercati e negozi specializzati moltiplicano la loro offerta di prodotti senza glutine, una proteina presente in quasi tutti i cereali come grano, farro, orzo, kamut, segale e di conseguenza in tutti i derivati alimentari che li contengono come pasta, pane e biscotti.
Sta proliferando la convinzione che i prodotti gluten free siano al contempo utili per dimagrire, perché meno calorici. In realtà, non ci sono prove scientifiche che dimostrerebbero l’efficacia dei prodotti senza glutine nella perdita di peso. Risale al 2012 la polemica nata in Inghilterra quando si  dimostrò come questi prodotti contenessero in realtà più grassi.
Inoltre, i prodotti per celiaci spesso contengono tra gli ingredienti un additivo E 471, che proviene da olii vegetali scadenti come l’olio di cocco e di palma, ricchi di grassi saturi (vedere la tabella allegata).
Concretamente una tabella  mette a confronto i valori nutrizionali di wafer per celiaci e normali.
Quindi se non siete celiaci, l’idea di perdere peso acquistando prodotti (costosi) senza glutine, sembrerebbe essere poco valida. 
Ma ritornando allora alla teoria della farina 00 come veleno moderno, possiamo acquistarla o no? Come sempre ci sono favorevoli e contrari. Sembra che sia la qualità delle nostre farine ad essere messa in discussione. In buona sostanza non si sa bene di che qualità siano le farine acquistate e lavorate e inserite nel processo industriale di lavorazione. Un buon pane, fatto a regola d’arte, avrà bisogno di tempo per la lievitazione e di una materia prima “originale”, ovvero senza aggiunte di  acidi grassi e additivi che servono a far lievitare prima il pane. Molto spesso poi le etichette sulle confezioni sono menzognere, o per lo più non dicono proprio tutto: pensiamo alla farina integrale, spesso il pane integrale che acquistiamo contiene anche farine di altro tipo, perché più rapide da lavorare e meno costose. 
Il consiglio allora sembra essere sempre lo stesso: tornare indietro nel tempo almeno quando ci si mette a tavola, scegliendo tra le farine senza glutine, la farina di miglio, quinoa e ceci, farina di canapa, cocco e castagne.
Scegliere un’alimentazione “povera e semplice”, fatta di legumi, frutta secca, frutta e verdure, acquistare prodotti locali a filiera corta, monitorabili.


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