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Cullate dal sole

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

10
AGO
2017

Benvenute piccoline! Dopo quasi due mesi di incubazione, un lieto evento in una bella spiaggia ionica: una ventina di Caretta Caretta hanno schiuso l'uovo. Ora si aspettano le altre tartarughine

Il nido di tartarughe Caretta Caretta di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, si è schiuso la notte del 6 agosto dopo 52 giorni di incubazione. “Le uova del nido erano state deposte lo scorso 14 giugno in prossimità del lido La Barchetta e gli esperti WWF di Policoro avevano provveduto a spostare le 86 uova in una zona più sicura della spiaggia”, precisa il WWF.
Per adesso solo 18 delle 86 uova deposte si sono schiuse e in molti hanno potuto assistere al magico momento in cui le piccole nasciture hanno raggiunto il mare. Si attende per le altre.
Perché rappresenta un momento così importante?
La tartaruga marina Caretta Caretta è una specie diffusa specialmente nelle acque del Mediterraneo; i siti di deposizione delle uova sono localizzati in Grecia, Libia, Cipro e Turchia in special modo. Sono animali longevi, possono vivere oltre 80 anni, ma le attività umane, come il turismo e la pesca negli ultimi anni sono diventate causa  di minaccia alla vita delle tartarughe. Si stima che ogni anno circa 150.000 tartarughe marine finiscano catturate negli attrezzi da pesca e che 40.000 perdano la vita in questo modo. La loro sopravvivenza, ad ogni modo, viaggia sul filo del rasoio, infatti anche in mare sono preda di squali, uccelli marini e pesci.
Questa specie deposita circa 400 uova in tre diversi tempi di deposizione, distanti 15 giorni l’uno dall’altro. Le uova restano nella sabbia per circa 55 giorni, incubate dal calore del sole; sarà proprio la temperatura del sole a determinare il sesso dei nascituri. Ultimata l’incubazione, i piccoli rompono le uova con uno speciale “dentino” che perdono immediatamente. I piccoli di tartaruga usciti dalle uova, prenderanno il mare ad una velocità sorprendente.
L’inquinamento, le reti da pesca, la distruzione del loro habitat a causa del turismo di massa e l’elevato traffico navale, minacciano questa specie portandola verso l’estinzione. Non possiamo certo dimenticare che fino a qualche anno fa le tartarughe erano mercificate sotto forma di monili, ferma capelli, braccialetti. Del loro aspetto originale rimaneva solo il carapace, la corazza, molto spesso esposto in qualche salotto come oggetto di lusso. Un oggetto inanimato che in realtà aveva avuto vita, intelligenza, curiosità e tanta bellezza. Fortunatamente, dal 1994 è proibito il commercio di qualsiasi oggetto fabbricato con parti di esse.



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