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Ora basta botticelle!

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

27
LUG
2017

Oltre 10.000 romani hanno firmato per salvare gli 82 cavalli ancora utilizzati per il trasporto di turisti e cittadini. Che almeno anche i cavalli - oltre ai topi e alle blatte - siano felici nella Capitale


L’asfalto è rovente, le cartine geografiche si improvvisano ventagli e le bottigliette d’acqua sono versate sul capo. Sono solo alcune realistiche immagini dell’estate nelle città italiane. Roma ad esempio.
E se ciò non bastasse a caratterizzare l’estate romana, oltre al Colosseo, ai giapponesi e le loro macchine fotografiche e ai “Nasoni” recentemente chiusi per siccità, a farla da padrona ci sono anche loro, le botticelle.
Questi tradizionali mezzi di trasporto, da sempre trainati da cavalli e per questo messi sotto accusa dagli animalisti, presto saranno sostituiti da quelli elettrici.
Un retaggio, quelle delle botticelle romane, che può evocare le romantiche notti romane, ma che, invece, cela estenuanti turni lavorativi sotto il cocente sole estivo e sfruttamento dei cavalli costretti a trasportare i turisti nei vari angoli di Roma. Un simbolo di trasformazione della Capitale saranno le botticelle elettriche progettate da Promos, Polo per la Mobilità Sostenibile dell ‘Università la Sapienza col fine di sottrarre allo smog sia i cavalli che vetturini. “Quando il regolamento sarà approvato i vetturini avranno tre possibilità: convertire la licenza in una licenza taxi, continuare a condurre carrozzelle con cavalli (ma solo nelle ville storiche), passare alle botticelle elettriche”, spiega il presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco.
"Tuteleremo il benessere dei cavalli, che non vedremo più percorrere le nostre strade al traino delle botticelle e che potranno essere utilizzati solo all'interno delle aree verdi di Roma Capitale; tuteleremo anche i vetturini, i quali non perderanno il lavoro, ma avranno la possibilità di trasformare l'attuale autorizzazione in licenze taxi. A tal riguardo stiamo lavorando ad un regolamento sulle botticelle che andrà ad integrare la delibera che norma il trasporto pubblico non di linea”, dichiara, in una nota, Diaco.
Pochi o nessuno ormai concepiscono l’animale come mezzo di trasporto. Provate ad inserire su un motore di ricerca su internet “animali come mezzo di trasporto”. Ci si aspetterebbe di avere davanti asini e cavalli da traino, aratri a trazione animale. Eppure ciò che emerge è che l’amore e il rispetto verso gli animali cresce notevolmente e piuttosto ci si pone il problema di come trasportare gli animali, come cani o gatti, sui mezzi di trasporto pubblici. Un’inversione di rotta che sembra voler fare anche Roma.



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