MENU

La fattoria come non avremmo mai voluto vederla

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

7
MAR
2017

Questa settimana trattiamo un caso di cronaca nel tarantino, dove è stata scoperta una masseria degli orrori. Ma poi ci consoliamo con una ricetta tutta veg, tutta da provare


Ricordo che in V elementare fu organizzata una visita a una fattoria. Agli occhi di quelli che erano allora bambini, tutto apparve magico e colorato: il verde era il colore che primeggiava su tutti; c’erano gatti che si strusciavano alle nostre gambe, vedevamo cani inseguirsi, galline libere scorrazzare nel loro spazio e, in lontananza, ascoltavamo muggiti e belati. Quello stesso giorno ci fecero vedere come si mungeva una mucca e come si produceva il formaggio. Sorpresa di aver scoperto così tante cose e con gli occhi meravigliati dalla bellezza della natura, quello fu per me un giorno speciale.

La visione di quella che per me allora, come oggi, è l’idea di una fattoria è svanita in una bolla cupa e, scoppiando, mi ha mostrato una realtà nuova.
E’ accaduto a Taranto, un 39 enne, tarantino, dovrà rispondere dei reati di maltrattamento di animali e di illecita produzione e detenzione di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.
A insospettire era stato un intenso transito di autovetture che giungevano in una masseria, in un luogo apparentemente non abitato. L’ispezione ha rilevato la presenza di un laboratorio caseario abusivo, fatiscente, con escrementi e spazzatura sul pavimento, pareti rivestite di muffe e con distacco di intonaco. Nel laboratorio sono stati rinvenuti contenitori con siero e ben 60 forme di formaggio e ricotta disposte su scaffali, pronte alla stagionatura.
Dagli accertamenti, estesi a tutta l’area del casolare, si è scoperta la presenza di un allevamento di animali, composto da un cavallo, sei suini adulti privi di contrassegno di identificazione, nove maialini ancora nel periodo dell’allattamento, una capra tibetana e un agnello, tutti in condizioni igienico sanitarie non conformi. Ma non solo. In quella masseria abusiva c’era un canile, anch'esso abusivo, privo delle opportune autorizzazioni e condizioni sanitarie, in cui stazionavano cani, in particolare quattro adulti meticci e sette cuccioli, sporchi e tutti privi di microchip, costretti a vivere in pochi metri e senza cibo.
I Carabinieri Forestali di Taranto hanno provveduto, con l’ausilio del servizio veterinario della ASL, a spostarli provvisoriamente in una struttura convenzionata.
Il 39enne dovrà rispondere alle domande che lo accusano di maltrattamento di animali e illecita produzione e detenzione di prodotti alimentari, ma non dovrà solo confrontarsi con la legge, quell’uomo dovrà pagare per aver sottratto a tanti bambini la visione poetica di una fattoria felice.



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor